Thursday, December 07, 2006

Pessimismo e fastidio

Lentamente, insesorabile, scorre il tempo. E mi si avvicinano sempre piu' questi maledetti appelli d'esame. Martedì si iniziano le danze: Calcolo numerico. Già avuta una piccola discussione col professore. Già ricevuta una promessa di essere bocciato. La voglia di studiare è ai minimi storici. Causa griogiore meteo, bruttezza insita delle materie che mi trovo a studiare e preoccupazioni vari ed eventuali, il mio cervello ha deciso di chiudere i battenti aspettando tempi migliori.

Penso che sia dura. Alterno momenti di spropositato ottimismo a giorni e giorni di pessimismo radicale. Non solo quello che ho davanti mi sembra una montagna insormontabile... il problema fondamentale è che, a volte, credo di nn avere voglia di arrivare a vedere la vetta. Machissenefrega!?!? Mavaffanculo alla vetta e alle scalate!

Ed invece no. Mi pento. Due avemaria, tre paternostri. Alla fine mi lamento sempre dieci volte piu' di quello che dovrei.

Morale di questa giornata davanti ai libri: nn ho veramente vogliadi fare un cazzo. Studio con la svogliatezza di chi è costretto a fare qualcosa contro la sua stessa volontà.

Tra qualche minuto ho un incontro col proff. Sono così scocciato e così demoralizzato che ho paura di esplodergli in faccia quaclhe insulto. Se li meriterebbe. Ma forse è il caso che glieli dedichi ad esame fatto.

Ennesimo caffè dell'ennesimo pomeriggio improduttivo.
Pessimismo e fastidio.

Sono finiti i tempi della cuccagna.
Per adesso almeno.
Un bacio,
guido