Wednesday, June 28, 2006

Senza fine...

Senza fine
Tu trascini la nostra vita
Senza un attimo di respiro
Per sognare
Per potere ricordare
Cio' che abbiamo gia vissuto
Senza fine....

Siamo agli sgoccioli della "vacanza". 10 mesi di delirio, stranezze, pazzie... e cazzate varie.
Giorno strano questo. Giorno in cui, addormentato sotto il sole, mi risveglio rosso aragosta e con uno strano magone.

Scendono gia' le prima lacrime. Le prime feste di addio segnano saluti che hanno il sapore di un ultimo bacio.

Lunedi' ho finalmente fatto l'esame che mi stava togliendo la vita. Nn so se questa volta riusciro' ad arrivare a 5... ma ce la mettero' tutta. Alla correzione dell'esame saro' li con gli occhi pieni di lacrime a cercare di strappare una sufficienza.

Adesso rimane il piu' duro. Comunicaciones opticas. Ma il tempo è poco e la voglia è nulla. Allora proroghiamo le vacanze autoimpostemi e continuiamo a navigare nel cazzeggio piu' sfrenato. Aspettando che arrivi il giorno in cui pronuncero' la fatidica frase: ormai è troppo tardi per mettersi a studiare. Gia' lo so quanto sono funkazzista!

Oggi... a cercare di giustificare la mia vena cosi' melodrammatica-triste... ho comprato il biglietto per tornare giu'. Ho diffuso un po' di date (quasi tutte fasulle) sul mio arrivo. Vi dico solo che sara' a partire dal 15 di luglio... ma esattamente nn mi sento di dire quando.

Ieri sera mi sono goduta un altra festa di despedida. E' partita anche Tasha (nn credo si scriva cosi'), la professorina inglese piccina piccio'. Anche la lacrimoni e arrivederci speranzosi ma poco convinti. A fine serata mi sono invece ritrovato a celebrale una data alquanto strana: mi sono ritrovato a festeggiare con la mia ex (ex ex) il primo anno da quando ci siamo lasciati (Ing D.G. sei sempre la numero uno). Il tutto è finito con un combattimento all'ultimo sangue sulla spiaggia...

Adesso,
dopo aver scaldato il banco della biblio per un paio d'orette,
dopo aver risposto a 30 mail ed aver inviato 5000 messaggi...
ritorno a prendere tra le mani il mio libro.
Lo ripongo nello zaino (senza averlo neanche aperto) e torno a casa.
Caffè e si esce...
perchè l'erasmus è un film...
e come tutti i film voglio che abbia un finale degno di nota.

Hatta luecoooo,
guido

Friday, June 23, 2006

Senza titolo e senza fiato

Mercoledi' pomeriggio... dopo una attenta analisi del livello di redditività e del tasso di concentrazione decido di mollare lo studio per andare a godermi un concertino al green space con quei pazzi di Felipe ed Afro.

Ignaro, stupido io, del fatto che il concertino si prolungasse per 8 ore consecutive vedendo sfilare sul palco personaggioni della musica spagnola e non. Delinquentes, la excepcion, kiko veneno (con 20 artisti a seguito) e... libido per il mio apparato uditivo... Goran Bregovic. 8 fiati pazzi che si destreggiano sulle note di musica balcanica.

Lacrime di emozione.

Giovedi' mattina... il risveglio si porta dietro li strascichi di una notte molto porrolenta (ricca di porrossssss) e stancante. Sveglia. Pranzo al sacco e partita dell'italia. Vittoria liscia e subito in biblioteca a studiare.


Full immersion semi produttive. Sgurdi languidi e sbirciate al libro.

Oggi, venerdi', giornata strana. Risveglio coi padroni di casa che ci propongono uno sfratto comodo con collaborazione bipartisan. Pranzo imprpoponibile alle 12 e subito di corsa alla mia seconda casa. La puta biblio. Qui, se nn altro, ho incontrato dopo tantissimo tempo, uno dei fiori all'occhiello delle mie amicizie, Lamia. Per cui... caffè, sigaretta, caffe', sigaretta. E caffe'. Tante cose da raccontare e tante da programmare.

Adesso.
Facedo un punto della situazione qui con voi,
cari amici lettori ed elettori,
mi aspetta il problema 5.7 e 5.8 del libro degli esercizi.

E se mi escono vi taglio l'IRPEF,
l'ICI, l'IVA e la tassa di possessione sulla maggiorazione catastale dei falli in plastica.

Mangio lo schifo e vomito cazzate a raffica.
ilpazzo

Sunday, June 18, 2006

Tre, due uno... chack

Si va in scena. Domani esamino giusto per sgranchire il cervello e le mani cosi' atrofizzate e disabituate alla scrittura.
Domani Laboratorio di comunicazioni ottiche... e saranno pochi calcoli e tanta memoria. Poco raziocinio e tante cagate.

E poi testa sui libri di nuovo... perchè, come si dice dalle mie parti, la vita è nu minaturu (a buon intenditore poche parole) e gli esami nn sono ancora finiti.

Oggi nn ho voglia di fare un cazzo. Giusto per cambiare. Scrivo questo post di malavoglia e di mal umore. Pero' lo scrivo in onore di Marcone (che credo che sia l'unico che si riferisca a me chiamandomi col mio corrispettivo nome spagnolo).

me ne vado a casuccia a meditare sulla monotonia di questa merda di studio.
un beso,
guido,
o conduzco.
como quierais!

Friday, June 16, 2006

Monotonia cerebroappiattente

Tratamiento digital de la senyal... o sea... tratamiento digital de mi locura. Questo esame mi sta togliendo l'anima. Prendo nota del fatto che mai, e sottolineo mai, ho studiato tanto nella mia vita.

Tra i banchi della biblioteca rivedo sempre gli stessi volti. Le stesse facce che, da un mese a questa parte, vedo piu' spesso dei miei stessi amiconi. Pero' nn si saluta nella biblioteca. Perchè qui ci si guarda ma nn ci si conosce. Si vede ma nn si tocca.

Abbasso la testa. Pausa appena terminata. Dalla prossima mi separano almeno due ore. Ma la mia discapacità intellettiva mi impedisce di concentrarmi. Allora apro il portatile e ci sparo su, di getto, l'ennesimo post frustrato.

Ultimo mese qui incaponito a dimostrare, piu' a me stesso che nn a qualcun altro, che sono ancora capace di mettero in moto il cervello quando necessario. A volte, ogni 5 minuti, penso a quanto sarebbe bello mandare tutto a farsi fottere e vivermi questi ultimi giorni a Valencia da gran capocchione quale sono sempre stato.

Ma nn ci sto a perdere. Orgoglio ed esaurimento fanno a gara a chi mi sbriciola di piu' i maroni. Salsa testicolare caliente. necessità di volgarismi e parolacce. Cacca, cazzo, piscia e pupu'. Sembro piu' pazzo di quanto credo di essere. Sono sull'orlo di una crisi di nervi senza possibilità di pause riflessive.

Pronto.
Ciao papa' sono guido, il tuo figliolo che vive in Spagna.
Che fai?
Sono in biblioteca a studiare.
Ma come? Anche oggi studiando fino a tardi?
...

Non ci crede lui. Nn ci credo io. Sognando fullimmersion produttive e laurea a breve termine. Sognando di tornare qui nn da erasmus senno' da ingegnerie. Sostituire il classico "busco piso" con un piu' soddisfattorio "busco curro"...

Soffia il vento. E porta con se odore di mare, alghe putride e merda secca. Meteoropatia scioccante e sbalzi d'umore a gogo'.

Fine pausa.
Fine screzi letterai improduttivi.
Abbozzo un sorriso compiaciuto nel rileggere le righe scritte senza vena e con cacofonia lessicogramamticale; abuso compiaciuto di aggettivi a volte obsoleti a volte semplicemente nati come frutto della mia piu' saccente inventiva.

Sea x[n] un proceso estocàstico cuya autocorrelaciòn vale:
Rx[m]=A^2cos(w0m)
....

Brividi lungo la schiena.

Ritorno ai miei processi stocastici... stocazzo!

Nullafacenza e sensi di responsabilità. L'ago della bilancia pende dove meno me lo aspetto.
Metto il mio stato di frustrazione fuori posto... suonerà ad occupato nelle prossime 2 ore.

Che dio me la mandi buona.

ilpazzo@sclero.

Wednesday, June 14, 2006

Caffeinomania

6 de la tarde. Centesimo caffe'. l'ipertensione mi impedisce di tenere finanche la penna in mano. Mi destreggio tra gli esercizi di questo fottutissimo esame con incapacità degna del peggiore degli ignoranti.

I miei neruni rimbalzano come impazziti schiantandosi sulla corteccia cerebrale... nel silenzio riesco a percepire il rumore dell'esplosione. Tasso di concentrazione dimezzato nell'ultimo quarto d'ora. La donna fantasma è ricomparsa in biblioteca dopo un assenza di un paio di settimane ed io sono cosi' impacciato da nn riuscire a formulare una frase di senso compiuto.

Queste materie merdose mi stanno togliendo la prolissità verbale e l'estro scrittivo. Invento parole e formulo cazzate con perizia accidentale. Mi scoppia il cervello e raccogliere qualche frammento diventa sempre piu' difficile.

Oggi, davanti al 2364273647826° pranzo in mensa, ho sognato un pranzone di quelli che solo la mia mamma sa fare... e sono ingrassato solo al pensiero.

Mi rendo conto che necessiterei di una vacanza. E come al solito ho piu' bisogno delle cose quando meno le posso avere.

Mamma mia quanto mi sto lamentando oggi.
Mi faccio una chattata e ricomincio a studiare.

Che dio me la mandi buona.
Che dio me la mandi bona.

ilpazzo

Sunday, June 11, 2006

I mostri danzanti

11 di mattina. Sole che spacca le pietre. E tu che, reduce da 9 ore di buio discotecale, ti sgretoli sotto i raggi mattutini come Dracula.

Trascinandoti verso la fermata dell'autobus accanto alle famigliole che vanno al parco.

Senso di responsabilità dovuto.

Domani si studia.
Oggi sono Robocop.

ilpazzo

Saturday, June 10, 2006

Un sabato al sapore di domencia

Sabato pomeriggio... incastonato in un bancone della biblio stile sardina. Il fine settimana, questa volta, è iniziato troppo presto. Cosi' oggi mi sembra piu' domenica che mai. Mi autoimpongo paranoie e tristezza domenicale.

Paolo conte canta "via via, vieni via di qui...".
Ed io quasi quasi vorrei ascoltarlo; raccogliere libri e libretti e fuggire a casa. Ma quel poco senso di responsabilità che vive i meandri della mia coscenza mi obbliga a tentare un ultimo attacco al libro degli esercizi.

Ieri sera giretto al Carmen con la congrega sevillana. Niente di aggressivo ma mi rendo conto di nn avere piu' la resistenza di una volta. Collezione ore di sonno arretrato e di notti in lotta con l'afa. Mentre i miei giorni passano tra un esercizio di Tds ed una sbirciata a messenger.

Stasera il meteo prevede banchi di nebbia sulla mia retina... si beve un po' per dimenticare un po' per ricordare che l'erasmus nn è ancora finito e, nonostante gli esami, la voglia di cazzeggio brucia come un fuoco sotto la brace.

Ore 20:50 la biblioteca inizia a svuotarsi degli appassionati di calcio e dagli intrepidi studiosi antimeridiani. Esodo di massa. Io cerco con lo sguardo qualche faccia conosciuta desiderosa di pausa caffe'. Ma nn ho neanche voglia di fare le scale.

Allora scrivo. Un po' per ammazzare il tempo ed un po' per vincere la noia. Forse dovrei prendere un giorno di pausa. Credo che studiare (o tentare di farlo, che è ancora peggio) tanti giorni di seguito mi stia scaricando troppo. Domani, meteo permettendo, voy a la playa! A farmi cullare un po' dalle onde ed a scaricare i nervi.

Sbuffo.
ilpazzo

Friday, June 09, 2006

Cosinusoidi neurali

Alti e bassi. Ondeggiamenti emotivi da capogiro. 8 Giugno. Valencia è tremendamente umida e incredibilemnte festosa. Forse fastidiosamente festosa. Ed io nn riesco a starle dietro. Mi fermo e la guardo marciare come ha sempre fatto nei 10 mesi in cui mi ospita.

8 Giugno... 18 giorni all'esame. Forse troppo per trovare le giuste motivazioni. Ma io mi incaponisco. Cinque ore in biblioteca passate a cercare di dare il massimo. Traduzione: cinque ore in biblioteca perse a cazzeggiare ed a cercare la mia donna fantasma.

Sono incredibilmente a passo col programma autoimpostomi. Il mio cervello marcia a metà regime ma si pavoneggia sul vantaggio accumulato anticipando i tempi. Giorni di riflessione questi. Giorni in cui ti rendi conto di essere alla fine della vacanza e cerchi di aggrapparti con le unghie a tutto cio' che puoi... sperando di pescare dal mazzo delle probabilità la carta che dice: "La banca ti regala 10 euro per ogni albergo, 5 per ogni casa e la possibilità incondizionata di rimanere in Spagna tutto il tempo che vuoi".

Invece no... mi tocca pescare dagli imprevisti: "Vai in galera e senza passare dal via!"

Giorni strani questi... giorni accessivamente riflessivi per chi si reputa superficiale. Giorni in cui continui a sognare ogni santa notte i tuoi genitori e ti viene da piangere se pensi a quanto ti manchino. Giorni in cui nn sai cosa vuoi, cosa aspettarti.

Giorni in cui ti rendi conto di essere diventato forte come un toro e di avere il coraggio di un coniglio. Allora ti sciacqui la faccia dalle paranoie e ti butti nelle braccia degli amici. Queste persone splendide (che dico splendide? spettacolari!!) che sto poco a poco e sempre meglio conoscendo. Con i loro piccoli e folli gesti, quale sia un sorriso, un grido isterico fuori dalla biblioteca, una stronzata sparata senza senso... ti riportano alla dolce realtà. Stai bene, nn ti manca niente. Sai che dovunque andrai ci sarà una marea di gente che ti starà aspettando e che nn vede l'ora di vederti.

Confusione e sbalzi d'umore. fossi donna temerei di stare in menopausa.

Nn mi resta che aspettare che cali la notte... pausa riflessiva e domani, magari, la cosinusoide sara' ritornata a calpestare ordinate positive. Alte pendenze, tangenti infinite. Frecuenze Gigahertiane e tempo varianza. Non sono un sistema stabile. Psicoemotivamente basculante.

Sono un cassetto pieno di sorprese e capirmi, soprattutto da solo,
diventa missione impossibile.
Meglio cosi'... almeno nn mi annoio mai.

Toc toc...
busso alla mia porta.
C'è Guido?
no... se l'hanno portato.

Esco a fare due passi.

Forse tre.
ilpazzo


PS: 9 Giugno... col senno del poi e con spasmi da resaca, racconto in breve i "tre passi". Sono sceso a mangiare un kebab e sono ritornato alle 7 di mattina. Noche loca. Mi aspetta un giorno molto difficile...

Monday, June 05, 2006

Soddisfazioni con data di scadenza

Sveglia alle 9:30. Colazione al bar da gran signore, doccia gelata giusto per riaccendere il cervello e si scappa in facoltà. 11:30. Si apre l'aula. 3 horas de tiempo... y no se copia. Abbasso la testa e leggo la traccia. Esame fattibile. Nn dei piu' facili ma fattibile.

Alle 14:30 la frase fatidica: El examen ha terminado! Scrivo in fretta e furia gli ultimi risultati sul mio 13° foglio. L'esame è andato alla grande. Consegno il mega fascicolo e mi accascio sulla sedia. Il sangue ricomincia a fluire dal cervello verso il resto del corpo. Riprendo colore ed abbozzo una risata isterica.

Meno uno. E' andato alla grande. Sicuro a 5 si arriva. E quando dico 5 dico il 18 italiano. Mangio il mio panino artigianale e svuoto la mente da tensioni e formule. Sorrido. E questa volta nn fuori tempo. Mi godo la mia piccola soddisfazione.

E' come fare un puzzle gigante. Scleri un'ora a trovare un pezzo del cazzo; lo trovi, lo metti al suo posto e ti godi la goccia di soddisfazione con data di scadenza. Poi ti rendi conto che nell'insieme il suo significato è pressapoco nullo. Allora riabbassi la testa a cercarne un altro. E' cosi' via.

E' vero: gli esami nn finiscono mai. Ma vivendo di piccole soddisfazioni, anche se temporalmente limitate, ci si gode la dolce essenza dell'aver vinto... piccole battaglie di una guerra di trincea.

Ahhhhhhhhhhhhhhh. Braccia conserte dietro la nuca; sorriso da beota.
Nè beato, nè idiota. Una sottile via di mezzo.

Adesso bevo a piccoli sorsi da questo bicchiere.
Domani sarà vuoto. Domani la soddisfazione sarà scaduta.
Domani si mette di nuovo la testa sui libri.

Domani...

Hasta luego.

PS: congratulazioni guido.
Grazie gente.

ilpazzo

Saturday, June 03, 2006

Vivendo in biblioteca

Constato che nessuno legge piu' il mio blog. Ne prendo nota... ma continuo imperterrito a scrivere. Perchè mi piace, perchè mi scarica... perchè sono cazzi miei. Racconto quel poco che mi succede in questo stressantissimo perdiodo.

Vivendo on biblioteca. Sveglia a mezzogiorno, pranzo al sacco e giu' di studio. Sabato notte. Quasi l'una. Accanto a me Nelita e le sue mille linee sul pc. Lei ci vede una casa. Io nn ci capisco niente.

Oggi avrei tanto voluto andare a mare, docciarmi ed uscire a fare baldoria. Ma la mia libera uscita l'ho già presa ieri sera. Breve escursus in spiaggia. Con tanto di risveglio tutto vestito, nella classica posizione a 4 di bastoni con una bottiglia di wiskie in mano. Punti interrogativi sugli ultimi momenti della serata.

Cervelleto spento. Piu' provo e meno ne capisco. Studio e so sempre di meno. Ma insisto. Andare adesso a casa significherebbe abbandonarsi nelle braccia dell'insonnia. Manca poco al mio ritorno in italia. Ma nn ci voglio pensare. Nn posso. Troppi i punti interrogativi che mi aspettano.

Scappotto il cranio e ci guardo dentro. Il mio cervelletto mi fissa. Che ti guardi? zitto e pensa.... pensa e pensa. Ma nn si conclude un cazzo. Allora pausizzo: raiclick e tg a raffica. In italia piove e la gente continua a fare cazzate. Solita solfa.

Riprovo il rash finale.
Una oretta di studio ben fatto. Irrealtà studio-indotta.

ilpazzo