Thursday, December 07, 2006

Pessimismo e fastidio

Lentamente, insesorabile, scorre il tempo. E mi si avvicinano sempre piu' questi maledetti appelli d'esame. Martedì si iniziano le danze: Calcolo numerico. Già avuta una piccola discussione col professore. Già ricevuta una promessa di essere bocciato. La voglia di studiare è ai minimi storici. Causa griogiore meteo, bruttezza insita delle materie che mi trovo a studiare e preoccupazioni vari ed eventuali, il mio cervello ha deciso di chiudere i battenti aspettando tempi migliori.

Penso che sia dura. Alterno momenti di spropositato ottimismo a giorni e giorni di pessimismo radicale. Non solo quello che ho davanti mi sembra una montagna insormontabile... il problema fondamentale è che, a volte, credo di nn avere voglia di arrivare a vedere la vetta. Machissenefrega!?!? Mavaffanculo alla vetta e alle scalate!

Ed invece no. Mi pento. Due avemaria, tre paternostri. Alla fine mi lamento sempre dieci volte piu' di quello che dovrei.

Morale di questa giornata davanti ai libri: nn ho veramente vogliadi fare un cazzo. Studio con la svogliatezza di chi è costretto a fare qualcosa contro la sua stessa volontà.

Tra qualche minuto ho un incontro col proff. Sono così scocciato e così demoralizzato che ho paura di esplodergli in faccia quaclhe insulto. Se li meriterebbe. Ma forse è il caso che glieli dedichi ad esame fatto.

Ennesimo caffè dell'ennesimo pomeriggio improduttivo.
Pessimismo e fastidio.

Sono finiti i tempi della cuccagna.
Per adesso almeno.
Un bacio,
guido

Thursday, November 30, 2006

Dadaumpete

Mercoledì sera all'insegna del lavoro. Seratina tranquilla e si ritorrna a casa con l'anima in pace. E' stata una settimana del cazzo... tanta robba da studiare e zero voglia. La necessità, come al solito, di toccare il fondo per rialzare la testa.

...ed a questo servono i coinquilini. Rhum e pera, sbrais e si va a ballare. Io, Daniele, Massimiliano e Giovanna (due miei colleghi). All'una siamo (cotti) davanti all'entrata della disco. Volti sfigurati e tanta voglia di far casino. Ma dopo due ore Massi ci abbandona. Pieno come una botte è convinto di voler tornare a casa a piedi dalla tangenziale. Lo accompagnamo in macchina, intrepidi, ritorniamo a ballare.

Alla fine, la disco la chiudiamo noi. Siamo fuori (in tutti i sensi...) alle 5. Con una macchina (nn mia) da riportare a casa e , soprattutto, da PARCHEGGIARE.

Ma parma, la fantastica città del mulino bianco di questo cazzo, è progettata di modo che, se hai la macchina, è come se vivessi con un dito rugoso piantato nel culo. Siamo costretti a parcheggiare senza grattino sulle strisce blu con il buon proposito di svegliarci alle 8 per mettere i soldi nella macchinetta.

Ore 11:30 AM. Apro gli occhi e guardo la sveglia con la matematica certezza di avere 45 euri in meno sul conto. Qui i vigili sono delle faine ed una inottemperanza di 3,5 ore si paga... e salatamente anche! Mi vesto con discutibile velocità e schizzo al parcheggio. Dio esiste... molto spessio si fa i cazzi suoi; ma esiste.

La felicità si impossessa di me. Mi sono svegliato prima del tramonto, c'è il sole e nn mi hanno multato. Sposto la macchina in zone piu' consone, pranzo e scappo a lezione. Arrivo con certoso ritardo ma, nel laboratorio, nn c'è nessuno.

Così arrivo a pensare che certe giornate ti vengono donate per ricaricare le pile. Mi metto la presa su per il buco del culo e lascio che l'energia fluisca dentro di me.

Bentornato sole. Anche se per poco.

A presto,
zioguido

Monday, November 27, 2006

!

Per scrivere bisogna stare tranquilli.

Monday, November 20, 2006

Grigio. Nero. Grigio

Il sole se ne è andato. Si è spento. E nn è un celentanico lamentoso canto d'amore. Il sole, sulla triste Parma, è andato via per davvero. Appuntamento a Marzo. D'ora in avanti: nebbia, nuvole e freddo.

L'universo università inizia a girare con inerzia paurosa. Esami, progetti, convalide, lezioni... Diventa sempre piu' difficile liberarsi dall'incubo. E' questo il brutto di questa università di merda: anche se nn sei seduto davanti ad un miserabile libro è comunque come se avessi un dito piantato nel culo. Sei coi tuoi amici che ti diverti e cazzeggi... ma sai che il giorno dopo, appena sveglio, c'è una mole di studio infinita che ti aspetta. E sorridi amaramente.

Questo fine settimana, comunque, è stato suggestivamente bello. Venerdì mega festone made by Roberto Mele (fijo e Selen) e Sabato, seratone dei seratoni, notte della Taranta con Uccio Aloisi al Fuori Orario. Svolta paurosa alla settimana. Con innamoramento a seguito...

Nonostante la mia misantropia costante, inizio a rilevare discontinuità a livello misogino. Le donne, adesso, le odio solo a momenti alterni. Riesco anche ad innamorarmi (sempre e puramente a livello ormonale). Insomma... faccio passi avanti.

A tirarmi su di morale ed a farmi sentire bene, come al solito, ci pensa la Tittuzza mia. Il 14 di Dicembre si laurea. E, nei suoi ringraziamenti giuntimi in anteprima per mail, vengo citato in un trafiletto. Che, per amor mio nei suoi confronti, riporto:

[...] A Guido mio.. fratello, amico e compagno "fragrante", per il suo e il mio blog, per la mia festa di compleanno, per aver custodito i ricordi e l’affetto, per la commozione che mi regala con i commenti ai miei-suoi post, per non avermi abbandonata mai anche se siamo stati lontani troppi km, per i suoi "papparappappappara", per i c.. scambiati pe nuceddrhe, pe l’interfono de lu cascu, per 100 lire 200 lire 500 lire e 1000 lire 1000 lire 1000 lire e nu pazzu de trenta centimetri. Perchè ti voglio bene e basta. [...]

Tittuzza mia... non hai idea di quanto ti adori. Nn vedo l'ora che tu possa raggiungere questo agoniato traguardo.

Bene. giunti a questo punto e giunta l'ora di studiare, vi abbandono a vi sfanculizzo.

Vi adoro.

Guido Maria de la Rover.


Monday, November 13, 2006

San Martino campanaro

Campanaro... le uniche campane che sento, pero', sono solo nella mia testa.

Domenica 12.11
Risveglio traumatico. Troppo traumatico. La serata di ieri è andata bene... tanti i vuoti di memoria e preoccupanti i ricordi. Ma almeno mi sono svegliato solo. E questo rincuora. E questo è moooolto buono.

Provo a trascinarmi in cucina. Il cerchio alla testa mi impedisce di aprire interamente gli occhi; mi muovo come un bradipo tetraplegico. Cerco di fare colazione ma mi da fastidio anche il rumore del caffè che viene fuori dalla moka.

Mi rintano e cerco sollievo affogato sotto le coperte. La domenica, generalmente paranoica, si trasforma in domenica combattiva. Si lotta contro i postumi etilici di una serata brava.

Ore 18:00
Rifiuto la cena e mi metto a guardare qualche film. Qualcosa che nn mi stressi troppo. La testa pulsa come impazzita.... nn so se questo mal di testa mi passerà mai. Mi raggiunge roberto ed iniziamo a vedere il film accompagnati dalla sua frase celebre: Questo film l'ho già visto.

Naturalmente nn vero. Non è mai vero quando detto dal figlio di Selen. Quello che sta vedendo, infatti, nn è ancora il film. E' la pubblicità contro la pirateria. Ma lui...l'ha già visto.
Grande roberto mele, figlio di selen...

Oggi, Lunedi'... vado ancora in giro accompagnato dal mio rotondo mal di testa; ripenso a Sabato e rabbrividisco. Ho fatto qualche stronzata di troppo. Niente di grave...ma dovro' dare qualche spiegazione. E lo sapete quanto mi costi farlo.

Scappo a mangiare.
I love u so much.
Besos,
guido

Wednesday, November 08, 2006

Misantropia

Buongiorno signor Greco.
Ben segliato. Ci dia una definizione di misantopia, una sua valutazione.
La misantropia è il sentimento che nasce ogni fottutissima mattina, alle 8, in quel dannato autobus che mi porta in facoltà. E' l'indiscriminato odio verso ogni persona che sorge alle 12:30 nella affolatissima mensa. E' quella voglia di riempire di calci tutti quelli che popolano le aule di questa merdosa uniersità. E' l'immenso senso di superiorità ed apatia in cui verso sino alle 14:30 di ogni fotocopiato giorno.

Dopodichè... caffè, respiro profondo. E si ritorna una persona socialmente attiva. Si chiacchera, si scherza e si ride.

Lezione. Pappa. Lezione. Lavoro. Nanna.
Se dio uole in mezzo ci scappa una canna.
O una scopata se sfioriamo il lusso.

Tutto è resto è noia.

Avrei voglia di scrivere. Ma nn ho tempo. O meglio... nn ho internet.
Il buon prof di sistemi multimediali spero nn si incazzerà per la breve pausa pseudo epistolare nalla sua ora di laboratorio.

Ecco... sgamato!

Scappo.
ilpazzo

PS: don panta ha ritrovato il router. Grande don panta

Monday, October 30, 2006

Tale padre... tale figlio

Nn ci crederete. E, forse, nn ci credo ancora neanche io...

Tutto risale al 30 Agosto quando, dovendo partire per Parma, ho mollato in camera mia il mio simpatico, luccicante, funzionale router wi-fi collegato al modem adsl alice.

Oggi,
30 ottobre 2006.... scopro che mio padre, il simpatico, luccicante, funzionale Don Panta, ha inviato tutto alla Telecom.

Mio padre fa beneficenza all'ente che da 50 anni gli ruba soldi in continuazione.
Fa beneficenza regalando (a suo insaputa naturalmente) il mio simpatico, luccicante, funzionale router wi-fi.

"pensavo fosse tutto della alice..."

Come fare ad incazarsi con lui?!


Nn so se piangere o ridere. I geni, adesso ne sono sicuro, sono proprio quelli.
Grazie don Panta.
ilpazzo

Monday, October 16, 2006

Cerco centro normalità permanente

Si. Ne avevo bisogno. Dopo averla ricacciata per tanto tempo la cercavo come si cerca un'isola di pace. Volevo un pò di tranquillità, di normalità, di sana vita abitudinaria. Avevo bisogno di sentirmi un attimo pressato dagli impegni e dalle responsabilità.

E, visto che il buon Guido nn conosce via di mezzo, che ti fa? si carica di responsabilità e fardelli senza misura e si ritrova schiacciato dagli impegni. Ma va bene così. E risaputo che, sotto pressione, si rende molto meglio.

Ed ecco scoprirmi amante delle prime ore mattutine. Caffè, doccia e via di corsa a lezione. Con rincoglionimento jamaicano ma con puntualità svizzera. E poi il lavoro. Gli eventi dell'Erasmus Student Network. E la necessità di nn farmi schiacciare dalla routine parmigiana (lezione, pappa, nanna).

Però mi va di lusso. Il lavoro è una figata: mi pagano per stare in giacca e cravatta, in uno dei teatri più belli d'italia, a sorridere alla gente che va a vedere gli spettacoli. La stanza, sebben ancora manchi un tocco di genio dell'arredo, è spettacolare ed i ragazzi che vivono con me super tranquilli. Continuo a vivere immerso nell'atmosfera erasmus. E, ancor più precisamente, continuo a vivere immerso nella vita spagnola (passo più tempo parlando in castellano che nn in italianino).

Comunque...
Giovedì si laure Elisabetta. E qui credo che verrà anche la Capocchiola. Bella rimpatriata!!!

Vado a lezione che mi aspettano i commutatori della SIP.
Parma nn fa così schifo.
E ciò mi rincuora.
Nn fosse pe sta cazzo di nebbia....

Un bacio a tutti.
Don Guido.
Lo de la Verga.

Trasferimento

Provo da svariati giorni a metter su un blog su splinder. riscontrando ogni volta un problema nuovo ed una pessima organizzazione logica del servizio, decido di rimanere su blogspot. Perchè mi piace, perchè mi ci sono affezionato. Perchè mi piace l'idea di una continuità descrittiva. Non voglio rompere con questo così recente passato.

Morale della favola: il mio blog cambierà nome. Ma resta inchiodato qui dove sta.
Splinder nn mi vuole. Mi cambia le password ad ogni nuovo ingresso ed oggi si è autocambiato la risoluzione e per leggere mi ci è voluto un microscopio.

Basta. Andasse affanculo!

Rimango qui.

A presto allora.
Ci conto.

Guido

Sunday, October 08, 2006

La lenta agonia...

Continuo a tirare avanti la lenta agonia di questo blog.
Vorrei chiudere con un post degno di nota... ma nn c'è il tempo.

La mia vita ha iniziato a viaggiare con tempistica svizzera. E, anche a causa della mancanza di una postazione internet fissa, i miei aggiornamenti si sono fatti sempre meno frequenti.

Comunque... queste ultime settimane sono state un turbine di accadimenti ed impegni che mi hanno catapultato nel pianeta terra:

1)Ho iniziato lezioni e fatto l'esame che preparavo a valencia (ho beccato 23...);
2)Ho lavortao in un pob per l'Oktober fest;
3)Ho firmato un contratto con il teatro reggio per lavorare come maschera e stewart di terra;
4)Ho trovato una super mega casa in centro;
5)Sono entrato in ASSI, ESN Parma.

6)Sono sereno.

Scappo, vi amo, guido

Thursday, October 05, 2006

Si chiude

Oggi, almeno in teoria, questo bel blog dovrebbe andare in pensione.

Ma nn ho un secondo per scrivere una lettera di pensionamento.

Indi per cui...
aspettate qualche giorno.

Nn ho tempo neanche per cagare.

Vi amo.

Thursday, September 28, 2006

Lo sapevate? sapevatelo!

Lo sapevate?
Un motorola V220 (con chip bloccato per funzionare solo con la scheda SIM di un determinato gestore) su mille esce con un piccolo difetto di fabrica che impedisce di liberarlo, ossia di operare sul chip di modo che il cell funzioni con tutti i gestori.

Bene... il mio è uno di quelli!

Ossia: la mia solita fortuna mi vuole, adesso, con un cellulare nuovo nuovo che posso adoperare solo in Spagna. Vale a dire? Non me ne faccio un cazzo adesso.

Sapevatelo!
Checchulo, no!?

Bene.
ilpazzo

PS: siguo siendo el puto amo. sin dudas!!!!

Tuesday, September 26, 2006

Sono a casa mia

Sveglia alle 10:30. La casa profuma di te e fumo. Tutte e due di certa provenienza marocchina. I ragazzi che abitano la casa sono svegli da un po' e popolano il salone come un mercato di Marrakech. Io, da bravo ospite, ancora un po' intontito dalla nottata brava, apro gli occhi continuando a russare e rotolandomi nel sacco a pelo.

Le molle del divano che da due notti mi fa da giaciglio mi hanno perforato due costole e si avvicinano pericolosamente ai polmoni. Mi sgranchisco e mi stiracchio come un gatto. Emetto cacofonie da cracker rotto e da giuntura poco oliata. Constato felicemente che mi sono svegliato circa 3 volte piu' stanco di come sono andato a dormire. Mi tiro su faticosamente e bevo qlcosa che, di sicuro, non è acqua. Al secondo sorso inizio ad avere seri dubbi sulla sua potabilità. Al terzo emetto un rutto che sposta di 3° l'asse rotazionale terrestre. La mia giornata inizia piena di suoni.

Cerco di cogliere l'attimo fuggente per andare in bagno. La fila è lunga ed io, in coma catodico, mi faccio rubare ripetutamente il posto perso, come sono, davanti a dei programmi di cronaca rosa spagnola. I marocchini, compagni di casa di Lorenzo che mi ospita, sembrano delle api operaie. Io, con muovenze da bradipo, mi arrendo e vado a lavarmi la faccia ed i denti nella cucina.

Venti minuti dopo sono per strada. Occhialone whatsamericanboy e passo felpato tendente allo zoppo. Senza fretta percorro Blasco Ibanyez e mi infilo su Ramon Llul. La città, come durante tutte le 24 ore del giorno, pullula di vita e di studenti. Io, resacca a seguito, ripercorro le vie che mi hanno visto protagonista per un anno come se fossi il regista di un film. Arrivato su avenida Tarongers rischio come al solito di prendere il tram. Di prenderlo in faccia. Attraverso la strada senza nessuna cautela ed entro nella politecnica.

Colazione da Tony, chiaccherata da tiffany e sono in biblioteca. Gli occhi sui libri ed il cervello a sfarfallare altrove. Penso e ripenso. Piu' di quello che dovrei. Penso ciò che nn dovrei pensare... nn è questo l'anno giusto per le idee malsane.

Ho fatto 2000 km per rendermi conto che era tutto finito. Che l'erasmus è un anno. Non di piu'. Volevo far capire a me stesso che, almeno per ora, Valencia resterà lontana dalla mia routine quitidiana. Che, per ora, dorrà essere solo studio e nebbia, autobus e cubi, lavoro e cannoni.

Ma, per le strade di questa città dei balocchi, continuo a sentirmi il puto amo, il principe delle Asturie. In queste strade mi sento a casa mia.

Quant'è bella giovinezz che si sfugge tuttavia.
Chi vuol esser lieto sia,
si doman nn c'è certezza.
Eccheccazzo.

Cecco Angiolieri (credo).

Un bacio.
Carico di un sentimento a cavallo tra tristezza e forza d'animo.
ilpazzo@suputacasa

Monday, September 25, 2006

La speranza è l'ultima a morire (Wellcome to Vlc)

Arcofletto la mia sopportazione sotto il carico delle disavventure che mi schiacciano.
Venerdì mattina. Nell'aria parmigiana aleggia olezzo di sfiga e culatello. Oggi dovrei sostenere l'esame ma sono a zero. Non ho più casa. E la mia carta di identità vegeta in quel del Salento. La mia vacanza spegnola è in forse.

Apro la finestra di casa Nuzzo. Respiro a fondo ed abbasso la testa; so già che questa giornata sarà particolarmente dura ed importante e nn perdo un secondo. Colazione al volo e scappo via. Prima tappa università: con tutto l'amore di cui un professore è capace Colafox decide di spostare l'esame al 2 di Ottobre. Ho altri 10 giorni per cercare di capire almeno di cosa cazzo tratta. Fuori uno...

Scatto felino e sono in centro, pranzo al volo e colloquio al teatro Regio di Parma. Cercano nuovi ragazzi che lavorino da maschera ed io cerco nuova gente che mi paghi bene. L'intervista nn è come me la aspettavo ma cercano gente spigliata e che abbia un buon modo di porsi formalmente col pubblico. Sento che nn è andata male: sono uno dei pochi che nel presentarsi e parlare di sè nn esordisce con "niente....ehhhhh... mmmmm... mi chiamo... mmmmm". Evviva scienze della comunicazione (vi insegnassero almeno a presentarvi....)!!

Dopo 20 minuti sono fiondato a vedere un appartamento accanto a Barriera Bixio. La casa è grande ed accogliente e si raggiunge un accordo con l'agenzia. Si abbozza un pre-contratto e, almeno per ora, si blocca la casa. Ho mezza testa al coperto... ma prima di cantare vittoria, questa volta, voglio aspettare di esserci dentro.

Le cose, una dopo l'altra, iniziano a trovare il loro posto. Il puzzle si ricompone, la pressione si abbassa ed i miei coglioni si sgonfiano.
Drin Drin...
-Pronto, chi è?
-Fondazione Teatro Regio di Parma, parlo con Greco Guido?
-Si, sono io.
...
Mi vogliono...! due ore dopo il colloquio già mi cercano. Mi sento un po' Figaro un pò Gastone. Di sicuro nn sono più Willy il Coiote. Dovrei iniziare Lunedì, ma spiego che fino a fine mese "sarò fuori per completare un periodo di studi all'estero".

Metto giù e respiro a fondo. Poi rutto... la gastrite nervosa si accavalla alla cronica. La tensione che mi ha accompagnato in questi giorni mi ha provato molto.

Drin Drin...
-Pronto?
-Guido, sono papà. La tua carta di identità è partita su un autobus. Arriverà domani mattina alle 6:30 a Milano.
-Grazie Panta, sei il numero uno.

Adesso rimane un aspetto importante da soluzionare. Che cazzo faccio tutta la notte in giro da solo per Milano centrale!?! Cerco appoggio. Molti di quelli che conosco sono ancora giù per le vacanze. Altri hanno da lavorare. Altri, semplicemente, nn hanno voglia di aiutarmi (delusion...!)

Proprio quando sto per gettare la spugna, mi si accende la lampadina. Scorro la rubrica velocemente: Francesca Milano. Chiamo; chi mi risponde dall'altra parte ha la voce gentile e l'animo da angelo. E' una vecchia amica dell'erasmus che si propone di aiutarmi: mi viene a prendere dalla stazione di Milano e mi porta a casa sua. Birra, sbrais, superchiaccherata ed alle 2 siamo a nanna.

La sveglia suona alle 5:15. Colazione al volo ed alle 6 siamo di nuovo a Milano centrale. Recupero la Carta di identità dall'autista del bus e scappo a bergamo. Il volo parte con un'ora e mezzo di ritardo. Ma parte... con me a bordo.


Adesso sono a Valencia.
Adesso sono a casa mia.
Adesso godo.

ilpazzo@vlc@nohayquellorar

Friday, September 22, 2006

Un storia vera II

Sabato ho il volo per andare in Spagna.

36 ore prima.
-Guido ti devi ricordare assolutamente la carta di identità- Chi parla è Roberto Mele (fijo 'e Selen® ). Siamo nella sua cucina di casa e stiamo ricordando tutte le sventure che questo periodo mi sta dedicando.

Faccio ordine mentale. Penso alla carta di identità... cerco di ricordare dove l'ho vista l'ultima volta... Penso allo zaino. No, la nn c'è. Non mi sembra di averla vista neanche nella borsetta dove ci sono le cartacce dell'università. Allora ripenso alla custodia del portatile, alla scrivania di elisa e di eleonora. Niente. nn riesco ad immaginare la mia carta di identità da nessuna parte.

Si accende la luce nel mio cervello. La vedo. E li': disegnata nella mia mente. E' poggiata sullo stereo, accanto ai deodoranti. Nella mia cameretta. A Lecce.

A Lecce. A Lecce... nn penso piu'. Parlo ad alta voce. -A Lecce... a Lecce... come si puo' essere piu' idioti... è a Lecce... -

A 36 ore dalla mia partenza mi accorgo che l'unica cosa indispensabile per partire è a 1000 km da me. Cerco di nn perdere la calma. Tra risate isteriche e crisi mistiche prendo il telefono. Non so se chiamare mio padre o Vanna Marchi per togliermi la sfiga che ho addosso. Opto per don soluzione Panta.

Con lui si pensa ad un unica soluzione plausibile. Oggi, venerdì, partirà da Lecce un autobus per Milano (17:50). Questo arriverà domani alle 6:30 AM alla Stazione centrale. L'unico modo di recuperare la carta di identità prima che parta l'aereo sarebbe quella di affidarla a qualcuno che sia sull'autobus, farmi trovare alle 6:30 di domani a milano centrale , prendere la CI e scappare su un autobus che mi porti a bergamo per prendere l'aereo.

Sono sotto stress.
Ho bisogno di una vacanza.
Ma la mia vacanza è in forse.
Forse...

ilpazzo@piùfortedellasfiga

Thursday, September 21, 2006

Una storia vera

Salve miei cari lettori. Oggi mi connetto dalla cucina di casa Mele per raccontarvi una storia che ha dell'incredibile. Una vicenda surreale che sembra una puntata di Mister Been piu' che un accadimento serio e reale.

Una agenzia, che per riservatezza chiameremo "Agenzia Inpero, via Farimi", un agente immobiliare che chiameremo Cappella ed un proprietario ultramilionario che chiameremo Dottor Cacciari. E, naturalmente, il super eroe delle sfighe, alias ilpazzo, con i suoi 3 compagni di sventura.

La missione sembrerebbe, a prima analisi, una storia da poco: trovare un appartamento a parma, anche in periferia. Sbattimenti di tutti i tipi, mille case viste, studiate ed analizzate e, proprio quando il lieto fine era a due passi, il patatrak!

Riassumo la giornata di ieri. Giusto per rendere chiara l'idea di quanto la gente nn si faccia nessun tipo di scrupolo, almeno qui a Parma, alla ora di dover rubare dei soldi a dei poveri studenti.

Preambolo:
L'agenzia Inpero, dopo aver proposto delle case a dei prezzi improponibili o dei prezzi proponibili per catapecchie inguardabili, finalmente riesce a trovare un appartamento che, volendosi accontentare, sembra essere una soluzione pregevole.

Prima periferia, 5° piano, 4 vani, cucina, bagno. 760 euri mensili + 1200 euro annuali di spese condominiali (riscaldamento incluso). Anche essendo persi tra la nebbia ed il guado decidiamo di accettare. Il prezzo (nn basso ma accessibile) bilancia la enorme distanza dal centro civilizzato. Va bene così: si firma il pre-contratto e si blocca la casa.

A convincerci soprattutto le parole spese dal proprietario-sceicco: "ragazzi, i mobili nelle stanze nn ci sono ancora. Ma vi prometto che, prima di firmare il contratto, si va alla mercatone-uno e si compra tutto. Un letto matrimoniale, un armadio ed una scrivania assicurata."

Come diceva Arturo Franz Snickels (filosofo 1854-1947): il mondo è pieno di quacuquaracquà!

20/09/2006: il giorno X

Ore 9:30
Ci chiama il dottor Cacciari:
-Ragazzi, tutto bene?
-Certo dottore. Stasera vorremmo vedere di risolvere la questione del mobilio. Sa, a fine settimana alcuni di noi devono ritornare a casa ed altri devono partire alla volta della Spagna.
-Ok, state tranquilli. Adesso arriveranno dei miei operai che porteranno dei mobili che ho in altri miei appartamenti. Voi andate nell'appartamento a pomeriggio e vedete un po' se si puo' utilizzare qualcosa. Quello che manca, lo si va a prendere al mercatone.
-Ok, grazie mille buon giorno.

Ore 16:00
Apriamo la porta dell'appartamento. Siamo tutti e 4 d'accordo che sarebbe inutile sprecare denaro per comprare dei mobili superflui. Anche se nn sta andando tutto come promesso ci accontentiamo. Alcuni mobili saranno usati. Ma va bene così, siamo persone comprensive.

Ma le stanze sono tutte incredibilmente e tristemente ancora vuote. Chiamiamo il dottore.
-Buonasera dottore, sono il ragazzo di Lecce.
-Come sta, bene?
-Certo, io sto benissimo. Ma abbiamo un problema: qui in casa nn c'è nessun mobile nuovo. Abbiamo tutti da studiare e da organizzarci per partire. Che facciamo?
-Guardi... abbiate la pazienza di aspettare 15 minuti; arrivano i miei operai e portano due furgoni pieni di mobili che sono in altri appartamenti. Quello che manca lo si va a prendere al mercatone.
-D'accordo. Grazie, buonasera.

Aspettiamo piu' di un'ora. Un pomeriggio di studio è andato a farsi fottere. Ma va bene così.
Arriva il camion; qui scopriamo due cose: gli operai in realtà sono due (educatissimi e simpaticissimi) vecchietti di 70 anni. Il mobilio nn proviene da un'altra casa ma, in parti uguali, da una cantina impolverata e da Auscwithz.

Cerchiamo di selezionare quello che puo' essere utilizzato e lasciamo sul camion un armadio traforato, una rete stra-arruginita ed un materasso stra-pisciato. Mentre sono su a scaricare i mobili arriva il proprietario ed incontra sotto casa uno dei miei compagni di sventura (che chiameremo testacalda).

-BE!? Come va coi mobili? qui dovete fare meno chiacchere e sbrigarvi a scaricare. C'è un altro viaggio da fare per portare altre cose. Su dai... mettete giù quel materasso e quella rete.
-Guardi dottore, il materasso e la rete nn vogliamo neanche che entrino in casa. Fanno un po' schifo.
-A me nn interessa. Io agli studenti ho sempre dato questi. Dovete prenderli anche voi. Mettetelo giù.
-Guardi dottore: se lei la mette così, io mi comporto di conseguenza e nn firmo il contratto. Questo letto fa schifo e nn mi sembra il caso che entri in casa.
-Come nn firma il contratto?
-Io nn firmo niente. Lei mi deve garantire un mobilio decente, se nn altro. Sennò il contratto se lo può firmare da solo.

L'aria si scalda. I vicini si affacciano dalla finestra. Il dottore si sente un attimo a disagio
-Vabbene ragazzi. Scaricate il letto, al massimo poi lo si mette in cantina. io vado via...
Il dottore si allontana. Testacalda esprime ancora la sua posizione ma ormai nn lo ascolta più nessuno. Se nn i vicini curiosi.

Dopo dieci minuti è il dottore a chiamarmi:
-Guido, dica al suo amico di nn scaldarsi tanto. Parma è piena di studenti che cercano casa e di case che cercano studenti. Se nn vuole firmare che nn firmi.
-Dottore... io nn voglio giustificare i toni del mio amico ma, se abbiamo firmato il pre-contratto, è comunque perchè ci aveva dato delle garanzie sul mobilio.
-Ma quel letto...
-Se mi permette quel letto è un'offesa ai diritti umani.
-Ma l'anno scorso ci dormivano.
-Dottore, io nn ci farei dormire neanche il mio cane. Lei ci dormirebbe?
-Ok dai. Adesso che arriva di nuovo il camion lo rimettete su. Scaricate quello che vi serve e domani si va al mercatino.

Il mercatone-UNO è diventato mercatino. Dell'usato. Ma va bene così. Siamo ragazzi semplici e di poche pretese. Non chiediamo l'America. Ma adesso la paura è che ci diano l'Africa.

Ore 18:30
Arriva il sedondo carico di mobili. Scarichiamo un paio di comodini Rococò, una scrivania Luigi XIV ed un tavolo new-trash-age.
Toc Toc... bussano alla porta. E' l'amministratore. Appositamente chiamato dai vicini perchè (testuali parole) preoccupati del fatto che vengano ad abitare degli studenti.
Dopo una discussione di mezz'ora incentrata sui "mi raccomando" e sui "qui è tutta buona gente... nn so come ragirà...." l'amministratore si supera: inizia una discusisone sul sud intrinseca di razzismo ed ignoranza. Non è solo prevenuto coe si temeva, è proprio un coglione. Alla fine la perla; saltando fuori dal nulla esclama: Ma tanto, poi, si sa che i delinquenti nn ci sono solo al sud. stanno a Palermo, Napoli, Parma... stanno ovunque.
Mavaffanculo retrogrado sottosviluppato di merda.
Lo liquido. Lo metto fuori la porta e, con un sottile giro di parole, gli do del razzista ottuso. Affermo anche che, la questione meridionale, è fatta di tanti tasselli. Ed uno di questi tasselli, uno dei più grossi, è l'ignoranza delle persone come lui. Lo offendo in modo diretto e sottile. Ma lui è troppo ottuso. Anche per capire... peccato!

Prima che prenda l'ascensore gli porgo solo una domanda. E dio benedica questo colpo di genio.
-Me la toglie una curiosità visto che è l'amministratore?
-Dica.
-Quante sono le spese condominiali?
-2400 euri.
-2400?!? è sicuro nn siano 1200?
-Nono... ho qui il prospetto sono 2400. E' pero' possibile che arrivino a 2500 per il caro benzina.

Precipitiamo su una montagna di merda. Abbiamo caricato mobili per 4 ore. Per una casa che, a fronte di queste nuove informazioni, è troppo cara per tutti.
Scappa la chiamata in agenzia:
-Cappella, siamo i ragazzi di Via Leopardi. Il capocondomino ci ha riferito che avete mentito sulle spese condominiali. Come la mettiamo?
-Ma io nn ne so niente. Provo a sentire il dottore.

Buoio oltre la siepe. Cappella ci dice che il dottore lo ha liquidato e che ne riparlerà alla mattina successiva.
Delusione. Timore. Fastidio. Forte collera.
La speranza è l'ultima a morire.
Ci speriamo ancora... magari l'amministratore si è confuso. Magari nn tutte le spese le dobbiamo sostenere noi... magari....

21/09
Siamo seduti davanti a Cappella nell'agenzia di via Farimi. Ci guarda e ci dice che le spese sono di 2400 euri. E che, naturalmente, le dovremo pagare tutte noi. Non ha i coglioni per dire che il dottore è un fottuto stronzo. Ci dice che abbiamo sbagliato noi i toni. Continua a difendere il proprietario. Arriva a dire "poverino... ". Poverino!?!?! Lui!? Dorme su sette cuscini ed è proprietario di mezza Parma... poverino lui!?

Siamo in mezzo alla strada. incazzatura da ufo. Domani sera partiro' per Valencia. Tornato inizieranno le lezioni ed dovro' affrontare un esame. Ed in tutto cio' sono sotto un ponte. Il sangue mi scorre nelle vene come lava. Essere educato è difficile. Sbottono il colletto della polo. Respiro a fondo e parlo.
-Mio caro Cappella, è da una settimana che parliamo con il proprietario. E' da una settimana che fa lo sceicco e l'uomo altolocato. E' una settimana che ci prende per il culo. Ieri, con tutte le cose che avevo da fare, sono finito a scaricare mobili in una casa del cazzo che alla fine nn prenderò. Adesso sono senza casa. Senza tempo per cercarne un altra. Lei, in quanto agenzia, mi chiede 700 euro di commissioni quando in realtà nn fa un amato cazzo. Ho parlato io col proprietario. ho messo io i mobili in casa. L'ho presa io nel culo. E nonostante tutto sono qui, come un signore, a parlare educatamente (sebbene il mio linguaggio sia colorito) e a cercare una soluzione che nn sia distruggerle tutta l'agenzia.
-Ma tu...
-Mi dia del Lei. E mi chiami Ingegnere. Io, e sottolineo IO, sono il Signore qui in mezzo.
-Ma lei... nn lo so. magari riusciamo a trovare un altra soluzione. Con questa agenzia. O con un altra... che forse è meglio.
-Che forse è meglio?!!?

Mi parte un embolo. Sono rosso e sudo cattiveria. Chiudo gli occhi e respiro. Con il poco buon senso che abita dentro di me riprendo le mie cose.
-Cappella, i miei rapporti con lei sono finiti. Si tenga il pre-contratto per adesso. Non voglio ora indietro i soldi della caparra. Parlerà coi miei avvocati. Lei è un leccaculo inetto e nn so come faccia a gestire un agenzia. Non sa cosa sia la correttezza perso così com'è nel suo finto buon'animo studiato a tavolino.
-Ragazzi... possiamo vedere di trovare una soluzione....
-Cappella l'unica soluzione che vedo possibile è mandarla a fare in culo. Buongiorno.

Adesso sono in mezzo alla strada.
Non ho preparato l'esame.
Ho speso un mare di soldi.
Ho scaricato dei mobili per un ricco. Un ricco pezzente.
Sono incazzato da ufo.
Andatevenetuttiaffanculo.
Mi sento "nobile d'animo".
E, con questa sensazione, mi ci asciugo il culo.

ilpazzo@incazzaturamondiale

Monday, September 18, 2006

Un tetto sopra la mia testa

Ho trovato casa.

Ma sono stanco per parlarvene.

Vi raccontero' tutto appena possibile.

Scusate la mia scarsa produttività.

Titti mi manchi.

ilpazzo

Monday, September 11, 2006

Fluttuando rapace su una montagna di merda

Sotto di me strati voluttuosi di merda. Fetido e penetrante sale il tanfo putrido di feccia. Ma io con nochalance e strafottenza sorvolo il tutto aspettando di planare in tempi migliori. Su verdi prati. Una casa da trovare (vogliatemi abitanti di parma, vogliatemi!); un esame da preparare; cercare di gettare le basi per un anno che spero sia universitarialmente più produttivo dell'ultimo .

Inizio a contare: -13 esami alla fine di questa merdosa università. Piu' l'idoneità di spagnolo (volesse dio la passassi subito). Quest'anno si deve marciare. Buoni propositi in tasca ed un biglietto verso il gelido inferno/inverno parmigiano. Nebbia e grigiume. E l'università naturalmente. Con la sua facciata inespressiva. I suoi banchi inespressivi. con la sua gente espressiva ma da facce annoiate.

Faccio il resoconto di una giornata persa non tra mille, ma tra 2, miseri impegni. Una casa da vedere ed un capitolo da studiare. Sembro un bradipo col cervello di una velina. Sono caricato a molla ma tardo ad esplodere. Sono alla ricerca di un equilibrio che sa di noia, rinunce e sacrifici.

Proprio di sacrifici si parlava l'altro pomeriggio con Ele. mi rendo conto di nn averne mai dovuti fare. Di grossi sacrifici, dico. Ho sempre avuto tutto ciò che mi bastava; e molto di più aggiungerei. Nn ho mai sudato se nn per togliermi degli sfizi. E forse sarebbe ora di fare il passo giusto per la lunga e pronta gamba.

Questa che, per vena di confessioni di intenti, potrebbe sembrare una serata paranoia si plantea come una griglia di partenza. Aspettiamo lo sparo e partiamo alla grande. Speriamo di nn uscire fuori con una falsa partenza. Un anno si cazzeggio mi si è pennellato addosso alla grande. Adesso lascio sia il tempo delle pere. mature. Quello delle mele è finito. e quello delle banane nn ne parliamo.

Sproloquio incondizionato.
Zampillo considerazioni personali.
ilpazzo

Thursday, September 07, 2006

Busco Piso

Busco piso. O piu' italianamente: Cerco casa. Cerco, cerco, fottutissimamente cerco. Ma nn trovo. Vicino da prendere un inculata e salvato dall'Aggressor Roberto Mele (fijo 'e Selen® ), mi rimetto alla ricerca con la testa persa nella Teoria della Stima e delle Decisione (come si puo' chiamare un esame cosi').

Stavo per essere truffato da tre ragazzini brutti e brufolosi (ma brufolosi brufolosi) che cercavano di organizzare la truffa (antica come il mondo) della caparra. Ora... spiegarvi in cosa consista è cosa lunga e noiosa. Ma alla fine, visto che nn si puo' "rubare alli ladri", questi tre meticci (per nn chiamarli bastardi) se la sono presa nel culo. E si sono sputtanati con l'agenzia. E perderanno un fracco di soldi.

In tutto ciò... io sono rimasto di nuovo sotto un ponte. Ma va bene così. Rido per nn piangere. Oggi, tra l'altro, dovrei essere sulle spiagge salentine a prendere il sole visto che, pensando di aver trovato casa, avevo fatto il biglietto per partire ieri sera e fare una bella sorpresa ad un po' di gente. Ed invece eccomi qui. Per strada, a Parma. E vabbuo'.

Senza perdermi d'animo continuo la ricerca di un posto letto. Nn so se sarebbe piu' conveniente una ricerca porta a porta. Forse mi farebbe risparmiare la fatica del raccogliere i fogliettini o passare per le agenzie.

Scappo. Ho l'ennesimo appuntamento per vedere un appartamento.
Rima nn voluta.
Un bacio a tutti.
ilpazzo (piu' schizzato che mai)

Sunday, September 03, 2006

Ilpazzo II, il ritorno

Si ritorna a Parma. Con buoni propositi. Con ottime motivazioni. Si ritorna attraversando in due giorni mezza Italia. Di per giunta zigzagando. Lecce Viterbo. Viterbo Perugia. Perugia Parma.


Sfacchinata da Parigi Dakar. Ma va bene così.

Al mio fianco tre temerari stacanovisti dell’autostrada, tre don Chisciotte dell’Anas, pronti a sfidare code e usurpatori delle corsie di sorpasso. Laura, Ele e Marco. Che dopo due giorni in strada hanno avuto il coraggio di prendere la macchina e salire sino a Verona. Che il buon dio delle traversate bibliche sia con voi.



La tabella di marcia, definita con meticolosa precisione (e rispettata con incredibili ritardi…), prevedeva partenza Giovedì 31 da Lecce alle ore 12:30 locali. Naturalmente non ci siamo mossi da casa se non prima delle 16:00. Tot ore dopo (potrebbero essere anche mille) eravamo a Viterbo. Tempo di vedere la “machina de Santa Rita” (per chi fosse interessato a sapere cos’è vada a vedere la festa patronale il 3 Settembre), di fumare un po’ e su dritti sino a Perugia. Ore 1:30 di notte. Pappa, canna, nanna. Risveglio previsto alle 9:30 per visitata guidata nella capitale Umbra. Alle 12 siamo ancora a stiracchiarci felinamente nel letto. Laura e Marco, con gran colpo di stile, visto il ritardo abbandonano me ed Ele. La passeggiata per le strade di Perugia si trasforma in una maratona dai livelli agonistici. Tante salite. Poche discese. Ottima cioccolata. Tutto sommato una città molto molto bella.


Dopodiché pranzo a base di “pane de petra” (o qlcosa del genere…) e caffè super mega doppio. Tempo di sistemare le cose in macchina e si parte in direzione Parma. Ritardo sulla tabella di marcia: 4 ore e 20 minuti circa. Già all’altezza di Firenze si inizia a percepire una certa poca fluidità nel traffico. A Bologna siamo praticamente impantanati in una coda di svariati chilometri. Ma lo zio Guido non perde la pazienza. O meglio… la perde ma riesce a sfogarsi su chiunque occupi la corsia di sorpasso senza superare i 200 km/h.

Risolto il nodo cruciale di Bologna, sono necessari solo 22 minuti per essere a Parma. A tal proposito si dovrebbero spendere due parole di merito allo Shuttle, alla Ele-mobile, capace di sostenere una guida da 24 ore di Lemans per due giorni filati.


Una volta arrivati ci aspetta la mitica Elisamberda. Tutta tesi e via Farini. Tempo di prendere un caffè e mi tocca salutare i miei compagni di viaggio. Loro non hanno ancora portato a termine la propria missione. C’è ancora Verona, poi di nuovo Perugia ed infine Viterbo per sta benedetta festa di Santa Rita. Machina annessa.

Io, salutato anche il 5° nostro compagno, Itaca (il cane bassotto di Laura), divorate due focacce da Frank ed un mega cialdone al K2 ed aver abbracciato La Nuzzo e Roberto Mele (fijo de Selen…) mi spalmo sul letto. Tempo di scrivere due paroline sul blog e crollerò sfinito.

Siamo arrivati a Parma. Ciack 2, si gira. Sperando che questa volta tra me e questa città vada un po’ meglio. Seppelliamo l’ascia ed affondiamo la tesa sul cuscino. Da domani si comincia, da domani si cerca casa. Di nuovo.

Notte,
ilpazzo

Wednesday, August 30, 2006

L'estate sta finendo...

87 Agosto. Le vacanze e le ferie sono finite un po' per tutti. E quelli che sono ancora "liberi" girovagamo tra porta Napoli e Piazzetta Santa Chiara come anime in pena. Tra di loro due losche e curve figure. A metà strada tra due signori e due barboni. Io e lu kekku. Presi in discorsi peto-trascendentali. Alla rcerca di qualcuno, qualcosa. Qualchè!?

Lasciamo che la serata si trasformi nell'attesa di una svolta che nn verrà. Entusiasmo autogestito e ricercato. Tristezza e saudades per una estate che sta finendo. Vorrei abbracciare kekko e dirgli quanto cazzo sono felice di avere lui accanto in quel momento. Vorrei fotografare in una fraterna stratta il ricordo di un estate che ci ha visti di nuovo vicini come ai vecchi tempi.

Basculando tra i due estremi del centro storico della mia perla di città riscopro scorci, angoli e viuzze che mi fanno battere il cuore a mille. Lecce... se potessi portarti via con me. Troviamo Miss Titti, Lady Milena e Dottoressa Serena. Due chiacchere in giro, una cantata sotto l'arco di prato e poi la serata si addormenta tra le nostre stesse braccia.

Ci sarebbe da fare e strafare ma sono triste e stanco. Ed ho bisogno di rotolarmi un po' in questa mia pre-nostalgia da addio.

L'estate sta finendo. Un anno se ne va. Sto diventando grande, lo sai che nn mi va.

Lascio che questa vena di tristezza sia il segno di quanto vi voglio bene, leccesi e salentini miei. Andare via da qui quest'estate ha un sapore particolarmente amaro. Stasera vi voglio salutare a tutti e brindare con voi al vostro meraviglioso essere cosi' speciali.

Grazie a tutti.
Per la meravigliosa estate.
Vi adoro.
ilpazzo

Monday, August 28, 2006

Inizia il conto alla rovescia

Il 5 Ottobre... questo blog andrà in pensione. Tempo di sistemare qualche dettaglio e la veste grafica e ci si trasferice. Valencia, questo blog, ha finito il suo tempo.

Unità di Deframmentazione Cunicoli Cerebrali.

Lacrime agli occhi. Finisce un'epoca. Si spengono le luci dei lampioni. Si chiude il blog.

Sunday, August 27, 2006

Notte della Taranta 2006

Notte della Taranta 2006

16:30... Sveglia!

Succede anche questo. Apro gli occhietti e constato il mio stato di salute. Forse mi manca una gamba. Ho i piedi colabrodosi, un paio di lividi ed un cerchio alla testa degna di una serata etilica. Ma si è bevuto poco ieri sera. Ci si è drogati di musica e salento. Ma anche di Cuba e Sicilia, di dialetti e balli, di sapori e creeps.


Notte della Taranta 2006. Cerco di ripercorrere i passi cruciali di una notta tra l'incredibile e l'eroico. Ore 20:50: in perfetto orario, nella stazione di Lecce, per salire sulla lettorina (convoglio auschwitziano, ndr) che ci porterà "dritto dritto" a Melpignano. Solo un'ora e 20 di ritardo sulla partenza. Ore 11:30 siamo a duecentometri dal palco. La gente sgomita ed il vino vola.

Appena arrivati la musica dei Buenavista Social Club ci fa vibrare i peli delle ascelle. Si inneggia al Salento ed a Cuba. Alla musica ed alla libertà. Alle fimmene ed alle mujeres. Siamo provati ma motivati. Stanchi ma carichi.


Si inizia la estenuante ricerca delle altre 843 persone con cui abbiamo appuntamento sotto la palma... ora: immaginatevi 200mila spettatori, una zona grande come tre campi da calcio ed un unico punto osservabile da tutte le parti: una cazzo di palma spelazzata dove tutti e sottolineo TUTTI si erano dati appuntamento. Morale della favola: alle 2:45 quasi tutto il gruppo era stato recuperato.

Dopo aver ascoltato la Consoli e Dalla e svariati ad altrettanto bravi artisti salentini (pelle d'oca per noi...) e dopo aver ballato e licenziato le forze residue, si decide di ritornare a casa. Pausa rifocillatoria a base di creep nutella mascarpone e noccioline (la seconda della notte). Pausa di una mezz'ora su un muretto a tirare le pietre alla gente che passava. Pausa di 2 ore dormendo sulla terra nella piazzola antistante la "stazione" aspettando un treno che ci portasse in quel di Lecce.


Treno che, arrivando alle 5:30 (e nn alle 4:10... grazie ferrovie Sud-Est), sbalordendoci quanto a dimensioni, comodità ed aria condizionata a sproposito, e percorrendo 35 Km in sole 3 ore, ci riporta a Lecce. Stazione di Lecce.

Attenzione, carrozze di prima classe ubicate in coda e testa treno.

Dopodichè colazione al Rosso e Nero, camminata digestiva ed alle 9 meno qualcosa si riscivola freschi freschi nel lettuccio. Sveglia alle 16:30 con tanta di colazione coi miei (i miei si risvegliavano dalla pennica pomeridiana).

Ora sono qui a rivedere le foto mentre un pensiero si inerpica nel cervelletto: l'anno prossimo, alla notte della taranta, cullu cazzu ca au cullu trenu.

Stetemi bene.
io vado a dormire un altro po'.
ilpazzo


Carrozze letto ubicate nel settore,
A B

Thursday, August 24, 2006

VCL... la vuelta!

Andata
Da Milan Bergamo (BGY) a Valencia (VLC) Web fare
Sabato, 23 Set 06
Flight 4631 Partenza Milan Bergamo (BGY) 11:40
Arrivo Valencia (VLC) 13:30
Ritorno
Da Valencia (VLC) a Milan Bergamo (BGY) Web fare
Sabato, 30 Set 06
Flight 4632 Partenza Valencia (VLC) 14:05
Arrivo Milan Bergamo (BGY) 15:55

Comprato... si torna a Vlc. Dal 23 al 3o di Settembre. Da Sabato a Sabato.

Ho parlato coi prof dei due esami che vorrei dare a Parma e, a quanto pare, posso farli quando voglio io. Cosi'... me ne vado una settimana a Valencia a sbrigare le ultime cose, a salutare un po' di gente, a studiare... a respirare aria di Vlc.

Cmq.. volevo semplicemente dire a tutti i lettori del mio bloggettino che, ida e vuelta (andata e ritorno), per quelle date costano con ryanair solo 42,30 euri. Spese incluse. Tutto incluso.

Con meno di 50 euro ognuno di voi potrebbe avere la possibilità di vedere Valencia.
Per dormire troveremo (io ho già svariati appoggi). Approfittatene. Accattateve lu bijet! Venite a Valencia!

Io ve l'ho deto.. poi nn dite che nn vi ho invitato. Venite a Valencia... venite gente!

Un bacio a tutti.
Oggi sono contento.
Un bacio, ilpazzo

PS: pardone moi... l'utlimo biglietto di andata a 0.99 l'ho comprato io. Sono rimasti quelli da 19.99. Sono 19 euri di piu'. Ma credetemi... vedere valencia con Guido da Cicerone nn ha prezzo. Per tutto il resto c'è mastercard.

Monday, August 21, 2006

Robocop

Mi muovo come robocop. Mal di collo a raffica. Ieri, facendo il cretino a mare con il figlio di un amico, mi sono beccato un torcicollo storico. Semiparalisi.

Ora sono spalmato sul letto a vedere le foto del mio cuentacuentos preferito ed a pensare a quanto sia bello nn avere una ragazza. Storie vecchie. Di vecchi amici che se ne vanno. E che a volte, fortuna volendo, ritornano. Traparentesi:grazieKekko mio sono troppo contento di averti ritrovato ti credevo perso ed invece sei ancora qui accanto a meno nostante tutto e tutti nonostante parole nn dette senza senso e senza cattiveria ma che sono riuscite a fare male quando nn dovevano e quando capire era piu' difficile che mai.


Adesso si inizia a ripensare il mio ritorno a Parma. Il mio ritorno a Parma... La paura e la paranoia si impadroniscono di me. Saremo forti.



Robocop se ne va a prendere un caffe'.
bacini bacetti.
guido

Sunday, August 13, 2006

La coscienza di Zeno e L'ultima Sigaretta

Quando ero a scuola mi costrinsero a leggere un brano tratto dalla coscienza di Zeno. Si chiamava "L'ultima sigaretta". Ricordo quanto era affascinato l'autore, un certo Italo Svevo (Ettorino Smith per gli amici), descrivendo l'addio, zeppo di cordoglio e ebro di forza di volontà, tra Zeno e la sua ultimissima bionda.

Ora... secondo voi, Zeno, sapeva a che cosa cazzo andavo incontro smettendo di fumare? Oggi, dopo essere stato investito dal quarto tir e dopo aver superato l'ennesima prova, ho chiamato ad un ex fumatore d'eccellenza. Mio zio. L'ho interrogato e gli ho chiesto se, secondo lui, avevo passato il peggio.

Pare che, probabilmente, il senso di rincoglionimento psico-fisico (o pissicofisico, per rimanere fedeli alla dizione salentina) mi rimarrà appiccicato addosso per un mesetto circa e che la brama di nicotina dovrebbe essere già sparita.

Io vi diro' di piu'... se solo vedo una sigaretta adesso sto male! Mi da fastidio solo anche l'odore. Ma i giramenti di testa ed il senso di ritardo mentale, quelli si che sono uno strazio. Inizio ad avere i seri sospetti che la febbre sia stata causata proprio dal processo di espulsione dal mio gracile corpicino delle tossine brutte e cattive di cui mi ero riempito. E che questo giramento di testa perenne sia dovuto all'enorme quantità di molecole di ossigeno che sono tornate ad abitare il mio disabituato cervelleto.


Gli altri sintomi da crisi d'astinenza si vanno man man alternando, scomparendo e ricomparendo ma sempre con meno intensità. Gli attacchi di fame sono passati da una periodicità di 3 ore ad una di 5. Gli sbalzi d'umore nn riesco ad analizzarli di forma oggettiva e razionale perchè ne sono soggetto sin dalla tenera età (sono lunatico congenito). Non sono alterabile ed iperteso... anzi: da quando ho smesso di fumare credo di aver riacquistato un autocontrollo degno di nota.

A livello mentale, in effetti, sto reagendo con freudiana nonchalance. E' a livello fisico, invece, che le crisi stanno intaccando la mia sopportazione. Ma con lucidità priva di illusioni posso ritenermi sulla ottima strada. E tutto cio' senza cerottini o caramelline, senza ipnosi, agopuntura o rimedi vari ed eventuali. E' bastato farlo con una motivazione che mi desse la giusta forza per volerlo. E' bastato pensare alle due perdone a cui voglio piu' bene ed è stato quasi un gioco da ragazzi.

Io credo che il peggio sia passato. E' vero che lo dico con la bocca farcita con due bomboloni al cioccolato (ho finito di pranzare circa due ore e mezza fa)... ma sento di essere a pochi passi dalla fine di questo lungo tunnel. Cazzo... adesso che inizio a vedere il traguardo mi rendo conto che la posta in gioco è bella grossa ed adesso, piu' di prima, mi importa vincere. Anche perchè, visto tutto quello che sto passando, mi peserebbe il culo a dover ricominciare tutto da capo.

Dopo stress, irascibilità, brevi crisi depressive davanti all'impossibilità di accendersi la paglia post caffè (per me che bevo 8 caffè al di'...), laringite, faringite, bronchite, tosse, febbre... adesso mi tocca anche il mostro finale. Questo perenne senso di spossatezza e mal di mare accompagnato da una debolezza e da giramenti di testa da cascare a terra.

Zeno... vecchio mio. Ma a te, poi, come ando' a finire? Io spero di essere arrivato alla fine della galleria. Ma che palle che è sto merda di tragitto...

hasta luego
nicotinomani,
vado a mangirmi le patatine al formaggio.
ilpazzo@nosmoke(kaetemegl)

Saturday, August 12, 2006

Mai sia....

Terzo giorno rinchiuso in casa causa febbre. Se nn altro siamo passati dai 40 ai 37 e qualche linea e nn ho piu' i deliri da febbrona da cavallo. Tra l'altro in questi giorni mi facevano troppo male gli occhi per leggere e mi sono tragato un 48 ore no stop di TV che mi hanno inebbetito come nn mai.

Spero per domani sera di poter portare il mio culo fuori di casa... anche se il problema adesso sono i dolori reumatici che questa simpatica influenza estiva mi ha lasciato dopo essermi passata addosso come un camion impazzito.

Cammino come un vecchio di 80 anni e dopo due metri sono già appoggiato a riprendere energie. Tra l'altro oggi ho dovuto fare le analisi del sangue. E' risultato che sono affetto da una "gastrite cronica da alcol"... nn ha niente a che fare con la febbre ma la figura di merda nel sentirtelo dire da tuo fratello medico mentre tuo padre aggiunge "ogni tanto si fa pure gli spini proibiti"...

In tutto ciò io ero preso da una crisi isterica di risate e tosse. Vabbuò... ce amu fare? I miei poveri genitori diventeranno pazzi!

Adesso mi metto un po' davanti alla TV (giusto per cambiare).
Ci vediamo presto.
Dolori reumatici permettendo.

Ah... nn posso piu' bere.
jhajhajhajhahjajhahja
mai sia...

ilpazzo

Wednesday, August 09, 2006

Sfiiiiiiiiiiiga

9 Agosto 2006. Domani mi aspetta la notte di San lorenzo e tutti sono immersi nei preparativi e nell'organizzazione. Io, sprezzante dell'atmosfera agostiana, sono a letto con la febbre.

Si... ho la febbre. Poche linee sul fottuto termometro, ma sufficienti a tenermi a letto con una debolezza degna di una febbre da cavallo.

Cosi'... mi tocca stare a lettuccio con la mamma che mi coccola e con una voglia di uscire da spaccare il mondo.

Vi invio solo, a titolo di prova, il mio visino cosi' tanto contrariato da codesta storia de plastica tosta (per citare compagno Caputo).


Comunque... questa serata a casa mi ha dato modo di pensare e riflettere. Sono giunto a svariate conclusioni che, sensa nesso logico e senza alcuna coerenza e cortesia, sparero' qui. Giusto per chi nn ha un cazzo altro da fare se nn leggere il mio blog:

1) I cornetti di "peccati di gola" sono i piu' buoni del mondo (per quanto se ne dica).
2) I cornetti di "peccati di gola", se mangiati appena usciti, sono piu' pericolosi della bomba atomica.
3)Le donne Salentine sono le piu' difficili del mondo.
4)Le donne Salentine sono, ampliamente, senza ritegno e, la mayoria delle volte, ingiustificatamente, le donne piu' difficili del mondo.
5)Odio le donne salentine (cfr. 3-4).
6)Emigrero' a breve (cfr3-4-5).
7)Se a Lecce c'è il sole a Torre dell'Orso piove. A meno che nn vai a Porto Cesareo.
8)Se vai a Porto Cesareo perchè pensi che a Torre dell'Orso possa piovere, trovi bufera di vento e raffiche di neve.
9)Se sei stato tutto il giorno a farti seppellire dalla tormenta di sabbia in stile duna a Porto Cesareo, c'è il 97,8 (periodico)% di possibilità che, appena arrivato a casa, ti chami Tizio e ti dica che Torre dell'Orso "parianu le Hawaii".
10)A Valencia, una volta ubriaco, si conoscevano mille persone. A Lecce, una volta ubriaco, si perde il rispetto del 47% delle persone conosciute ed il 99% di quelle sconosciute.
11)I limiti di velocità sulla Lecce-Melendugno sono stati decisi da topo Gigio in collaborazione con i corpi di polizia municipale di Lecce, Vernole e Melendigno (bastardi).
12)Smettere di fumare crea sbalzi d'umore e follia.
13)Smettere di fumare devasta i bronchi.
14)Smettere di fumare aumenta l'appetito di forma proporzionale al numero di sigarette fumate, moltiplicato per l'altezza e diviso per il numero di canne fumate al giorno.
15)Smettere di fumare fa venire la febbre il 9 di Agosto.
16)Smettere di fumare fa scrivere cazzate sui blog.
17)Se avete già iniziato a fumare nn smettete. Raddoppiate il numero di sigarette fumate per essere certi di entrare nella dipendenza senza via d'uscita.
18)Voglio fumare.
19)Smettere di scrivere cazzate è difficile come l'arte del coito interrotto.
20)
21)
22)Sempre meglio nn lasciarsi andare a volgarità sui blog (cfr 2o-21 lasciati vuoti per eccesso di flusso ormonale via tastiera).

Potrei continuare all'infinito...
ma so che neanche il piu' intrepido lettore arriverebbe sin qui.
indi per cui:

ciao
ilpazzo

Tuesday, August 08, 2006

Titti, Mile, Marra

Mi intrufolo di forma piu' sporadica che mai nel mio mal trattato blog. Spesso per dire cazzate. Altre volte per fotografare attimi di cui vorrei ricordare tutto. Altre volte semplicemente per noia.

Questa volta busso, entro e ci rovescio dentro un po' di foto. Quante? Qunte ne entrano. Quanto me coddhra. Lunedi' sera festa nella masseria di Tittilandia per il compleanno della Tittuzza, della Marra e della Melindondola.


Poche scuse: alla festa ci si veste strani! nessuno escluso. Chi doveva essere, a parte le splendide invitate, l'unico stronzo vestito strano della festa? Vallo a spiegare a mio padre che una delle sue cravatte preferte l'ho usata per vestirmi "strano"...

-Ma perchè la mia cravatta coi paperi è in camera tua?
-Eh. Messa io.
-E perchè?
-Ieri ad una festa dovevamo vestirci "strani"...
-E mi togli una curiosita'?
-Dimmi panta
-Ce cazzu tene de stranu la cravatta mia!?!?!
-...


Scusa don Panta... nn volevo offendere in alcun modo il tuo stile etno-sobrio.

Morale della favola? Super festa, bella gente, bella situazione... bella li'! Buttava bene e ci si stava super dentro. Sono passati i miei anni da slang. E si vede. Sono superato.

Sicuramente l'attrazione e la sorpresa piu' grande sono stati i Trampolisti. Non chiedetemi perchè e percome fossero là... ma il colpo d'occhio e la caciara erano degni di nota.

Adesso... arrivate le 2:00 A.M. nel giorno dedicato alla mia serata "sto a casa e riposo" e nn avendo alcuna voglia di stare un'altra mezz'ora al pc... vi inizio ad appiccicare un po' di fotine della festa prese cosi', random. Sperando che vi piacciano. a me fanno cagare perchè siete tutti brutti ed antipatici... Pero' rimane una mera questione di estetica fine a se stessa.










Vi adoro tutti.
Anche se siete antiestetici, moconoplastici e cacofonici.
Ciao.
Don Guido de La Vega.
Olè.

Sunday, July 30, 2006

Giorno dopo giorno...

Giorno dopo giorno... petra su petra... ricosrtuiamo il ponte che mi connette alla terra ferma, alla quotidiana realtà. Turista nella mia terra. Lontano col corpo ma nn col cuore per tanto tempo, riscopro abitudini e cotumi, poesie e prose, della città che mi ha visto nascere.


Oggi giretto in bicicletta per la lecce vecchia. In meno di un'ora avevamo già visitato il visitabile, visto il visibile e caffeggiato il caffeggiabile. Stasera si prevede seratina tranquilla. La fine di Luglio si crede Marzo e fa il pazzarello... ma andasse a rompere le palle da un altra parte signor luglio... ed invece no! piove di Domenica. Se nn altro piove sull'asciutto. Sul seco tendente all'arido... ma rode uguale.

Indosso come una giacchetta i postumi di queste prime serate... tra cadute da alpina in fasce (Serena sei la numero uno...) ed ubriacature da first lady (Melinda ti sputtano al mondo)... questa prima "10 giorni" nel mio Saleto sta filando alla grande.




Sicuramente tra le notti più accese va segnalata quella di Venerdi'... ricordo solo le ultime parole famose: restiamo dieci minuti al fico d'india a bere una birretta e poi andiamo via! Alle 5 di mattina, 399758987 birre e svariati WiskyCola dopo, le luci dell'alba ed il lento brulicare delle api di Nardò , sancivano la fine di una serata da ricordare.



Per il resto le gornate scivolano tra un mega pranzo coi miei e giornate a mare culli strei... avevo dimenticato quanto fosse meraviglioso il mio mare.



Sisisisis... noi salentini siamo indiscutibilemnte fortunati. Senza ombra di dubbio!!!


Adesso mi vado a fare la quindicesima doccia della giornata. Questo caldo finira con l'ammazzarmi!

un bacio amicici.
ilpazzo

PS: causa svariamento, nn sono tanto propenso a scrivere... per cui godetevi le foto e pensatemi tanto tanto. love

Tuesday, July 25, 2006

Valencia, Parma... tirittuppiti Lecce

Para mis amiguitos castellofonos (que hablan castellano)... pincha aqui.

La radio suona raggae dal basso salento. Finestrino aperto, mano fuori ad accarezzare il vento e capelli scompigliati. I miei classici occhialoni a nascondere le borse regalo di una notte passata tra birra e sbrais.

Sono tornato. Grido a scuarciagola e riabbraccio tutti. "E tie? a du cazzu si statu? N'annu ca nu te iciu...". Sono stato in quel di Valencia, ho sfiorato qualche giorno Parma e sono atterrato con la grazia di un faggiano zoppo nel mio meraviglioso Salento.

Respiro musica ed erba selvatica.

Sapori croccanti e sensazioni 100% natural... Relax mentale e stress fisico. Faccio da pendolo tra adriatico e ionio. Mi sento un po' dorico un po' corinzio. Con venature di stronzio. Ma sto bene. Sto meravigliosamente a casa mia. Con DonPanta e DonnaTerry, con la SacraFamily, con Titti, Ludo e tutta la compagnia delle Indie.

Valencia e questo anno "de puta madre" nn puo' essere ancora considerato un ricordo. Parlo e parlo ancora. Racconto attimi passati come se fossero' realtà attuale. Ya se acabo'... l'erasmus è finito e parma mi aspetta col prociutto e la puzza di noia. Ma sono motivato a nn farne un dramma. Ero pronto al peggio ed il peggio nn l'ho trovato... grazie a dio.

Pensavo di dover scaricare angoscie ed invece mi trovo a vivere una vita che mi vede solo un attimo spiazzato e fuori frequenza. Ma niente che il tempo nn possa soluzionare. Mi devo solo rimettere in fase. Lasciare che il cervello smetta di sfarfallare da solo e rientrare nei panni che rivesto da tanti (troppi) anni. Mi andranno stretti, lo so. Ma va bene cosi'... nn saro' io, stavolta, ad adattarmi a loro.

Mi guardo intorno e mi vedo fortunato. Mi guardo intorno e vedo i miei amici e tutti quelli che erano qui ad aspettarmi. Siete fuori di testa allegre teste di cazzo. Veramente, vi adoro.

Adesso voglio mieru e sagre.
E pizzica. E pizzicate.
Adesso voglio sono lasciarmi riempire dal Salento.

Salento è musica,
è come un'attrazione magica.
Il sole, il mare il vento d'Africa...
la terra piu' bella che c'è.
(Grazie U.L.)

Hasta luego.
Anzi no...
Arrivederci beddrhi mei.
ilpazzo



Para mis amiguitos que no entienden Italiano.

...y que espero que entiendan MI castellano!

Aqui estoy... en mi pequenya ciudad. Sentado en mi pequenya cama con mi pequenyo ordenador. Todo me parece màs pequenyo que siempre. Quizà sea solo yo màs grande que antes. Desde cuando he llegado he vivido una semana de locura. Hablando e contando todo lo que he pasado este anyo y pasandomelo super bien con mis amiguitos de siempre.

He vuelto a ver el mar de mi ciudad... no me acuerdava fuera tan bonito y tan precioso. He vuelto a provar la cocina de mi madre y me he vuelto loco. Pero... os echo de menos con todo mi corazòn. Màs pasa el tiempo y màs me doi cuenta que he conocido gente de putisima madre alli en Vlc. Gente que nunca quiero olvidar. Os quiero muchisimo y quiero que sepais que aqui en Lecce siempre habrà una cama y una comida para vosotros (35 euro/dia todo incluido).

Ahora tendrè que buscar un curro. Desafortunadamente no puedo pegarme todo el Verano sin trabajar porque me he quedado sin un puto duro. Pero nadie me quiere (creo porque soy demasiado guapo como para currar en un pub!!) y mi busqueda se ha vuelto en una borrachera sin final.

En agosto no creo pueda volver en Vlc. A lo mejor los primeros dias de septiembre o en Octubre. Lo se... habia dico que iba a volver dentro de un mes. Pero la situaciòn que he encontrado aqui no es tan simple. Y tendre' que esperar vento mejor.

Ahora me voy a echar una siestita (viva la Espenya!!!)... esta noche quiero fiesta a botello. Pero esta ya es un otra pelicula, que parece tener otros actores y otra ambiebtaciòn.
Me voy.

Un besito.
os quiero.
un otro besito.
os quiero màs de antes.

espero veros pronto.
guido

PS: por Mariana... no te preocupes... que no voy piriquitando con nadie. Muchas saudades cuore mio.
un bacio

Tuesday, July 18, 2006

Atterro...

Cammino a grandi falcate per le piccole stradine parmigiane... tempo di abbassare la testa e perdermi nei miei pensieri e sono gia' in Pilotta. Raggiungo i miei amiconi di sempre... ognuno sempre piu' fuori, ognuno sempre piu' meravigliosamente speciale.

Mi siedo e ripercorro con loro gli ultimi giorni a valencia... le ultime ore in cui sono stato l'indiscutibile PUTO AMO DE VALENCIA... o il principe di Lecce... come meglio si creda!

Ultima notte passata in uno chalet di un amico a mangiare pizza, bere birra e wiskye con un buon sigaro e facendoci il bagno in piscina.


Ultimo saluto alla regina delle notti valenciane... la mia bella noruegona tutto romagnola! Mi mancherai Nelita mia... te lo juro!


Poi il resto della notte passato a salutare tutta le gente in una discoteca a due passi dal mare. Rientro a casa alle 9:30 di mattina, due chiacchere con un fiore brasilenyo e a preparare le valigia.

Immaginatemi sballato e senza aver dormito tutta notte che, impanicato, a 3 ore dal volo, cerca di riempire due valigioni con quante piu' cose possibile. Risultati pessimi... ho abbandonato tanta di quella roba a Valencia che il prossimo erasmus che andrà a vivere in quella casa nn avrà bisogno di portarsi niente.

Rientro spezzettato tra viaggio pessimo in aereo (area condizionata rotta ed un ora e mezzo di attesa chiusi nell'aereo in mezzo alla pista di decollo...), un ora di autobus sino a milano e due di treno sino a parma... arrivo, saluto a pulce e serata passata a ritrovare il buon Manimpasta figlio di Selen... che mi ha regalato uno dei suoi show etilici da repertorio (nn riusciva neanche a parlare)


Due chiacchere con lucozzo, Eleonora, Silvia, Stefania, Antonello e Paolo e poi missione impossibile: trascinare un Mele vomitante dal lungo Parma sino a casa sua in centro! Sei proprio un figlio e Selen...


Questi due giorni sono passato un po' in tutti i vecchi posti di ritrovo parmigiano ed ho incontrato una marea di gente... questo ha reso tutto un po' piu' digeribile.

Ora, dopo un piccolo chiarimento di vedute con Pulce, sono andato a stare qualche notte da Giovanni. Mercoledi' sera si parte... e Giovedi' sarà mare, sule, ientu, sarà terra di musica e poesia, sarà pizzica ed amici, pezzetti e mieru, sarà don Panta e donna Terry, famiglia e cibo buono, sarà MattiaCarolaSofiaFrancescoEsterNicolòFilippo, sarà mare incontaminato e purpu, sifoni e spiaggia, falo' e chitarra, nu jambè e 50 cristiani ca gridanu "Guido spiccila cu seni", ... sarà Ludo, Christian e Checcho Gay, Sandra, Titti, Giada Elisa e Laura, sarà tutti quelli che mi sto dimenticando e che nn vedo l'ora di abbracciare, sarà San Catautu e Trebisacce, Otranto e Gallipoli, sarà storia e profumi, vicoli e sapori. Sarà Salento... sarà lupa e lecci, sarà le 4 porte e l'arcu de prato, sarà nu sbriz in Pzzetta Santa chiara e na mangiata allu Cosiminu. Sarà dialetto ed abbracci, reincontri e "tie che cazzu sta faci quai?".


... sarà... sarà... Sarà tutto questo e ben di piu'.

Adesso vi abbandono un po'....

Vado a fare un giro per la accaldata Parma.
un bacio a tutti...
ci sentiamo dalla terra mitica.

Thursday, July 13, 2006

Y por fin... lagrimas

Aqui estoy... esciviendo mi ultimo post. Y quiero sea en castallano... y, aunque pueda parecer orroroso y sin gracia, os promito que es fruto de mi corazon.

jueves 13 de julio... salgo de casa andando, por la utlima vez, por las calles que llevan a la poli. Mis gafas desconden mis lagrimas y mi sonrisa la tristeza de una despedida que espero no sea para siempre.



Anoche fue mi ultima fiesta... veo todavia la playa llena de gente. La gente que ha vivido conmigo esta meravillosa experiencia. La gente que ha hecho que esta experencia sea inolvidable. He sido muy afortunado...


Ahora en la biblio mis lagrimas caen como gotas pesadas. Ni el hecho de haber aprovado dos examenes robando pueden hacer mas suave mi tristeza. Miro a mi alrededor. La verguenza no es lo mio... que me miren! Estoy llorando sobretodo de felicidad. Porque este anyo ha sido mi anyo. Y porque siempre llevare' conmigo todo lo que las personas especiales que he conocido me han dado.


Escivo sin accentos y sin razon. Los ojos inchados y rojos. Las palabras se quedan en mis labios y de todo lo que quieria decir solo sale lo que mas me agobia. Volvere' aqui... porque esta ha sido mi casa. Porque esta ha sido mi gente. Porque esta ha sido mi vida. Y quiero que tel se quede.


Miro las fotos de anoche. Serà lo que me llevare' de todos vosotros. Serà lo que me hara' recordar de cuanto he sido afortunado. Espero haber dejado algo aqui. Lo que sea... un recuerdo, una sonrisa. Espero que cuando volvere' un dia habra' alguien que me espere.

Gracias a todos.
Mi erasmus habeis sido vosotros.
Vuestros gestos han sido gotas de felicidad.
Os quiero muchisimo.


Robando del brasil una palabra,
os digo solo saudaj (no creo se escriva asi'...).

Disculpad mi castellano tan feo.
Un abrazo.
Y os prometo, y me prometo,
que no serà el ultimo.

Con todo mi corazon,
un beso y una sonrisa.
ilpazzo. O wido.
o lo que sea.

Monday, July 10, 2006

Conto alla rovescia

I giorni iniziano a scivolare con una minuziosa ed odiosa velocità. Lunedi' 10 Luglio. Pochissimi giorni alla fine del mio erasmus. L'italia è stata appena proclamata campione del mondo... ed io mi rendo conto di quante cose avro' da ricordare e da portare dentro quest'anno. 2006... sarà stato l'anno dell'erasmus e l'anno dei mondiali. E noi c'eravamo... lacrime agli occhi ed il cuore batte all'impazzata.

Questa mattina camminavo per le strade del mio adorato quartiere. Con me una immansa voglia di dire grazie a tutto ed a tutti. Mi scopro innamorato di Valencia... e nn delle grandi opere, dei grandi monumenti, dei bignè della scienzia o degli infiniti parchi. Mi scopro innamorato delle piccole viuzze, dei colori brillanti, dei vicoletti percorsi ogni giorno.

Durante un anno mi sono sentito ben accetto e ben voluto. Mi sono sentito a mio agio come se fossi a casa. Sono arrivato a credere di essere valenciano d'adozione. Mi manchera' questa città. Mi mancherà questa vita e le persone meravigliose che ho conosciuto.

Continuerei a scrivere...
ma una gocciolina si affaccia da questo occhietto tanto sensibile.
Nn è ancora ora per piangere.
Ancora no.

A presto,
guido

Monday, July 03, 2006

Deresponsabilizzazione

Lunedi' 3 luglio... ritorno in biblioteca dopo un'assenza infinita. Mi siedo davanti al libro ed inizio a leggicchiare qlcosa. Senza voglia e senza cognizione di sorta. Passo il mio sguardo rapido tra le pagine e le figure senza fissare la mia attenzione su niente in particolare.

Due ore dopo prendo la decisione che, se nn cambierà la mia vita, se nn altro cambierà questi giorni di permanenza a Valencia: Che se ne vada a fare nel benemerito culo l'esame di giovedi'. Troppe cose da sapere, troppo impegno da sottomettere a questa missione impossibile, troppe feste e festicciole d'addio che nn voglio perdermi.

Morale della favola... si ritorna al cazzeggio!!!

Mi sento in colpa ma nn abbastanza per scoraggiarmi. Questo anno, che voleva essere pseudo sabatico, si è trasformato in un anno super mega sabatico con scappellamento a destra.

Ma va bene cosi'... mi godro' questi giorni senza pensare tanto a cio' che mi aspetterà al mio ritorno all'università degli studi di parma.

Il mio biglietto è pronto per il 15/16/17 (nn vi dico esattamente quando) e adesso mi rimangono da sbrigare un po' di brogli burocratici e di assistere alla correzione dell'esame di lunedi scorso.

Adesso mi dedico un po' allo spulciamento delle casella mail.
love u
guido

Wednesday, June 28, 2006

Senza fine...

Senza fine
Tu trascini la nostra vita
Senza un attimo di respiro
Per sognare
Per potere ricordare
Cio' che abbiamo gia vissuto
Senza fine....

Siamo agli sgoccioli della "vacanza". 10 mesi di delirio, stranezze, pazzie... e cazzate varie.
Giorno strano questo. Giorno in cui, addormentato sotto il sole, mi risveglio rosso aragosta e con uno strano magone.

Scendono gia' le prima lacrime. Le prime feste di addio segnano saluti che hanno il sapore di un ultimo bacio.

Lunedi' ho finalmente fatto l'esame che mi stava togliendo la vita. Nn so se questa volta riusciro' ad arrivare a 5... ma ce la mettero' tutta. Alla correzione dell'esame saro' li con gli occhi pieni di lacrime a cercare di strappare una sufficienza.

Adesso rimane il piu' duro. Comunicaciones opticas. Ma il tempo è poco e la voglia è nulla. Allora proroghiamo le vacanze autoimpostemi e continuiamo a navigare nel cazzeggio piu' sfrenato. Aspettando che arrivi il giorno in cui pronuncero' la fatidica frase: ormai è troppo tardi per mettersi a studiare. Gia' lo so quanto sono funkazzista!

Oggi... a cercare di giustificare la mia vena cosi' melodrammatica-triste... ho comprato il biglietto per tornare giu'. Ho diffuso un po' di date (quasi tutte fasulle) sul mio arrivo. Vi dico solo che sara' a partire dal 15 di luglio... ma esattamente nn mi sento di dire quando.

Ieri sera mi sono goduta un altra festa di despedida. E' partita anche Tasha (nn credo si scriva cosi'), la professorina inglese piccina piccio'. Anche la lacrimoni e arrivederci speranzosi ma poco convinti. A fine serata mi sono invece ritrovato a celebrale una data alquanto strana: mi sono ritrovato a festeggiare con la mia ex (ex ex) il primo anno da quando ci siamo lasciati (Ing D.G. sei sempre la numero uno). Il tutto è finito con un combattimento all'ultimo sangue sulla spiaggia...

Adesso,
dopo aver scaldato il banco della biblio per un paio d'orette,
dopo aver risposto a 30 mail ed aver inviato 5000 messaggi...
ritorno a prendere tra le mani il mio libro.
Lo ripongo nello zaino (senza averlo neanche aperto) e torno a casa.
Caffè e si esce...
perchè l'erasmus è un film...
e come tutti i film voglio che abbia un finale degno di nota.

Hatta luecoooo,
guido

Friday, June 23, 2006

Senza titolo e senza fiato

Mercoledi' pomeriggio... dopo una attenta analisi del livello di redditività e del tasso di concentrazione decido di mollare lo studio per andare a godermi un concertino al green space con quei pazzi di Felipe ed Afro.

Ignaro, stupido io, del fatto che il concertino si prolungasse per 8 ore consecutive vedendo sfilare sul palco personaggioni della musica spagnola e non. Delinquentes, la excepcion, kiko veneno (con 20 artisti a seguito) e... libido per il mio apparato uditivo... Goran Bregovic. 8 fiati pazzi che si destreggiano sulle note di musica balcanica.

Lacrime di emozione.

Giovedi' mattina... il risveglio si porta dietro li strascichi di una notte molto porrolenta (ricca di porrossssss) e stancante. Sveglia. Pranzo al sacco e partita dell'italia. Vittoria liscia e subito in biblioteca a studiare.


Full immersion semi produttive. Sgurdi languidi e sbirciate al libro.

Oggi, venerdi', giornata strana. Risveglio coi padroni di casa che ci propongono uno sfratto comodo con collaborazione bipartisan. Pranzo imprpoponibile alle 12 e subito di corsa alla mia seconda casa. La puta biblio. Qui, se nn altro, ho incontrato dopo tantissimo tempo, uno dei fiori all'occhiello delle mie amicizie, Lamia. Per cui... caffè, sigaretta, caffe', sigaretta. E caffe'. Tante cose da raccontare e tante da programmare.

Adesso.
Facedo un punto della situazione qui con voi,
cari amici lettori ed elettori,
mi aspetta il problema 5.7 e 5.8 del libro degli esercizi.

E se mi escono vi taglio l'IRPEF,
l'ICI, l'IVA e la tassa di possessione sulla maggiorazione catastale dei falli in plastica.

Mangio lo schifo e vomito cazzate a raffica.
ilpazzo

Sunday, June 18, 2006

Tre, due uno... chack

Si va in scena. Domani esamino giusto per sgranchire il cervello e le mani cosi' atrofizzate e disabituate alla scrittura.
Domani Laboratorio di comunicazioni ottiche... e saranno pochi calcoli e tanta memoria. Poco raziocinio e tante cagate.

E poi testa sui libri di nuovo... perchè, come si dice dalle mie parti, la vita è nu minaturu (a buon intenditore poche parole) e gli esami nn sono ancora finiti.

Oggi nn ho voglia di fare un cazzo. Giusto per cambiare. Scrivo questo post di malavoglia e di mal umore. Pero' lo scrivo in onore di Marcone (che credo che sia l'unico che si riferisca a me chiamandomi col mio corrispettivo nome spagnolo).

me ne vado a casuccia a meditare sulla monotonia di questa merda di studio.
un beso,
guido,
o conduzco.
como quierais!

Friday, June 16, 2006

Monotonia cerebroappiattente

Tratamiento digital de la senyal... o sea... tratamiento digital de mi locura. Questo esame mi sta togliendo l'anima. Prendo nota del fatto che mai, e sottolineo mai, ho studiato tanto nella mia vita.

Tra i banchi della biblioteca rivedo sempre gli stessi volti. Le stesse facce che, da un mese a questa parte, vedo piu' spesso dei miei stessi amiconi. Pero' nn si saluta nella biblioteca. Perchè qui ci si guarda ma nn ci si conosce. Si vede ma nn si tocca.

Abbasso la testa. Pausa appena terminata. Dalla prossima mi separano almeno due ore. Ma la mia discapacità intellettiva mi impedisce di concentrarmi. Allora apro il portatile e ci sparo su, di getto, l'ennesimo post frustrato.

Ultimo mese qui incaponito a dimostrare, piu' a me stesso che nn a qualcun altro, che sono ancora capace di mettero in moto il cervello quando necessario. A volte, ogni 5 minuti, penso a quanto sarebbe bello mandare tutto a farsi fottere e vivermi questi ultimi giorni a Valencia da gran capocchione quale sono sempre stato.

Ma nn ci sto a perdere. Orgoglio ed esaurimento fanno a gara a chi mi sbriciola di piu' i maroni. Salsa testicolare caliente. necessità di volgarismi e parolacce. Cacca, cazzo, piscia e pupu'. Sembro piu' pazzo di quanto credo di essere. Sono sull'orlo di una crisi di nervi senza possibilità di pause riflessive.

Pronto.
Ciao papa' sono guido, il tuo figliolo che vive in Spagna.
Che fai?
Sono in biblioteca a studiare.
Ma come? Anche oggi studiando fino a tardi?
...

Non ci crede lui. Nn ci credo io. Sognando fullimmersion produttive e laurea a breve termine. Sognando di tornare qui nn da erasmus senno' da ingegnerie. Sostituire il classico "busco piso" con un piu' soddisfattorio "busco curro"...

Soffia il vento. E porta con se odore di mare, alghe putride e merda secca. Meteoropatia scioccante e sbalzi d'umore a gogo'.

Fine pausa.
Fine screzi letterai improduttivi.
Abbozzo un sorriso compiaciuto nel rileggere le righe scritte senza vena e con cacofonia lessicogramamticale; abuso compiaciuto di aggettivi a volte obsoleti a volte semplicemente nati come frutto della mia piu' saccente inventiva.

Sea x[n] un proceso estocàstico cuya autocorrelaciòn vale:
Rx[m]=A^2cos(w0m)
....

Brividi lungo la schiena.

Ritorno ai miei processi stocastici... stocazzo!

Nullafacenza e sensi di responsabilità. L'ago della bilancia pende dove meno me lo aspetto.
Metto il mio stato di frustrazione fuori posto... suonerà ad occupato nelle prossime 2 ore.

Che dio me la mandi buona.

ilpazzo@sclero.