Thursday, March 30, 2006

Toc toc... c'è tempo?

No. Nn c'è tempo. Nn c'è tempo per fare niente. Vado terribilmente di fretta tutto il giorno. Mi sveglio, guardo l'orologio e già mi accorgo di essere terribilmente in ritardo. Mangio di fretta perchè sono in ritardo. Allora mangio poco. 47 volte al giorno; ma poco alla volta.

Arrivo sistematicamente tardi a lezione. Esco dalla facoltà, e mi ritrovo gia' incredibilmente in ritardo. Allora torno a casa correndo. Mi fermo a comprare una barra di pane. Barra di pane che rimarra' incelofanata per 30 giorni per poi essere insensatamente cestinata. Tutto questo perchè NN POSSO MANGIARE: sono in ritardo. Monto in bici e vado al bar. Mangero' li.

Arrivo al lavoro coi miei buoni 10 minuti di ritardo. Esco con la mia benemerita ora di straordinario (che spero sarà ben retribuita) e vado a beccare i miei amici con la mia straordinaria ora di ritardo.

Ora sono nel mio lettino a tu per tu con una amica che ormai mi tiene compagnie nelle mie notti valenciane. Che a dirlo cosi'... mi illudo anche io!
Sono qui a tu per tu con l'amica insonnia, come dicevo, che mi sussurra languide parole dolci e fa si che domani mattina mi svegliero' tardi, arrivero' tardi all'appuntamento per andare in spiaggia... e cosi' a catena.

La mia stanza sicchè, nn avendo mai tempo sufficiente, si è ridotta ad una astratto di magliette e magliettine; c'è l'angolo dei pantaloni (tutti rigorosamente buttati per terra), un qualcosa che indossa, una sopra l'altra, tutte le mie felpe (credo la sotto si nasconda una sedia...) e il pericolosissimo intreccio magico dei cavi dei caricabatterie.
Per nn parlare della imponente montagna delle mutande; 1metro e venti di calzini e boxer aggrovigliati senza nesso logico. A gurdarla bene mi sembra anche di notare una certa mescla di mutande appena uscite dalla lavatrice (distinguibili dalla loro rigidità e croccantezza tipiche del lavaggio senza ammorbidente) da quelle che sono un po' piu' usate, piu' vissute.

Cazzo... adesso che ci penso, nell'altro angolo della casa mi aspetta una lavatrice carica di ricercatissime lenzuola fresche ed odorose. Che aspettano da circa 28 ore di essere portate a prendere un po' di aria e ad asciugarsi. Domani sara' fatto (BUM!). Nn ho la benchè minima intenzione di abbandonare il mio posto letto.

Ora nn so se mettermi a leggicchiare un po'... anche perchè: se saper scrivere è difficile, saper leggere è un arte. Ed io nn sapendo fare nessuna delle due cose, mollata qui (di forma completamente gratutita e senza copyright) la mia perla di saggezza, mi metto su un bel film e mi lascio cullare dal mio nuovo materasso.

Evviva la primavera.
Evviva tutte le coppiette che vedo per strada.
Evviva evviva... è tornata la Primavera.
Evviva evviva, è tornata l'aria di amore.
Evviva evviva.
Mandatevenetuttiaffanculovoiel'amore.

Harikato.
A no. Adios...

Sunday, March 26, 2006

Mare profumo di mare...

Domenica 26 Marzo 2006.
Mentre l'italia sembra ancora nn voler uscire da questo interminabile Inverno, qui a Valencia continuo a farmi sorprendere dal clima giorno dopo giorno. Ore 15:00: dopo una misera e scomoda ora di sonno, riesco a defibbrillare il mio apparato fisico-cerebrale. Si parte: bici, costumino, asciugamano ed occhiali da combattimento.

Domenica 26 Marzo 2006... primo giorno a mare dell'anno. La cosa che mi ha sorpreso di piu' è stata l'enorme quantità di gente che popolava l'infinita spiaggia di Valencia. Comodo come nn mai... basta prendere la pista ciclabile, pedalare 10 minuti e farsi portare dalla striscia verde, attraverso le viuzze del Cabanyal, fino a mare.

Un intero pomeriggio a prendere il sole, giocare a beach e a fare due tiri a freesbe. Solo pochi (e per lo piu' o americani -abituati all'oceano- o nordeuropei -abituati a fare stronzate-) si sono cimentati in un prematuro bagno. A dire la verità tra questi poveri pinguini e foche c'era anche qualche italiano: tentativo gogliardico di dimostrare che anche in Italia abbiamo coraggiosi eroi. Tentativo terminato in una pucciata stile biscotto di un paio di secondi e con tre principi di broncopolmonite.

Dopodichè snack al volo e jam session al cabanyal. Quel posto sta diventando sempre piu' bello e presto necessiteranno di un locale molto molto piu' grande per farci stare tutta la gente. Adesso, dopo una notte ed un giorno no-stop da leone, mi concedo la mia sana domenica sera da coglione.

Mi spalmo davanti alla TV.
Trance catodica.
Spengo il cervello. Domani incomincia una settima di fuoco...
sara' molto lunga.
Un beso,
ilpazzo

Wednesday, March 22, 2006

Pseudo foto-album de las fallas...

Ho cercato negli archivi delle foto fatte questi giorni qualcosa che potesse andare bene. Qualcosa da regalarvi per farvi capire che cosa sia stata per me questa settimana appena passata. Avrei potuto anche appiccicarvi una radiografia del mio fegato per rendere meglio l'idea. Alla fine ho selezionato queste. Non so se siano belle o meno. Non so neanche se siano tra le migliori che ho fatto. Ma, se con una macchinetta fotografica in mano sono gia' uno scempio di mio, con una macchinetta, ubriaco e col parkinson redbull-indotto sono veramente inguardabile.


Voi nn avete idea di quanta vita pullili in questa città durante las fallas. La gente si prende il lusso di sclerare, di vivere come se fosse una mega festa nel cuore di una metropoli. Fiumi di alcool, carovane di fuochi d'artificio sufficienti a far esplodere l'intera Spagna, amicizie fatte in quattro e quattrotto, baci a destra, pomiciate a sinistra, incontri di ogni tipo.


Questa è la falla arrivata prima. 700 mila euro spesi solo per la costruzione. Se si aggiungono tutte le spese per fuochi d'artificio, illuminazione, sicurezza.... e si pensa che si brucia in 3 minuti... capite quanto stiano fuori sti valenciani.



Naturalmente in questa carovana di foto nn poteva mancare una col mio inseparabile compagno di avventura che, in questi giorni particolarmente, mi è stato accanto come una figurina. Il sempresballato Roberto, con cui ho condiviso lavoro, feste e passeggiate pomeridiane.


Questa è l'altra falla che aveva dell'incredibile. Enorme e situata in una piazzetta minuscola. Nn oso immaginare che cosa sia successo nel momento di bruciarla...

Adesso vi illustro la falla che stava davanti al locale dove lavoro io. Di sicuro nn era tra le piu' belle... ma a furia di vederla mi ci sono tanto affezionato che, quando l'hanno bruciata, mi sono commosso.

Bella. Piccola ma bella... la mia falletta!


E questo è il momento della crema. Un caldo che nn vi racconto. La gente con i cartoni sulla faccia per nn carbonizzarsi... per nn parlare del fumo! Nero ed acre: una botta di salute per tutti!

Vorrei appiccicarvi mille altre foto... pero':
a) nn ho tempo;
b) nn ho un cazzo di voglia...
indi per cui beccatevi in serie: i miei boss, discoteche all'aperto, conny ubriachissima, la falla dell'ayuntamento, falleros nel carmen...



Bastaaaaa....
nn ce la faccio piu'!
Ad importare tutte ste foto ci vuole un'ora e, tra l'altro, nn credo di avere uno spazio illimitato all'interno di questo server.

A tutti quelli che nn sono potuti/voluti venire...
nn avete idea di cosa vi siete persi.

A tutti quelli che l'hanno vissuta in prima persona...
buona settimana di descanso.

A tutti gli altri...
animooooooooo.

Hasta la vista,
ilpazzo

Monday, March 20, 2006

Fallas 2006... botti finali

Che in questa città fossero totalmente tutti pazzi, già lo sapevo da tempo. Che ai valenciani il rumore gusti in maniera spropositata anche. Ma arrivare a credere che per las fallas possa succedere tutto questo beneamato casino... bisogna viverlo sulla propria pelle.

4 giorni (una settimana per i piu' fancazzisti come me) di festa incredibile. Fuochi d'artificio e bombe tutto il giorno, discoteche in mezzo alla strada fino alle 5 di mattina, tutto invaso da turisti e nn ubriachi fradici, odore di suave piscio che sale da tutti gli angoli e vicoletti della città.

Delirio. Veramente... se dovessi descrivere in una parola sola questa festa, nn potrei usare nessun altro termine se nn Delirio. E se dovessi accompagnarci un aggetivo... lo definirei Delirio Etilico.

Io, anche se lontanto per "nn appartenenza" a quelle che sono le tradizioni valenciane, mi sono lasciato trasportare da questa festa e dalle usanze associate. Racconto un attimo in breve: "las fallas" è una festa che saluta l'arrivo della primavera. Come nell'antichita' si bruciavano i campi per renderli produttivi per l'Estate, qui a Valencia si cerca di bruciare la città intera o di farla esplodere a colpi di petardi e bombe atomiche in miniatura col solo intento di rovinarsi il fegato prima dell'arrivo dell'estate. Ogni "casale" (piccole associazioni sovvenzionate dalla gente e dall'ayuntamento) costruisce la sua falla (delle specia di carri allegorici non moventi) che compete per vincere il primo premio. Appena posso vi ci appiccico qualche foto. Quella che ha vinto quest'anno sara' stata alta 30 metri ed è venuta a costare 600mila euro. 1miliardo e 200 miglioni del vecchio conio... per una mega struttura che la domenica sera, ultimo giorno di fallas, viene bruciata. Io ho assistito alle "quema" di una delle tante (quella che si è classificata 4°) che stava proprio di fronte al mio locale... nn potete immaginare lo spettacolo. Un caldo che nn vi racconto, le fiammate che superano di gran lunga i palazzi. Oltretutto queste mega fallas stanno molto spesso in delle micro piazzette e il rischio che si incendi tutto e che scoppino i vetri delle case è cosi' alto che c'è sempre un esercito di pompieri a corredo.


Adesso, finalmente, è tutto finito. Dico finalmente perchè nn potete avere idea di quali sforzi e sacrifici si debba richiedere ad un fisico, già provato da una vita brava, per affrontare una sessione forzata di: lavoro, alcool, 3 ore di nanna, giro per il centro, lavoro, alcool...

Sono veramente sfinito. Qui oggi è il "lunedi' di riposo post fallas".... nn c'è lezione, nn c'è niente. E' un giorno di assoluto descanso. Ed io, comodamente appollaiato nel mio lettuccio, mi godo le notizie dall'italia e do un attimo di tregua al mio fegato.

Si ritorna gradualmente alla normalità... anche se, piu' passa il tempo, piu' mi rendo conto che in questa vita per la normalità c'è sempre meno spazio...

Anda Anda...
ilpazzo.

Thursday, March 16, 2006

Dottore, dottore....

Lettera al dottor Manimpasta...


Grande Melobo... alla fine sei entrato anche tu nella raffinata e selezionata cerchia dei "dottori del buco del cul". Adesso la nostra familia di omosessuali ossessionati (che comprende anche il cantastorie dottor patacca) si arricchisce di un nuovo aspirante ingegnere.

Non sai quanto mi manchi e nn puoi immaginare quanto vorrei esserti vicino per condividere questo gran momento. Il lavoro e les fallas mi inchiodano in questa ridente città ma il mio cuore, come sempre, è vicino al tuo piu' che mai.

Ti voglio bene dottorino mio.
Adesso che hai la tua bella laurea...
te la puoi infilare su per il buco del...

Grande Mele.
Come sempre
NUMERO 1.

Ti adoro,
guido

Sunday, March 12, 2006

Domenica d'agosto

Non è Agosto. E per l'estate manca ancora tantissimo. Ma mi sento felice come se ad attendermi ci fosse il mare e le vacanze estive. Riscopro il piacere di vivere la Domenica come giorno di benedetto risposo psicofisiepatico.

Il Sabato notte è stato particolarmete pesante. 9 ore di lavoro fino alle 3 di notte, giretto per le strade della citta' in bicicletta per assaporare il gusto di queste fallas che stanno per arrivare, pausa birra ed infine visita al solito localetto di fronte a casa. Un bel Sabato notte. Uno di quelli che ti richiede di dormire fino alle 6 del pomeriggio.

Cosicchè oggi mi sono preso il lusso di uscire di casa solo per andare a cantare un po' al cabanyal. Dopodichè pizza, film e nanna. Un solo particolare. All'una e trenta di notte sti stronzi che vivono sopra casa mia hanno deciso di ammazzarzi di botte. Sta succedendo di tutto. Spero finiscano presto, voglio andare a dormire.

Un bacio a tutti,
Guido version fallero

Thursday, March 09, 2006

Questo sogno chiamato erasmus a Valencia

Mi sveglio alle 11:30. Sole anche oggi. Mille cose da fare. Andare a ritirare la bici dal meccanico, teletrasportarsi in centro per vedere la mascleta, mangiare, andare a lezione, andare in laboratorio, mangiare di nuovo, lavorare. Pero', se nell'aria ci sono questi meravigliosi 25° centigradi, tutto esce piu' facile.

Cosicchè sono andato a prendere la mia bella e fiammante bicicletta, sono andato a vedere la mascleta (è una cosa che fanno ogni giorno alle 14 e che somiglia molto ai fuochi artificiali senza fuochi, solo il rumore...), ho mangiato, ed ho, come d'abitudine, saltato la lezione del giovedi' pomeriggio.

Ora nn mi rimane che andare a prendere il sole in facoltà e aspettare che mi inizi il laboratorio.

Sono sempre piu' convinto di nn voler tornare a parma.
Vi voglio bene tuttti.
Quasi tutti,
ilpazzo

Tuesday, March 07, 2006

Importantissimo appello di Umberto Eco

Oggi, nella mia solita spulciata alle notizie della mia "cara" patria, ho beccato questo appello di Eco.

Salviamo la democrazia. Per una volta cerchiamo di nn essere autolesionisti.
Ilpazzo

Sunday, March 05, 2006

Corri di qua. Corri di la. In perenne ritardo...

Sabato
Apro gli occhi... sbadiglio e lancio lo sguardo verso la finestra: troppa poca luce per essere mezzogiorno. Sguardo all'orologio: le 18:05... forse ho dormito piu' di quanto avrei dovuto. Forse è semplicemente perchè sono andato a dormire alle 10 di mattina. Forse perdero' il lavoro oggi. Alle 18 sarei dovuto essere dall'altra parte della città. Invece sono nel mio letto con le visioni mistiche e con un mal di pancia incredibile. Dovrei andare in bagno... ma nn c'è tempo. I bisogni fisici possono aspettare. Scappo correndo al lavoro. Autobus, traffico, camminata. Un'ora e dieci minuti di ritardo... il boss nn è felicissimo ma con la mia faccetta da bravo ragazzo riesco a convincerlo che nn si ripeterà piu' (?!?!?)

8 ore filate di lavoro. Ups... perdon! 7 ore filate di lavoro. Durante le quali sono riuscito anche a far scoppiare una coppia di gay. Sembra che il nocciolo della questione sia stata una battutina fatta da uno dei due nei miei confronti e che si è evoluta in una pelea (litigio) da film... a fine serata il boss mi ha chiesto che cosa si prova a rimorchiare indifferentemente uomini o donne...
Donne...!?!? Ultimamente c'è una moria di vacche... per dirla alla toto'!

Alla fine sono riuscito anche a comprare la bicicletta. E' stato amore a prima vista: l'ho vista, mi ha visto... ed è corsa verso di me abbracciandomi. 35 euro e affare fatto. Adesso manca solo dipingerla e sarà il bolide ciclico piu' guapo del mondo.

Domenica
Mi sono svegliato anche oggi in perfetto orario per vedere il sole tramontare. Adesso mi dedico alla mia cura personale: mi cibo, mi sbarbo e mi doccio. E poi spero di riuscire ad andare alla jam session a canticchiare un po'.

Vi abbandono. Ho una fame che mi divora.
A me Doner kebab!

Hasta luego
Guido Blasco Ibanyez.

Friday, March 03, 2006

Periodo strano...

Eh si... nn riesco a capirmi neanche piu' da solo. E' un periodo un po'... mmmm... un po', come dire... un po' "x". Sono in erasmus ma lavoro quasi ogni sera. Scoppio di energie e voglia di fare ma sono perennemente in ritardo e nn riesco mai a godermi niente. Avrei bisogno di una, dieci, cento donne ed invece mi circondo di amici e persone care. Dovrei studiare e penso a cazzate. Dovrei cazzeggiare e penso a cose serie. Quando c'è da dormire io ho gli occhi sbarrati dall'insonnia e, nelle ore di punta della produttività, gioco a briscola con Morfeo.

Sono sfasato...

Forse é così, io vivo fuori tempo;
é vero ciò che sento sotto pelle,
é come una costante sensazione di
mancata appartenenza [...],
perso dentro guai di cui non
provo neanche più a trovare un senso...

Cose che nn ho [Subsonica]

Diciamo che questo è un indefinibile momento di fotosintesi clorofilliana dei miei passati festosi. Respiro area di cazzeggio ed emetto responsabilità. Fino a quando durerà questa cosa? Quando arriverà il momento in cui finalmente sclerero' di nuovo?

A ver... speriamo presto. Troppe responsabilità mi avviliscono.
Un bacio,
Guido de la mancha.