Tuesday, December 18, 2007

Gran progetto Capodanno 2008

E' vero. Lo ammetto: spesso e volentieri mi lamento più del dovuto. Sono il classico capriccioso che si lamenterebbe finanche di non potersi lamentare.

Ho passato le ultime due settimane scleratissimo perchè non avevo la più pallida idea di cosa si sarebbe fatto a Capodanno. Ma come!? Adesso torno giù, nella mia amata "madreterronia", senza uno straccio di progetto per il mio primo dell'anno?!

Ma, come sempre, il destino e la sorte mi sono venute icontro. Quale miglior regalo poteva farmi Babbbbbo Natale se non una idea geniale su come passare queste vacanze!?

Bè... premettendo che Babbo Natale è il nome in codice di San Nicolaus... e che San Nicolaus è a sua volta il nick ganzo che San Nicola usava per chattare su msn con i suoi amici santi anglofoni... e che San Nicola è proprio il buon vecchio San Nicola di Bari... potete capire che il trattamento dedicato ad un povero leccese non sempre è dei migliori.

Ma quest'anno è andata così. Babbo Nicolaus di Beri... mi ha regalato una vacaza studio. Eh si... una bellissima settimana "bianca" (... a Lecce!?) in compagnia del libro di Comunicazioni Ottiche.
Infatti non riesco/posso/voglio fare l'esame Venerdì prima di andare giù; così mi toccherà portarmi a casuccia la mia bella cartellina piena di libri ed appunti.

Vacanze all'insegna di pomeriggi davanti alla Tv a vedere i cartoni coi miei nipotini... e serate davanti ai libri per cercare di portare a casa un Gennaio salva faccia. Ed il 2 del nuovo anno sarò di nuovo in quel di Parma... a lamentarmi di quanto corto corta sia stata la mia permanenza a casa.

Alla faccia di chi mi diceva: "non preoccuparti... troveremo qualcosa da fare queste vacanze!". Senz'ombra di dubbio... io l'ho trovata.


gingol bel gingol bel gingol ol de uei;
o uat fan its tu raid in a uan ors open slei...

ilpazzo@feliceNatale

Sunday, December 16, 2007

Tà... di Responsabilità

E per la rubrica dedicata ai tanti ...tà della vita, finalmente eccoci giunti all'angolo della Re-spon-sa-bi-li-tà.

Come sempre, paranoicamente, è Domenica. E la Domencia nn c'è mai un cazzo da fare; allora io mi do al mio sport preferito. Il calcio? no. La pallavolo? no. La masturbazione? noooo

Mi do alla "gestione standardizzata dei sensi di colpa". Mi siedo davanti la scrivania, apro il libro e penso: "questo fine settimana nn ho studiato veramente un amato cazzo". Allora mi compiaccio. Sia per essere stato scurrile sia perchè, il solo pensare a quanto sono stronzo, la autofustigazione psicologica fine a se stessa, mi rende un tantino meno colpevole. Sono un mezzo rincoglionito... ma lo so! Non so esattamente se funzioni come con l'alcolismo o con il tabagismo però... il primo passo dovrebbe essere quello di ammettere di avere un problema. Allora esordisco:

Salve. Mi chiamo Guido; 25 anni. Ho un problema col cazzeggio. Vorrei smettere ma nn ce la faccio!

Dottore... è grave!?

Io direi di no. Oggi la Domenica, dato il piacevole risveglio, ha effetti dannosi ma non gravissimi sulla mia psiche.

Guardo il libro. E lui guarda me. Pagine 35; capitolo 3. Non so neanche perchè sono sintonizzato proprio su questa pagina. Credo di averla aperta a casaccio un'ora fa. Neanche un solo rigo letto (Rigoletto... lalala).

Allora faccio un respiro profondo e penso che Venerdì ho un esame; che il fine settimana è andato alla stragrande; che il mio sistema nervoso (attacchi di paranoia, prurito cronico e metastabilità sentimentale a parte) è su2fficientemente integro. Il comma 1 della legislazione eticomorale impostami quest'anno cita: "Studia allora pezzo di coglione"!

Mmmm

Ci sta! E' anche giunta l'ora. Vado in cucina, un the caldo con due biscottini, e poi si comincia a studiare come si deve.
In fondo sono quasi le 20. Sono riuscito anche a perdermi 90° minuto (che nn si chiama neanche più così... e nn lo danno neanche più su Rai1).

Allora... mettendo in campo tutto il mio senso di Responsbilità che riesco a raschiare da un barile semivuoto mi concedo a queste impiastricciatissime pagine.

Che dio (Dio pardon) me la mandi buona.
Anche bona nn sarebbe male

ilpazzo@re-spon-sa-bi-li-tà

Thursday, November 22, 2007

A volte ritornano

Ritorno. Su queste solite pagine col mio solito indecifrabile stile. Ammaccato e fuori forma; ma torno a scrivere. Senza un reale perchè ma fortemente motivato. Una delle persone che più stimo giorni fa, mentre parlavamo della mia incapacità d'espressione, mi ha detto: "quando vuoi riesci a mettere in una frase tutto te stesso". Mi ha toccato. E la frase e la discussione in se stessa. Grande bella persona lei. Strano e acchiocciolato questo pulsante destino.

Torno a scrivere con una notizia bella ed una brutta: la bella è che forza italia si è disciolto; la brutta è che lo psiconano è ancora in giro. Con una operazione di marketing strategico si cerca di rivendere. Merda impacchetata in confezioni colorate... la chiamano partito del popolo delle libertà. C'è ancora dell'utri.

Mi stupisco di vedere come tutte le vicende che stanno scoinvolgendo ed hanno scoinvoloto l'Italia per un decennio e più siano riuscite a mantenere intatta la situazione. E' come vedere una tempesta abbattersi su una montagna di merda e, dopo aver visto gli schizzi sporcare la faccia di tutti, constatare che la merda, stronzo più stronzo meno, è sempre tutta li.

Torno a scrivere con un animo vinto tra voglia di studiare e spaccare il mondo e necessità di una mega vacanza.

Torno a scrivere. Ma forse no.

Tuesday, October 30, 2007

Non ci credo...



Ma quante risate mi son fatte!?

Follie a teatro



Della serie: si lavora e si fatica...

Friday, October 19, 2007

Requiem per la democrazia: Il Mostro Bipartisan

Ed alla fine arrivò.
L'uomo travestito da sinistra, con sorriso da paciocco; è arrivato circondato da tanti simpatici omini rossi.
Al suo lato un personaggio di origini ebraiche e di idee nazi.

Temevate che un certo "psciconano" potesse, controllando Tv e giornali, mettervi il bavaglio!?
Temevate un ritorno di una dittatura di tipo fascista!?

Bene...
temevate fin poco.

Adesso la dittatura ambisce ad essere Bipartisan. Psiconano e psicopaciocco uniti come per l'indulto... pronti a sfornare l'ennesima legge lampo.
Il mostro politico svela la sua vera identità: due teste ed un un unico strisciante corpo malefico.
E pretende tanto... vuole ammazzare tutti i cavalieri che, armati di spade di legno e di tanto senso civico, vanno all'attacco di questo mostro gigante.
Vuole metterCi il bavaglio per sempre. Vuole spezzarci le spade. Tutte.
Vuole chiudere la bocca alla rete; ogni blog, per poter esistere, dovrà registrarsi (seguendo un rigido iter e pagando, chiaramente, il bollo) presso il ROC (un Registro dell'Autorità delle comunicazioni) ed essere sottoposto al suo controllo.

Il singolo, la voce tra le voci, perderà la libertà di espressione.

Questo non sta accadendo in Birmania.
Questo sta accadendo in uno dei paesi che della Democrazia e della Libertà di pensiero e di espressione hanno sempre fatto la loro bandiera.
Sta accadendo nel nostro paese.

Il mostro Bipartisan è arrivato.
A noi sfoderare le spade.
Libertà ai blog. Libertà all'individuo.

ilpazzo@requiem per la democrazia

Saturday, October 06, 2007

Strani fatti a Parma

Alcuni giovani parmigiani, gemellati per un progetto universitario con studenti salentini, sarebbero venuti a conoscenza dello strano accadimento verificatosi a Lecce, davanti la chiesa di Santa Iccroce: giorni fa un 31enne avrebbe chiesto i documenti alle forze dell'ordine che lo fermavano per un controllo ispettivo; sembra infatti che armati di unità cinofile, i militari delle fiamme gialle si divertissero a chiedere documenti a giovani passanti. Il tutto si sarebbe concluso in caserma tra una partita a stoppa, pezzetti e mieru.
Esaltati dalle gesta del temerario salentino e fomentati dai compagni meridionali, gli studenti parmigiani avrebbero iniziato una campagna di censimento dei vigili urbani e delle altre forze dell'ordine prestanti servizio nel capoluogo parmigiano. Chiaramente la situazione, pochi giorni dopo, sarebbe sfuggita di mano ai facinorosi; così, dal chiedere i documenti, si sarebbe passati a fare le multe, armati di tacquino, alle vetture dei vigili ferme a controllare i tagliandini del parcheggio.
La noia delle serate emiliane sarebbe stata poi la causa scatenante dell'ondata di stranezze verificatesi in queste ultime ore. Nei pressi della stazione di Modena il capotreno di un locale diretto a Bologna e proveniente da Parma sarebbe stato fatto scendere dal treno perchè sprovvisto, alla richiesta di alcuni viaggiatori, del regolare titolo di viaggio. Ancora più bizzarra la vicenda avente come protagonisti i giocatori del Parma e della Roma Calcio. Arrivati al Tardini per dispitutare la partita valida per la settima giornata di Serie A, si sarebbero vista negata la possibilità di entrare allo stadio perchè non in possesso dei biglietti. Essendo stata esclusa anche la terna arbitrale la partita è stata comunque regolarmente svolta all'esterno, nel mezzo di una delle 12763 rotonde dei vialoni parmigiani.
Il Sindaco si sarebbe prodigato per cercare di sedare gli animi. Sarebbe intervenuto in pubblica piazza, durante un comizio di Lega Nord, asserendo che la causa di tutte queste vicissitudini sarebbero i "giovani terroncelli" venuti nel settentrione con lo scopo di portare disordini e caos.
Naturalmente la reazione dei meridionali presi in oggetto è stata la più razionale ed ordinata possibile. Resisi conto dell'esagerazione e della cattiva fama così esportata fuori dai confini salentini hanno subito esortato i compagni parmigiani a placare gli animi e ritornare alla normalità.
A seguito di chiarimenti tra le parti e scuse di rito il tutto si sarebbe concluso con una partita a tressette, due kili di tortelli alla "zsucca", tanto di banda di raul casadei, e con la fucilazione in piazza di un certo Pino Della Ndaticchia.
Sembrerebbe infatti che il giovane, proprio mentre iniziavano i preparativi per la festa di piazza, abbia canzonato: "Simu leccesi, core preciatu... sona maestru l'arcu de pratu...".
D'altra parte: quando è troppo... è troppo!

Sunday, September 23, 2007

Scivolone (adesso basta.... cambio BLOG)

E' vero. Lo ammetto.
Quel VAFFANCULO gridato a Bologna l'8 di Settembre mi ha svegliato.

I politici continuano a farmi schifo. La politica continua a sembrarmi quell'alveo autocrata dove c'è spazio solo per intrecci di interessi.
Ma ora mi sento responsabilazzato.
Adesso voglio sapere, informarmi, conoscere.
L'Italia è il mio paese (ahimè d'obbligo); ed è giusto che io abbia a cuore le sue sorti.

Perchè sotto i nostri nasi (e coi nostri soldi) si stanno facendo mille nefandezze.
Ed è giusto opporsi.

In quest'ultimo mese il mio blog è stato centro di una discussione (pressappoco un monologo) su fatti di politica e antipolitica.
E mai, sottolineao mai, avevo registrato un così basso numero di accessi.

Cosicchè, al bivio tra smettere di scrivere "cose noiose" e chiudere il blog, ho optato per la scelta più saggia: il mio blog ritornerà ad essere il blog di sempre.

Pero' in parallelo ne nascerà un altro, un cimitero di parole gridate al vento, su cui vorrei centrare qualche discorso un po' più... pesantuccio (o importante, se volete).

Vaffanculo alla politica.
Amen.
ilpazzo@chicazzomelofafare

Thursday, September 20, 2007

Studio Aperto Effects

Esco dal mio allegro mondo. Quello fatto di speranza e voglia di fare. E ricado tristemente nella realtà; in quell'Italia fatta da vecchi autocrati e giovani rimbambiti.

Non c'è speranza. E lo dico con la morte nel cuore.

Siamo la generazione figlia dei media. E non di tutti i media.
Anche mio padre, quando era giovane, leggeva i giornali e (quando nn era fuso il tubo catodico...) guardava la TV. Ma aveva una sua coscienza del contingente; una sua idea di quello che succedeva intorno a lui.

Quello che vedo accanto a me, e tanto accanto da farmi paura, è gente completamente sottomessa alla TV. Circondato da eco di Studio Aperto e da pappagalli catodici.
Sai cosa dice la TV?
No. Non me ne frega un cazzo di quello che dice la TV.
So quello che dicono tutte le campane in gioco e l'idea che ho è la MIA.
Giusta o sbagliata che sia.

Ma è la mia!

In questo ultimo periodo il mio avvicinamente alla politica è stato forte. E nn per spirito intraprendente di partecipazione attiva. La mia è pura e semplice voglia e smania di sapere. Di conoscere. Di non essere ingoiato da quella machina perversa "forma-menti" fatta di giornali, televisioni e gente "benpensante".
Il tutto vissuto in un contesto sociale fatto di gente scontenta, politici corrotti, vaffanculi gridati nelle piazze, opposizioni e maggioranze degne di una parodia ottocentesca, università ed istruzione mandati allo sbaraglio, tasse in aumento, povertà cavalcante...
Eppure... eppure, in cuor mio, ho sempre nutrito la speranza che qualcosa potese cambiare. Ho acceso la Tv ed ho sentito dire: "bisogna rimboccarsi le maniche". Ho sentito dire: "ci vuole un colpo di spugna". Avevo 10 anni quando queste stesse frasi accompagnavano un'italia ed una politica che cercava di uscire da tangentopoli. Sono passati 15 anni. I toni sono gli stessi. La gente (zio cane...) è la stessa.
Però continuavo ad esplorare. La Tv non vuole che si sappia!? Spengo la Tv. I direttori ed i giornalisti (se ancora esistono giornalisti non trasformati in lacchè) vengono mossi come pedine di una scacchiera!? Non compro più i giornali. Per informarsi, con senso, bisogna saper accendere i filtri. Capire cosa è vero e cosa è gonfiato o ridicolizzato. E questo lo si puo' fare solo ascoltando tutte le possibili voci, i modi di pensare.

L'ho creduto. Mi sono lasciato illudere dall'ondata di entusiasmo.
Ma accanto a me, su ogni testa pensante, vedo 10 teste spente. Assorbite e manipolate.
Teste fatte di 10 ore al giorno davanti alla Tv. Gente che si sveglia con una domanda nella testa!? Ma tutti i soldi di Luciano Pavarotti andranno alla moglie!?
Gente che definisce Grillo un pagliaccio buffone che "adeso si da alla politica e presenta i gruppi". Gente che grida vergogna a Di Pietro.
La stessa gente che non si è mai degnata di vedere uno dei discorsi che Di Pietro mette a disposizione su youtube dopo una riunione della camera, gente che non ha guardato nè letto l'intervento di Grillo, gente che non sa l'impegno di giornalisti come Travaglio, gente che non si è mai chiesto perchè Luttazzi Santoro e Biagi siano spariti dalla Tv. Gente da Studio Aperto.
O, peggio ancora, gente che fa dell'indifferenza e del disinteressamento una virtù. E si nasconde dietro il dito dell'ignoranza.

Oggi non è un gran giorno per me.
Oggi mi sono svegliato, ho aperto le mille gazzette e gezzettini, ho ascoltato le solite campane. Suonano più o meno tutti allo steso modo. Fuorifase e scordate, ma allo stesso modo. Le tasse aumentano, la RAi nn funziona, disoccupazione alle stelle.

Ed intorno a me... vedo perlopiù gente che fischietta con le mani in tasca.
Ma lo sai che Nicoletta Mantovani ha fatto firmare un secondo testamento a Pavarotti!?
Sti gran cazzi.
Pavarò; pace all'anima tua!

ilpazzo@siamofiglidistudioaperto.
sparatemi alle gambe.
Pliz

Wednesday, September 19, 2007

Alla fiera delle stronzate

E sentite un pò che cosa dice il direttore del Tg2...

ma siamo fuori!?!?

Come si fa a demonizzare una piazza come quella di Bologna?!

Come si fa a dire: così si istiga la gente a sparare?
Ma come si fa a leggittimare parole del genere?
Come si fa ad ascoltare dal direttore del Tg2?

Ma che paese di merda è questo!?

Ahi... in questa italia ci vorrebbe mille Travaglio!

ilpazzo@requiemallademocrazia

Tuesday, September 18, 2007

Antiproibizionismo

In onore della festa Antiproibizionista a Parma.
Velo pietoso...


Sunday, September 16, 2007

V-Day... ci sei o non ci sei!?

Aspettando le foto (che tardano un sacco ad arrivare) del V-day, vi posto questo meraviglioso video.

Grande Piero! Sei il mio cameraman preferito.

Wednesday, September 12, 2007

OctoZio

Ilpazzo è, ufficialmente, lo zio più fortunato del mondo.
Perchè i pargoli, oggi 12 Settembre '07, sono arrivati ad essere 8. Perchè sono meravigliosi e morbidosi.

Perchè sentirmi chiamare zio mi fa toccare il cielo.

ilpazzo@octozio

Tuesday, September 11, 2007

L'incazzo delle mille formiche

Avevamo sentito bene.

Chi, come me, si era risvegliato il giorno dopo il V-Day senza capire da dove sono sbucate fuori le offese a Biagi finalmente ha avuto le sue risposte.

Non ci siamo indignati, nn ci siamo scomposti. Abbiamo aspettato che un Tg, un giornale, qualcuno, tirasse fuori le parole esatte pronunciate da grillo che risultavano tanto offensive e vergognose.

Di vergognoso c'è solo la quantità di nomi dei parlamentari indagati, citati in giudizio e condannati. Cose da avere veramente paura...



Di seguito riporto parte di un post del Blog di Beppe Grillo in cui viene citato un intervento di Travaglio.

[...] “Ho trascorso l’intero pomeriggio sotto il palco e sul palco, e mai ho sentito parlare non dico “contro” Marco Biagi, ma “di” Marco Biagi. Il nome “Marco Biagi” non è mai stato citato per esteso. S’è parlato un paio di volte della legge 30 che abusivamente il governo Berlusconi intestò al professore assassinato, che non poteva più ribellarsi, mentre un ministro di quel governo lo chiamava “rompicoglioni”. E ne ha parlato Grillo per chiedere di riformarla, insieme alla legge Treu, aggiungendo che però “il vero problema non sono neppure le leggi: è che in Italia non c’è lavoro”. Lo dico perchè un amico, l’ex giudice ora assessore Libero Mancuso, che nessuno ha visto alla manifestazione, ha parlato di presunte “offese a Biagi”. Posso assicurare che se qualcuno, dal palco, avesse davvero mancato di rispetto a Marco Biagi, su quel palco nessuno di noi, nemmeno Grillo, sarebbe rimasto un minuto di più”. Marco Travaglio. [...]

In Italia...
la chiamavano informazione




Monday, September 10, 2007

L'informazione in Italia.

Ecco l'articolo comparso solo due giorni dopo il V-Day sul Corriere

Le telefonate in redazione non hanno tardato ad arrivare.

Un requiem per la Democrazia. Ed uno per il buon senso.

Mi indigno!

Sunday, September 09, 2007

Vaffanculo. Day

Risveglio pesante.
Giorno dopo il V-Day, la manifestazione organizzata dagli amici di Beppe Grillo per mandare affanculo la politica sporca e corrotta italiana e per ripulire il Parlamento sempre più tana di mafiosi.

Fa piacere pensare di esserci stati. Di aver firmato, applaudito e gridato. Fa un po' male invece leggere i giornali il giorno dopo. La notiziola c'è; ed è già una gran cosa. Ma il tono è sbiadito e viene data più voce al Casini di turno "che definisce il V-day la più grande delle mistificazioni, una manifestazione "di cui dovremmo tutti vergognarci" (Repubblica), e dei pseudo-siniostroidi che dicono che " se l'aria di protesta anche organizzata che c'è in questo momento dovessero rappresentante l'anticamera dell'antipolitica, questo metterebbe a rischio il futuro della stessa democrazia" (Corriere della Sera) che ai 200mila di Bologna ed alle Sacrosante parole di Grillo, Guzzanti, Travaglio...

Travaglio trattato dai suoi stessi ex colleghi come "l'allegorico giornalista Marco Trvaglio"; la gente in piazza come una pericolosa organizzazione "antipolitica". C'è da vergognarsi, Casini, è vero; c'è da vergognarsi di questa politica e di questi media che vanno a braccetto. C'è da vergognarsi di come di questa protesta critica e costruttiva si sia parlato in toni di "antipolitica" e non di "pro-politica pulita". Perchè la politica è ormai una professione (molto redditizia) che si fa gioco da un lato di compiacenti e minacciati media e dall'altro di interessi mafiosi.

Si grida Vergogna a chi legge in pubblico le sentenza e le pene a cui sono condannati una buona fetta dei parlamentari italiani e si da voce a chi questi mafiosi li ha candidati. L'Italia è un paese strano; e questo fa paura. E' un paese in cui chi ti vieta di farti le canne si infarina le narici; un paese in cui chi ti rappresenta in seno ad un tuo voto, un tuo diritto, te la mette nel TUO culo per coprire i suoi interessi; un paese in cui per scarcerare un grande boss si mandano per strada mille piccoli delinquenti.

E la TV? Il mio rapporto con la TV si è incrinato ormai da troppo tempo. Troppi i Tg guardati ascoltando la musichetta triste di sottofondo che accompagna il servizio sulla morte del cane bastardino che allietava una comunità di anziani. Un plauso enorme al cane ed un abbraccio compassionevole ai vecchietti... ma 20 minuti di servizio saranno eccessivi?! Nei 10 minuti restanti i nuovi misteri di Cogne, i nuovi misteri della bimba sparita, i nuovi misteri dell'omicidio di Perugia; il padre che uccide il figlio. Il figlio che sgozza il nonno. Il nonno che si incula la zia. E due minuti dedicati alla più grande farsa mai montata in uno studio televisivo: quella della politica.

Si distrugge la coscienza critica; e se ne crea una di massa, fatta a colpi di servizi preparati e studiati, di cose non dette, o cose distorte incredibilmente a favore di uno o dell'altro. Si mina alla base l'interesse stesso dell'individuo alla politca, alle istituzioni. La politica deve essere quella macchina oligarchica, fatta da pochi e fortunati eletti, chiusa ad ogni possibile accusa a comprensione stessa.

La gente in piazza, questa volta senza bandiere, fa paura. Fa paura perchè è massa fatta di cervelli e non di servizi giornalistici sporchi di calugna ed omissioni. Tante teste pensanti che alla mattina non si fanno incantare dal pifferaio magico dei media ma che la coscienza critica se la sono andata a cercare, a creare, macinando e snocciolando la verità dai suoi mille (sempre più mal celati) mascheramenti.

Decido di non accenderla oggi la TV. Decido che mi fa stare meglio pensare che se ne sia parlato e che si sia dato a vedere quello che chi c'era ha visto. Dire che le cose possono cambiare, in Italia, è difficile; ed il perchè si spiega da solo, si spiega nella Tv, nei giornali, nelle visioni stereotipate, impacchettate e spedite via catodica.

Aspettando le foto (che spero mi invierete),
un saluto ed un enorme
VAFFANCULO!

ilpazzo

Wednesday, September 05, 2007

Gira la ruota... Gira, Gira!

Ed in che modo anche...

La ruota gira. Mentre un settembre semifreddo, come una torta gelato, si è portata via la mia Estate, i miei amichetti ed il mio Salento.

Parma, 5 Settembre 'o7. Esame appena fatto.
Sul foglio della consegna ho scritto sul fondo una nota:
"Professo'... nu sacciu nu cazzu. Pero' casa mia paria propriu nu centru sociale. E poi la Titti... la Titti comu s'ha sguariata fino alle 5 de matina cantandu e ritendu. E poi... Dai, mamma mia! Nu me lu puei fa passare lo stessu?!"

A parte gli scherzi. L'esame è andato bene. E poi, "ieu, la fiesta unu, a ci l'aggiu rottamata".

Esco dall'università camminando a due metri dal suolo. Poi scendo dai trampoli e salgo sull'autobus.

Arrivo a casa, sbrais e mi stendo sul mio bel lettuccio. E penso. Penso alla meravigliosa Estate appena trascorsa. Al centro sociale casa Greco, alla vostra splendida compagnia, allu Salentu, alla croazia, a Hvar (figlio di Hver della tribù dei Hsir....), alle portoghesi, allu reggae....

Quasi commosso vi rendo un inchino ed un grazie immenso. Perchè questa Estate è stata una grandissima Estate. Di quelle che ricaricano le batterie dell'anima e ti fanno capire quanto imparagonabilmente bella sia la gente che ti circonda. Vi ringrazio tutti: Titti, per i tuoi scleri ed i tuoi sorrissi compiaciuti (a mo' di mamma allu scarrafone sou), per la sopportazione ed i rimproveri, per le risate che riesci a farti strappare dalle 3 barzellette che ormai ti racconto da 7 anni, per i dai dai, per i pinoaggiudittupino, per il "ma cane era? no urpe", per gli abbracci ed i bacetti sbavosi.

Ludovico. Grazie mille. Grazie semplicemente e di cuore per essere tu. Di nuovo. Per aver alzato la testa, per aver capito che nessun peso, pur immenso che sia, puo' piegare la forza che hai e che riesci a trasmettere per osmosi a chi ti sta intorno. Grazie per avermi adottato ed esserti lasciato adottare, grazie per i pomeriggi passati a fumare insieme, le serate passate a rincorrere "fimmene", grazie per la complicità che mi ha fatto sentire avvolto da sicurezza ed energia nuova, per i "compare mio questa è grande Estate", per gli "bucchini diplomatici". Grazie per avermi fatto vedere quel sorriso alla Brando Walsh e quella luce dei tuoi occhi che, per troppo tempo, mi hai tenuta nascosta.

E lu kekku!? Kekkuzzo mio. Dottore... i tempi passano e passano anche le incomprensioni. Ed a me non rimane che dirti grazie per l'immensa pazienza, per la tua capacità di farti trascinare in tutte le situazioni, per aver fatto di quest'Estate l'Estate degli Arsuni al 100%. Per "alle due e mezzo ti passo a prendere e sciamu a mare", per i palleggi a pallavolo, per le tue frasi sussurrate a bocca chiusa, di quelle che (se riesci ad ascoltare) ti fanno morire dalle risate, per i "Wind, l'utente da Lei chiamato potrebbe essere occupato in un altra conversazione" (chithastracacatu), per i sifoni belli carichi,. per i pegni pagati (cfr. "sega in nave") e per tutte le serate raggae che hai dovuto sopportare.

Grazie a Kirke. Per i pomeriggi "dragonball sega". Kirke.... ma nu b'era dragonball Zeta!? Ed allora che cazzo ci fai nudo davanti al Pc col pistolino in mano!? Ah... capisco. Ma potevi annà a casa tua... Grazie per non averci lasciato a Jelsa, per i "sine ha fattu buenu", per i "percè nu ni la minti" e per il sapore di famiglia che mi hai fatto trovare.

Grazie alla Pupy. Buongiorno Pupy; quest'anno nn mi hai regalato neanche una caduta da alpino formidabile. Grazie a Mary, al suo sguardo critico e materno, alle schitarrate ed alle cantate. Grazie agli Scongelati, o ai defrosted, come piace chiamarli a me. Grazie alle vomitate seguite da Vodka di Alessio ed alle "signorina delle pulizie puo' venire a pulire qui" del Greco; grazie alle sopportazione agli scherzi infami di Fabio. Grazie al Biondo Celentano. Grazie a Laura e grazie a Marco ed ai suoi "dai, nn c'è problema, andiamo in 7". Ed i suoi "dai... simu rriati in 7... putimu turnare in 8". Grazie alla Sara; Sà... "nu fa sempre casini pero'!"; il palo ancora ti maledice. Grazie per l'allegria e lo scompiglio, per i sorrisi e per la preparazione ai tornei di paravolley. Grazie a Giada; per essere riuscita a dimostrare grande forze, sopportazione e spirito di sacrificio. Grazie per le mille chiamate e per le coccole.

Grazie a Tammeo. Grazie per essere risbucato dal nulla ed aver insegnato che il tempo nn scalfisce le amicizie genuine; grazie per l'accento torintino (torinese e salentino), per i "ieu mo su rrriatu, vi voglio carichi", per i pomeriggi a mare alle 4, per le risate e per i "vai mo', vai mo'" (tutta curpa toa ete!).

Grazie a tutti gli altri elementi che hanno reso questa estate letteralmente fore te capu. Grazie a Peppe, a Roberto, a Daniele, a Roberta... ed a tutti quelli che, un po' per sbadattagine, un po' per mancanza di tempo, non cito.

Grazie, Grazie Grazie.
La ruota ha girato alla grande in questo ultimo mese.
Mi sento rigenerato e felice; felice di sapere che giù, nella mia amata città c'è gente come voi su cui sempre posso contare.
Gli anni passano ed io vi amo sempre di più.
Da invidia...

ilpazzo

Wednesday, August 22, 2007

Agosto. Con tutte le follie e disfunzioni

Agosto. Da poco varcata la soglia del 20.

22 Agosto per l'esattezza. L'Italia ha appena giocato un partitone. Anche se va detto che una difesa come quella del Portogallo non la si vedeva dai tempi dell'italianissimo catenaccio. Pali e traverse; gioco da manuale. Partite che, a parte il "mero" risultato, non si dimenticano tanto facilmente.

22 Agosto. A Lecce l'aria è pesante come il piombo e surreale come un film di Almodovar. Sudo e spremo il cervello cercando di seguire un filo logico narrativo. Impossibile.
Lecce-Croazia-Lecce. Non si capisce dove comincia e dove finisca la vacanza.

Con Ludo e la cricca degli Arsuni si era giunti alla conclusione che, da bravi salentini, siamo destinati a vivere in vacanza da una vita. Forse è vero. O forse siamo solo noi che viviamo due spanne sopra il resto del mondo.

Perchè siam così. Perchè siamo belli da vedere quando stiamo insieme. Percè quando siamo tutti siamo uno squadrone.

Appena arriveranno le foto (se arriveranno...) vi posterò qualcosa. Per adesso accontentatevi di questo pazzo più pazzo del solito.

Necessitndo deframmentazioni cunicoli cerebrali,
vi saluto,
ilpazzo@tristementediritornosulpianetaterra

Wednesday, July 25, 2007

Dottore... questo è grave?

Sento le vocine nel cervello. Dottore, mi dica, questo è grave? Sia sincero per una buona volta...

Non sapessi per certo di soffrire di strane patologie psico-emotive forse mi preoccuperei ancor di più. E seriamente.

Tapparella tutta abbassata, musica come fosse rumore cosmico di fondo. Le parole mi scivolano giù dalla mente e si riversano a casaccio su fogliettini sparsi qua e la. Le mani si agitano su questa tastiera sporca di caffè e nutella; quasi a sfogare una frustrazione che di mio sembra avere poco.

Guardo impaziente l'orologio e poi punto lo sguardo sul calendario. Nel buio della mia stanza, che almeno per oggi ha deciso di nn vedere il sole, sento il puzzo di aria vissuta e di igiene mancata.

Colpo di mano; tiro giù a terra dalla scrivania, nell'ordine, tutti i miei libri, due casse del pc, una tazza, una tazzina, il mouse, un pacchetto di sigarette finito ed un pacco di cartine. Giornate del cazzo queste.

Inclino la sedia e sparo lo sguardo sul soffitto; e poi oltre. Torturo la stanghetta degli occhiali così come torturo il mio cervelletto. Prendo atto del fatto che scrivo, ormai, solo quando sono profondamente emotivo. Ed emotività, di questi molto poco altalenanti periodi, significa paranoie e seghe mentali.

Leggo un msg scritto ed inviato di recente. Rivedo il mio buon prof di italiano delle superiori: "spiccata padronanza della lingua italiana, Greco. Come al solito, però, mi pecca nei contenuti". Professore che ci posso fare... a volte la forma, i suoi mille artifizi, valgono mille volte più dei contenuti. Non ho mai creduto a questa mia affermazione... ma confesso di aver ceduto più e più volte alla tentazione di mascherare nella forma la sostanza, quasi a volerla nascondere.

Affondo la faccia tra le mani. Canticchio un motivetto che, personalemente, non credevo di conoscere. Mi sforzo di pensare a dove e quando l'ho potuto sentire. Ma la mia mente ormai è scivolata altrove.

Raccolgo le forze per trascinarmi in cucina; ennesimo caffè di questa mattinata di Gennaio. Fuori nevica ed io gioco con i regali di Natale. Non penso alle vacanze che mi aspettano, non penso alle vacanze che mi sto perdendo. Non penso. E forse è meglio così.

ilpazzo@scusatemanonbevo

PS: sono uscito pure (bello come il sole...) su un giornale locale...

Tuesday, July 24, 2007

Tregua

Apro la finestra e benedico le nuvole. Mi stendo sul letto e lascio che l'aria fresca di questo mattino di tregua mi scompigli i capelli e mi rinfreschi le idee.

Penso a quando da piccolo, a mare con mio padre, mi divertivo a scendere sott'acqua e rimanere in apnea decine di secondi. Quando riemergevo generalmente riportavo alla superficie una conchiglia dal fondo.

In questi giorni di apnea emotiva mi rendo conto di aver toccato il fondo piu' volte. Ad occhi aperti, il sale negli occhi, scendevo in picchiata verso la sabbia; imprecando e smadonnando, lamentandomi a denti stretti. Ed ogni volta che provavo a ritornare su, sfinito, mi mancavano le forze per tirare la testa fuori da questa montagna di acqua. O di merda.

Mai una conchiglia tra le mani. Sempre sabbia e solo sabbia. Allora ritorno giù, sul fondo. Sperando di concretizzare in qualche modo questi maledetti sforzi. Le conchiglie sono la, a pochi metri dalla mia mano. Eppure...

Cervello in panne. Quattro frecce ed accosto al lato della strada. Cerco unità di deframmentazioni cunicoli cerebrali. Ma ogni tassello di questo strano puzzle sembra vagare per suo conto.

Affondo la faccia nel cuscino e sogno ad occhi aperti di essere lontano da qui. E' stato un anno duro questo e, con o senza meriti, sento sia giunta l'ora di una vacanza. Sogno Salento e mare, casa ed amici.

Guardo l'orologio. Come al solito troppo tardi per non aver ancora aperto questo dannato libro. Squilla il telefono. Come una manna dal cielo: Don Panta e Donna Terry. Dice che a fine Agosto partiranno anche loro a fare una vacanza. Mentre parlo con mia madre sento mio padre, dietro di lei, che legge l'itinerario del viaggio che hanno ritirato in agenzia. Mi sento in colpa quando sento mio padre chiedermi il permesso di andare; "non vorremmo rimanessi solo gli ultimi giorni di permanenza qui a Lecce". Ed io che non gli avevo neanche avvertiti che sarei andato in croazia a metà del mese, a spese loro!

Chiudo il telefono e mi asciugo una lacrima. Emotivo come non mai. Ma ora sensatamente felice. Ammetto di essere molto più entusiasta di sapere che i miei faranno un viaggio insieme che non della vacanza che mi aspetta. E' stato un anno difficile anche per loro. Probabilemnte piu' del mio.

Ancora una volta ringrazio i miei e penso a quale enorme fortuna mi sia toccata in questa vita. Riprendo motivazioni e voglia di fare. Tiro la testa fuori dalla finestra ed emetto un urlo insensato.

"scusi signora... ma avevo bisogno di sfogarmi"

Mi metto a studiare.
ilpazzo@illogicamente

Saturday, July 21, 2007

Fatalismo

Incredibilmente io. Si, proprio io, scettico e a tratti agnostico che mi ritrovo a credere agli oroscopi, a strutturare le coincidenze, a guardarae oltre la casualità. Il fato... meravigliosamente e maledettamente ilfato.

Giornate strane queste; giornate fatte di 40 gradi all'ombra e pensieri soffocanti piu' del caldo. Giorni di confusione ed odio, passioni mal celate e rifiuti celati benissimo. Periodi di merda; di quella merda che ti tiri addosso contemplandone la puzza.

Periodi in cui per tutto il giorno ti risuona un motivetto che fa: "Ci cu le mani soi l'ecchi se caccia tocca cu se la pighia cu pacienza". Penso a mia madre, alla sua infinita saggezza, mentre con voce intonata ed un sorriso abbozzato ma grande come il cielo mi canta questa canzoncina. Chi con le sue mani si cava gli occhi non puo' che prendersela con pazienza.

Quanto aveva ragione la mia mammina. Mi cavo gli occhi e guardo la pazienza a tu per tu! Ma te... pazienza... te ed io.... che cazzo c'abbiamo da spartire!?!

Allora apro il giornale e leggo l'oroscopo; per la seconda volta in due giorni. Sarà la quarta volta in tutta la mia vita. Ma è un periodo strano questo... un periodo in cui tutto trova una sua fottutissima logica, una posizione. In una consecutio tempore fatta di valanghe di sensazioni leggo:

Toro (20 aprile - 20 maggio)
Voglio fare un brindisi ai miei insegnanti delle superiori. Forse non li stimavo molto quando eravamo costretti a passare insieme sette ore al giorno per 180 giorni all'anno: passavo da momenti di grande noia ad altri di grande fastidio mentre loro si ostinavano a insegnarmi le cose. Oggi, invece, scoppio di gratitudine: sono molto contento della mia padronanza della lingua inglese, di saper usare quella poca matematica che richiede la mia professione e di avere un'immagine chiara della geografia del pianeta. Quei maestri mi hanno istruito bene e non posso che ammirare i loro instancabili sforzi. Segui il mio esempio, Toro. Prova un'ondata di gratitudine per tutti quelli che in passato ti hanno aiutato e ti hanno insegnato qualcosa (anche involontariamente) e che tu non hai mai apprezzato a sufficienza.


Mi risuona il motivetto: ci cu le manu soi l'ecchi se caccia tocca cu se la pigghia cu pacienza.
Ma te... pazienza... te ed io.... che cazzo c'abbiamo da spartire!?!

ilpazzo@fato!?

Wednesday, July 18, 2007

La I. Responsabilità

Irresponsabile. Presuntuosamente superficiale e strafottente. Poche ore all'esame ed eccomi qui davanti al pc con la testa persa tra mille congetture e seghe mentali.

Il sorriso che mi accompagnava prima di andare a letto è ancora stampato su questa mia fallica faccia. Apro svogliatamente gli appunti; pervaso da un malcelato ed ingiustificato senso di superiorità sogno di farla franca. Anche stavolta. Sedermi sul banco, leggere la traccia e spremere da questo cervelletto un 18. Ma anche un 17, un calcioinculo ed un biglietto per il mio adorato Salento.

Le 12:00 AM. Colazione e pranzo non trovano una loro dimensione definita. Sapore di marmellata e sugo, birrozza e caffelatte. Svogliatezza a livelli esagerati; mi rimetterei nel letto pur di non dover affrontare la traversata in autobus verso il campus. E poi l'esame, gli ingegneri.... il ritorno con la coda tra le gambe ed il lavoro questa sera.

Forse meglio essere positivi ed ottimisti.
D'altra parte oggi è un bel giorno. La ruota gira finalmente verso dove volevo girasse. Il problema è che nn sono piu' io a farne l'andatura.

ilpazzo@testatralenuvole

Thursday, July 12, 2007

Maledettamente cosinusoidi

Ritorno indietro nel tempo. Luglio 2006. Un anno fa.

Spiagge assolate, feste ed eramus all'apice. Valencia coi suoi odori, la sua movida e le sue stranezze.

Alzo la testa e mi guardo attorno. Parma. L'afa ad accompagnare la routine di studio e lavoro.

Voglio andare via. Ho bisogno di una vacanza.

Cosinusoidi neurali a tangenza infinita. Come dire: stress.

ilpazzo@perchènonseiqui!?

Saturday, July 07, 2007

Ed è sempre di Sabato...

L'orologio segna le 14:00. Le due pomeridiane, mentre la mia testa rotola ancora rintronata sul cuscino. Divagazioni mentali, sogni e frustrazioni prima di prendere coraggio e scaraventare questo già stanco corpo giù dal letto.

Apro le finestre quasi a flagellarmi. Sole come se fosse Luglio.

E' Luglio. Il caldo è spaventoso e beffardo. Infilo l'antibiotico in bocca e do un sorso d'acqua amara. La città è deserta e, per una volta, fastidiosamente silenziosa.

Stanco di questi Sabati al profumo di Domenica mi infilo curvo e torvo in cucina. Un aborto di colazione, mille imprecazioni e poi davanti a questo miserabile PC.

Cerco la forza di studiare ma la mia testa, da sempre ingrippata, viaggia fuori fase e sotto giri.

Dannazione dei disequilibrati. E per la notazione disequilibrato devo necessariamente ringraziare Chiara. Per quanto la sua scarsa propensione alla tecnologia la terrà sicuro molto lontana dal leggere queste righe, un ringraziamento è dovuto. Vuoi per la chiarezza con cui ha dipinto uno stato profondo del mio (ed ancor piu' del suo) io, vuoi per il sorriso che mi ha dipinto sul volto in un venerdì sera di via crucis parmigiane.

Il risceglio, tragico e drammatico, mi riporta coi piedi per terra. Il sorriso si è trasformato in una smorfia di insofferenza mal celata e la voglia di raccontare e ridere in un istinto di blindare su questo abbandonato blog paranoie classiche di una sabato senza mare. E senza piscina. E senza un cazzo di niente da poter fare.

Sono in bestia. Perchè, sebbene la ruota giri nel senso giusto, continua a rotolare verso mete di cui, sinceramente, non me ne sbatte un amato cazzo.

ilpazzo@ilsabato

Saturday, June 23, 2007

Reset...

Sabato mattina. Di quelle calde ed afose mattinate che solo un finale di Giugno come quello di quest'anno mi poteva regalare. Maledico i primi raggi di sole che filtrano dalla finestra e quel subnormale del mio coinquilino napoletano (mannaggia a me e quando me lo sono preso a casa... pezzo di cane!) per avermi fatto perdere il sonno.

Sveglia alle 13:30... occhi gonfi e palle girate. Forse anche gonfie. Ma la misoginia che mi ha sorpreso quest'oggi mi lascia completamente indifferente davanti a questo particolare. Scivolo lento in cucina; tempo di sciacquarmi la faccia in una tazzina di caffè e sono davanti al pc a leggere le notizie di questo ennesimo Sabato al sapor cotonato di domenica. Politica, scioperi e contestazioni. La solita merda, niente che riesca a sorprendermi.

Apprendo che, chiunque, nel Salento è al mare. A me invece tocca aprire i libri ed iniziare quel difficoltoso processo chiamato "di avvicinamento all'esame". Pranzo pomeridiano ed ancora libri. Decido di spezzare il pomeriggio ed uscire a prendere una boccata d'aria, un caffè con Mele e Gerard e degli appunti dal buon Magnotta.

Constato che Parma è, a buona ragione, la città dalle donne piu' belle al mondo. Questo particolare riesce ad accrescere ancor di piu' il mio grado di misoginia ed a lasciare inalterato il mio profondo senso di odio e fastidio verso tutto e tutti. Mi trascino verso casa e non mi faccio risollevare il morale neanche dagli splendidi incontri sul ponte di mezzo: occhiali da sole, vento a spettinare i capelli. Bellezza di quelle impressionanti. Di fronte la più completa impasibilità, inespressività e mancanza di entusiasmo. La mia.

Giornata no. Da schiaffo morale.

Mi siedo davanti a questo pc sudante e caldo. Anche lui.
Decido di stendere giù queste due righe stonate di questo Giugno profumato.
Sperando che la serata decida di giocarsi un buon jolly,
vi saluto,
ilpazo@misoginia/misantropia

Sunday, June 17, 2007

A/R andata e ritorno

9/6/2007
Verso Lecce

Fuori dal finestrino di questo treno in corsa il panorama dice solo ulivi e lecci, viti e purbacchia. Il sole di questo quasi scontatamente perfetto tramonto mi taglia gli occhi; mi tocca socchiudere le palpebre per vedere la terra rossa ed il susseguirsi di muretti a secco. Nè un monte nè un colle.... quella pianeggiante distesa infinità detta Salento. Ulivi, viti e muretti a secco; in questa terra rossa come il vino, come il sangue e come la passione.

La puglia, lingua stesa arsa al mare, smette di essere puglia e si profuma di salento. Manca mezz'ora alla fine di questo viaggio infinito che mi restituisce alla mia terra e restituisce, ancora una volta, lei a me. Le mie profonde radici, tubero di un legame che mi si rivela sempre piu' indissolubile.

Natura agreste e genuini sapori visivi. Dal finestrino il panorama scorre sempre meravigliosamente uguale a se stesso. Mi riscopro affascinato ed incapace. L'incapacità di descrivere con semplici parole quello che da sempre è il mio, la mia culla, la mia itaca.

La voce gracchia: "Tra pochi minuti saremo in arrivo nella stazione di Lecce". Impeccabile, non un minuto di ritardo. Mi sento teso e nervoso. Sono rigido ed impaurito... quasi fosse un appuntamento il mio.

Annuso l'aria a fantastico un po': salsedine e mucillagine, profumi e sapori forse d'Africa. Il sole ormai al di là dell'orizzonte allunga solo i suoi deboli raggi. Cerco, ancora una volta invano, le parole giuste per descrivere l'emozione, l'ennesima, del ritorno in questa terra. Rabbia e frustrazione. Vorrei essere scrittore... ma nn è il mio. No, non lo è!

Accartoccio il foglio mentre lo stomaco mi ribolle di ira. Non posso scrivere cio' che non sono capace di esprimere a parole. Ma alzato lo sguardo scopro che il treno ha lentamente fatto il suo ingresso nella zona della stazione: rivedo la fabbrica di legnami di Arsieni, i campetti dell'Idria, li scalini dove passavo i miei pomeriggi. Il ponte di monteroni, la mia scuola media "ex Clinica De Frankis". E poi le poste centrali, il dopolavoro ferroviario. Infine la stazione con don Panta ed i suoi capelli spettinatissimi ad aspettarmi.

Riprendo il foglio con queste parole scirtte forse senza nessuna logica e senso. Forse, chi non è mai stato nel Salento, troverà illogico questo attaccamento morboso alla propria terra d'origine. Ma ogni cosa ha un suo perchè... ed il perchè di questo amore smisurato è da trovare qui, in questo meraviglioso angolo di paradiso profumato d'inferno.

Metto il foglio in tasca e guardo don Panta fisso mentre si riempe di orgoglio per il suo striu diventato uomo. Come ogni volta che ci riabbracciamo ha gli occhi lucidi. Non riesce a nasconderlo e probabilmente non lo vuole neanche. Lo bacio sulla fronte e ci stringiamo forte l'un l'altro mentre andiamo verso la macchina.

Per una settimana sarà casa e coccole,
nipotini ed amici. Sagre e mare.
Per una settimana sarà Salento.

ilpazzo@paradise

Wednesday, June 06, 2007

A volte ritornano: il giallo dell'insonnia

Insonnia. Eppure non si direbbe che le mie giornate siano proprio leggerine. Torno a casa sfatto, dopo aver affrontato ostacoli ed aver effettuato mille peripezie, eppure.. . eppure il sonno proprio non ne vuole sapere di venire. Orfeo se n'è andato in vacanza. Se ne andasse affanculo!

Ore 1 AM. La notte si prevede giovane. Ho deciso di rendermi produttivo da un po' di giorni a questa parte; basta perdere tempo guardando il soffitto o cazzeggiando su internet. Oggi mi sono intrippato il cervello con uno script in matlab che potrebbe ritornare utile per un esame. E, parallelamente, ho iniziato a scrivere. Si, a scrivere.

A scrivere!? Siiiiiiii
A scrivere.

Ho deciso che, prima o poi, dovevo pur iniziare; provare a mettere giù qualcosa. Per riuscire a vedere se son capace, se non a scrivere qualcosa di apprezzabile, se non altro a mantenere una coerenza narrativa che (purtroppo) non sono mai riuscito a trovare. Sarà perché io, una persona coerente, non la sono mai stata....

Soddisfazioni. Non per il racconto ma per la routine matlab... ma son sempre soddisfazioni.

Comunque...
soddisfazioni rimangono!

Ora ritorno a cimentarmi con la favoletta... dovrebbe essere un racconto ma sembra scritta da un appassionato di Fedro! Bha... chi vivrà vedrà!

buonanotte d'insonnia a tutti,
ilpazzo@sabatosonoaLecce

function [ ] = fitting(x,y)

%la x è il vettore delle ordinate misurate (riga)
%la y è il vettore delle ascisse misurate (riga)
%la S grande davanti ad una varaiabile ne indica la somma

n=length (x);
uni=ones(n,1); %crea un vettore colonna di n elementi
Sx2=x*x'; %somma degli xi^2
Sxy=x*y'; %somma di xi*yi
Sy=y*uni; %somma degli yi
Sx=x*uni; %somma delgi yi

delta=n*Sx2 - (Sx)^2; %delta (vedi formula)

a=(Sx2*Sy - (Sx*Sxy))/delta;
b=(n*Sxy-Sx*Sy)/delta;

scarto=y-(b*x+a); %calcola lo scarto tra i valori e l'approssimazione
Sscarto2=scarto*scarto'; %e ne fa la somma dei quadrati

dy2=(1/(n-2))*(Sscarto2);
da=sqrt((dy2/delta)*Sx2);
db=sqrt(n*dy2/delta);

yfit=b*x+a;

disp 'Con i punti presi a disposizione si sono trovati i seguenti valori: \n'
n

a
da

b
db

plot (x,y,x, yfit,'r');

%giusto per dar pace all'insonnia... coefficiente di correlazione
xbarra=Sx/n; %media delle x
ybarra=Sy/n; %media delle y
x_xbarra=x-xbarra; %vettore xi-xbarra
y_ybarra=y-ybarra; %vettore yi-ybarra
Sx_xbarra2=x_xbarra*x_xbarra'; %somma degli (xi-xbarra)^2
Sy_ybarra2=y_ybarra*y_ybarra'; %somma degli (yi-ybarra)^2
numeratore=x_xbarra*y_ybarra'; %somma degli (xi-xbarra)*(yi-ybarra)

correlazione=numeratore/sqrt(Sx_xbarra2*Sy_ybarra2)

Thursday, May 31, 2007

Metereopatia batte ilpazzo 2-0

Cambia il tempo. E cala la mia voglia di fare. Si avvicina l'esame ma quest'aria di pioggia mi catapulta mille kilometri lontano da questa stanza, da questi libri. Ennesima giornata sottotono. Leggo formule che scivolano via troppo velocemente per afferrarle.

Dovrei essere preoccupato ma forse mi manca anche la voglia di farmi paranoie. Oggi la sveglia puntata alle 9 sembrava quasi mi prendesse in giro. Metto i piedi giù dal letto che ormai è quasi l'una. Occhi gonfi dal troppo sonno e nevrastenia a palla. Ancora nn ho aperto la finestra che già so che giornata di merda si nasconde dietro le mie tende.

Pioggia e nuvole.

Ed intanto sogno il Salento, casuccia mia. Vorrei abbracciare donna Terry, dirle quanto mi manca, quanto mi manca Panta e tutta la combriccola Greco. Sogno megapranzi familiari e giornate steso in riva al mare. Sogno ganja e mieru.

Ieri sera mi ha chiamato Lurdovico mio. E' stato bello sentirlo sereno e rilassato. In sottofondo la voce della Stormaflex e di kekkuzzo mio. Chiacchericcio da centro sotrico e caffè letterario.

Riprovo a mettere la testa sui libri. Coniati di vomito per me. Msn squilla e trilla. Mi violento e nn rispondo. La musica a cullare il mio esagerato lamento. Avrei bisogno di una vacanza. Ora!

Opto per il secondo caffè e la doccia fredda. Quasi volessi congelare questa "maleciana" che mi si è piantata addosso. Colpo di reni mentali ed abbandono la lignea postazione. Spalanco la finestra e mi sciacquo il cervello con aria fresca. Sono pronto. Sono pronto!? No. Non sono pronto; ma è in momenti come questi che bisogna spremere i coglioni e fruirne il succo.

Vi abbandono.
Ilpazzo@maledettametereopatiadimerda

Saturday, May 26, 2007

Necessitando deframmentazioni

Sabato sera. Giovani ore di una notte che, nella routine dell'esagerazione etilica, mi catapulterà direttamente fino alle prime ore di domani. Nel silenzio della mia stanza sprofondo sulla sedia. Bestemmio e sprofondo sulla sedia. Il caro programma di simulazione sputacchia fuori errori sempre nuovi e dalle descrizione sempre piu' criptiche. Dannazione dei mille progetti che avrei già dovuto consegnare e che ho lasciato accavallare con personalissimo ritardo.

Mi convinco di essere un testa di cazzo. E me ne compiaccio. Accendo la radio; raggae per me. L'aria profuma ancora di pioggia. Il fresco delle due gocce cadute ha lasciato già il posto al solito caldo di sempre... ora forse un po' piu' umido.

Odio viscerale verso il mio adorato pc. Io e lui. Luci spente e cellulare placidamente silenzioso. Odio anche lui... e la sua fottutissima suoneria che non vuole manifestarsi e rompere le note così stranamente tristi e jamaicane. Non mi caga nessuno. Dovrei esserne felicissimo; inchiodare il mio culo alla sedia e finire questo demonio di progetto. Ma il raggae il demonio me lo sta mettendo dentro. Voglia di spiagge e salento, de strie e mieru. Voglia. Semplicemente. Perchè la voglia nn sempre ha un target. Purtroppo. E questa voglia, pregna di insoddisfazione ed ormoni, di misantropia e senso di solitudine, è la peggiore che ti possa cadere addosso.

Sabato sera. Pc bollente ed impallato. Occhi gonfi e postura da ingegnere sfigato. Incazzatura cosmica. E compiacimento stratosferico. In fondo questa è, o no, la tomba dei sensi di colpa!? Che volete di piu' da me? la crocefissione non è il mio.

Col fare tipico da 15enne riapro per la centesima volta lo sportellino del cellulare. Magari mi ha chiamato qualcuno e nn me ne sono accorto. Non sapessi per certo che nn è così, direi che sto aspettando una chiamata che non vuole arrivare. Forse semplicemente ne aspetto tante. Ma non arriveranno... nn finchè continuero' ad aspettarle. Murphy insegna.

Sabato sera. Affetto dalla sindrome dell'adorabile figlio di puttana insoddisfatto. Incapace di avere cio' che cerco veramente, mi limito a cercare cose che avro' per poco. E sogno con quelle. Mi rendo conto che alcuni pensieri mi pongono nervoso da solo. Dovrei pensare meno. Rettifico: dovrei pensare di piu' prima di fare le cose. Il farlo dopo perde il senso ed aumenta solo l'incazzatura.

Aspetto davanti a msn la risposta del mio salvatore: Saruccia illuminami tu! Dimmi come diamine far girare sto maledettissimo sistema CDMA.

Delirio. Voglia di scivolare sotto la doccia.

Sara tarda a rispondere.
Sara nn risponde.
Sara.

Sarà che ormai sono al fondo.
Delirio. Voglia di una doccia. Alzo il volume al massimo.
Il cellulare nn suona. Il citofono, purtroppo, nn ha suonato e non suonerà.

Stacco. Alla fine è Sabato anche per chi vuole vincere i sensi di colpa a tutti i costi.
Alla prossima.
ilpazzo@odio.
Anche di Sabato.

Saturday, May 19, 2007

Chiuso fuori dal mio blog

Tagliato fuori. Totalmente escluso dal mio blog. Un cambio di prassi e di organizzazione; una cattiva informazione... ed eccomi sparito dalla scena per quasi un mese. Alla base una formalità di blogger.com che ha deciso che per loggarsi nn era piu' sufficiente il nome e la password ma ci fosse bisogno di un indirizzo mail o qualcosa del genere... morale della favola: mi hanno affidato una password che non conoscevo e che nn sapevo dove trovare.

Ma alla fine ne sono saltato fuori. Ed ho un mare di cose da raccontarvi. Da cosa iniziare!?

Direi da Madrid. Direi, meravigliosamente e abboccapertamente (licenza poetica regolarmente depositata all'ufficio scrittori italiani), Madrid! Cinque (mai così) velocissimi giorni nella capitale Spagnola. Abbastanza per farmi innamorare perdutamente di questa città.


In compagnia di Paz sono riuscito, in un lasso brevissimo di tempo, a sentirmi totalemente padrone dei vicoli e dei borghi, delle piazze e dei cortili, a sentirmi madrilenyo al 100%.


E poi... il ritorno a Parma. Le elezioni universitarie.
Elezioni. E che elezioni!! Con Roberto Mele (fijo e Selen) sempre piu' politico e meno essere umano, che spadroneggia e diventa senatore universitario! un eroe, il primo ad incarnare 17 ideologie politiche che vanno dal fanatismo di stampo marxista alla xénofòbia filo-nazista, bagnata da un background educativo partorito da Don Giussani e rettificato da Bossi. Il demagogo dell'udu, il primo politico nato per fare il mafioso e finito per fare il PR. Il giusto compromesso tra l'immoralità ed il senso della giustizia. (robè... sto scherzando... nn ti incazzare!)

Io da parte mia, fuggito in terra iberica in piena campagna elettorale, non sono riuscito nell'impresa di entrare in consiglio di facoltà; per me solo la carica di consigliere di corso di laurea e di uomo piu' odiato e mal visto del corso di ingegneria dell'informazione. Perchè essere un ingegnere atipico ha i suoi pro ed i suoi contro. I pro sono, naturalmente, tanti; e basta passare una giornata nella mia facolà per rendersene conto. Pero' lo scotto da pagare è, non tanto una bassa popolarità, quanto un senso di non appartenenza e di relativo odio viscerale. In pratica: mi conoscono tutti e sto sul cazzo a molti. Ma va bene così. Alla fine nn si puo' volere la moglie piena e la botte ubriaca (o viceversa).

Ieri sera, Venerdì, ho festeggiato il mio compleanno (che è stato il 10). Un botellon al vecchio stile con un po' di gente piovuta da tutte le parti (a tal proposito ringrazio il buon Paolino venuto da Varese ed il Marinosky da Piacenza). Vaghi ricordi e notte finita nel delirio etilico (PS: grande Caputo!).


E che piu'?! Niente. Oggi Sabato cazzeggiativo. Con relativo Aperitivo ed un concerto in programma per la serata. Con il buon Mele abbiamo preso un po' di sole al Parco ed abbiamo poi assistito ad una rissa messa su da alcuni stranieri accompagnata da lancio di biciclette (di biciclette!?!?!?!?!) e di bottiglie di birra! La polizia parmigiana è intervenuta dopo mezz'ora (ed erano la, cazzo!, a 20 metri) e senza prendere provvedimento alcuno. Perchè... se io tiro due calci al pallone, lancio un friesbe o suono la chitarra mi devi rompere i coglioni. Se due pusher magrebini strafatti di coca si prendono a biciclettate (ci credete... a BICICLETTATE!!!!!) tu vieni col fare da Chips e non c'hai manco le palle per chiedere i documenti. Poi si lamentassero che la città sta cadendo nella mani di gente di merda!!! Ci credo: sapete rovinare le serata solo alle persone che vanno in giro per divertirsi. Bha... mistero delle amministrazioni comunali!

Comunque... sclero a parte, la settimana è andata di fuoco. Ora, atterrando graduelmente sul pianeta terra, si mettono da parte cappellini, fischietti e stelle filanti e si riprendono in mano i libri. Perchè mi aspettano due mesi difficili. Perchè la montagna ha chiamato Maometto e gli ha detto se si incontrano a metà strada che si è fermata al benzinaio a farsi controllare la pressione delle gomme. Perchè in questo paese o c'hai il macchinone o tanto ti fanno la multa appena sgarri. Perchè... perchè tanto nn sono molto bravo a trovare dei perchè.

Sarà perchè vi amo.
Un bacio,
ilpazzo!

Tuesday, May 01, 2007

PrimOmaggio. Alla noia

Stress: sintomi.

-Aridità mentale;
-incapacità di formulare una frase di senso compiuto;
-stanchezza cronica;
-noia fissa;
-poca inclinazione ai rapporti sociali;
-misoginia;

E' il primo Maggio. Io, naturalmente, sono a casa a studiare.

No party for me...

ilpazzo@scoglionamentoacuto

Thursday, April 19, 2007

Analisi D nn fa per me

E che presto possa venire a mancare chi, con ardore e passione, ingegna delle prove di esame da sciacallo da bocciature.

Macabramente,

ilpazzo

Saturday, April 14, 2007

Questione di ormoni

Quella degli ormoni è la normale conseguenza di un processo naturale che, nel suo stesso presentarsi, trascina a corredo tutta quella che è la teoria evolutiva.

A primavera s'ha da scopà... e nn lo dico io che so un minchia qlsiasi. Lo dice Darwin...

Ci stanno gli ormoni nell'aria? Ben venga il rincoglionimento e l'ingrifamento. Evviva la natura e tutte le signorine sminigonnate che ci fanno perdere la testa.

Anche all'uomo di Neanderthal gli veniva duro nella caverne quando arrivava la primavera. L'ormone gli entrava nelle narici, lo stordiva di santa ragione ed impazziva. Si ingrifafa ed andava dalla sua neanderthalina... e nn è che la invitava ad uscire o ad andare al cinema come ora. Non è che le fischiava o le guardava le sminigonnate cosce (anche perchè le neanderthaline dovevano essere ben pelose....). Semplicemente la prendeva, la impecorava e... fifi fifi!!

Ed eccoci qua. La catena evolutiva segue. L'uomo fatto fu per spargere seme. La donna fatta fu per trovare l'uomo che meglio garantisca la continuazione della specie.

Darwin dixit, ipse docet.

E nn un coglionello qualunque...


Benvenga la primavera,
benvenga l'ormone.

Sacrosantemente,
ilpazzo@ExplosionOrmonal!

Wednesday, April 11, 2007

Prove di Primavera

Ed eccomi ritornare nelle pagine del mio blog.
Mi piacerebbe farlo in grande stile e con grandi parole. Mi piacerebbe proporvi le mie sempre poco asettiche e tanto colorite visioni ed interpretazioni di ciò che mi sta intorno.
Ma questo nn è un gran periodo per la mia vena di scrittore. Per niente.

E' per questo che ho abbondonato l'internettiana scena e mi sono ritirato. Per incompetenza ed incapacità d'espressione.

In questo lungo periodo di assenza ho fatto cio' che una persona come me nn dovrebbe mai fare: fermarsi a riflettere piu' del dovuto. La vacanza in Spagna, palliativo agli stress da universitario insuccesso, mi ha dato modo di capire che, forse, c'è piu' spazio al di la dei confini nazionali che qui. Ed allora, spinto anche dall'ondata di mal celato rimprovero dei miei, eccomi pronto a prendere la penna/zappa in mano e darci dentro con libri e studio. Devo finire questa merda di università!

Risultati?! E' esattamente come essere inseguiti da un canelupo assetato di sangue ed avere le gambe impantanate nelle sabbie mobili. Ti sforzi, ti dimeni, cerchi di uscirne fuori. L'unico risultato è che continui ad andare giù. E vado giu'!

La vedo nera quando il cielo è sereno. E, quando sono veramente nella merda, il mio istinto salva-stress va in protezione e mi mette i sensi di responsabilità fuori posto. Vivo in sfasamento con la mia stessa vita. E che colpa c'ho io!?

Non sono ancora riuscito a metabolizzare la botta di insuccessi di febbraio. Ed eccomi a dover affrontare un'altra battaglia. In bocca il sapore della rivincita... ma nel culo...

E' forte ancora la paura di scivolare piu' giù, di arrivare al temutissimo stallo. Allora mi riempo di buoni propositi ed ottime motivazioni. Sono un genio alla ora di decidere i premi da regalarmi in caso di successo ed altrettanto bravo a riscuoterli. Ma sono una frana quando si parla di guadagnarmeli realmente.

A maggio, se tutto va bene si va a festeggiare il mio compleanno a Madrid. E st'Estate, progetto "5Esami" permettendo, spero di trovare un bel lavoretto a Javea (a sud di Valencia) e trascorrere tutto Agosto nella tanto amata Spagna.

Ma adesso è l'ora dei sacrifici. E' ora di prendere foglio e penna e darci veramente dentro.

Ma coi tempi che corrono,
e con la primavera che incalza...
vaglielo a spiegare alla mia testolina che deve rimanere concentrata sui libri.

Vediamo un po' che si riesce a fare.
Un bacio,
ilpazzo Vs. SeStesso

Thursday, March 22, 2007

Volver

Volver. Tornare.
Rimettere piede in quella terra che, per un anno e piu', è stata la mia casa ed il mio paese dei balocchi, specchio dei miei interessi e patria di adorabili pifferai magici. Un incanto.

Chiudere gli occhi, apripre i polmoni e respirare a pieno gusto area di casa. Otto giorni per (ri)scoprire come facile sia l'incastro con la Spagna, come la sua magnetica attrazione mi faccia
gravitare, tra sogni e speranze, intorno a Valencia.

Nel momento di trovare le parole...
nn ne riesco a tirare fuori neanche una.
Ma va bene così. D'altra parte so che a voi, miei adoratissimi e svogliati lettori, le foto nn dispiacciono per niente.






Ehhhhhh

Ojalà pudiera quedarme alli!
ilpazzo@masValenciàQueNunca

Tuesday, March 06, 2007

Il mio amico Luca

Ci sono, nella vita di tutti, persone o meglio personaggi di quelli speciali. Di quelli che vorresti tenere accanto per sempre. La vita ti dona la fortuna di conoscerli e di condividere con loro momenti belli e meno belli e di trovare in loro il tuo perfetto complemento. Poi, un giorno, decide che la tua strada deve separarsi dalla loro.

E così quello che ti rimane è una spalla lontana. Qualcuno che abita il tuo cuore e su cui puoi contare sempre e comunque. Con cui, pero', nn puoi condividere il tuo quotidiano, il tuo crescere. Questo post vuole essere, al contempo, un abbraccio virtuale ed amorevole al mio amico Lucozzo ed un canto ai commiati, alle tristi separazioni che bisogna affrontare.

E' iniziato un (insolitamente) caldo secondo semestre. Le aule piene di gente nuova e meno nuova. Accanto a me, come da sei anni a questa parte, la mitica Vip. Ma, in mezzo a questi banchi verdi tutti uguali, in questi grigi e cementosi corridoi di ingegneria, manca il sole di Luca. E nn mi venite a dire che l'aggettivo cementoso nn esiste. Nella mia mente è la parola perfetta per descrivere i corridoi della mia facoltà. Come spettacolaroso è l'aggettivo perfetto per descrivere il Patacca. Anche se nn esiste.

Luca. Il mio alterego responsabile. La forza di volontà e l'ambizione fatta cuore. E carne. E quando dico ambizione dico la tensione ad essere cio' che si è. Non cio' che si spererebbe di essere. Su questo punto vorrei spendere diecimila parole. Ma nn sono capace di scrivere quello che penso. Vorrei essere scrittore. Maledizione!

Seduto davanti ad un pc; una canna tra le dita. Chiudo gli occhi e cammino per le strade di Granada. I vicoletti, le scale. Le salite affaticate verso il quartiere gitano. Una theteria, un negozio di borse. Una piazza ed in mezzo un cantastorie, alle spalle la Alhambra. Uno spagnolo narrato con accento vagamente italiano, una faccia dipinta e dei bambini che ridono.

E' così che immagino, in questo andaluso escursus mentale, il pomeriggio del mio amico. Carissimo e fidato. 3000 km lontano da qui.

Il coraggio e la forza. La delicatezza ed i sorrisi. La dolcissima autorità da cui ti faresti prendere per mano. L'ago della bilancia e la padronanza delle proprie capacità. Un avventuriero con cognizione di sorta: lasciare Parma e l'Emilia per lanciarsi in una avventura con la fiducia in se stesso e la sicurezza dei girovaghi.

Adesso so veramente poco. Bramo notizie di cui ha paura di chiedere. Non essere accanto a te, passo dopo passo, mi infuria. Sono geloso di chi ti sta vicino godendo del tuo essere così... tu. Vorrei sedermi in un bar, ordinare cacauetes y cerveza, e mettermi ad ascoltare una storia. Chissà se sei ancora il grande cantastorie di cui si parla tanto a Granada.

Vorrei passeggiare con te e raccontare. Non so cosa e forse nn sarebbe importante. Vorrei ascoltare ogni tuo racconto con ammiratissima attenzione. Charlar; di quello che sia: donne, asnari, buffolari... Vorrei bermi una birrozza in pilotta in compagnia del buon Mele (fijo e Selen) e ridere delle piu' banali cazzate.

Ti voglio bene Lucozzo mio.
In una straripante ondata di sentimentalismo,
ti abbraccio. Con le due braccia e le tre gambe.

Perchè sapere che, in giro per il mondo, ci sono persone spettacolarose come te mi da la forza di vivere alla grande.

Sperando di poterti abbracciare presto,
ti saluto. con la lingua.
tuo, ZioGuido.

PS: sta per arrivare l'ottavo cucciolo! OctoZio!

Sunday, March 04, 2007

Ritorno al pianeta pazzo

Dopo questo periodo di vita semi vissuta, di cartacea prigionia, finalmente ritorno al contingete. Al solito mondo, quello di tutti. Uscito da questo castello fatto di libri riprendo contatti con la realtà e con le sue allegre stranezze.

Passeggio all'aria di questa precocissima primavera. Lascio che il sole mi tolga lo stress di dosso e doni alla mia pella la serenità che sa di relax. Cammino per le vie di Parma. Guardo le vetrine dei negozi e sorrido al fatto che, in questi due mesi di parziale coscienza, il mondo ha deciso di rimanere uguale. Tutto sudato, correndo sul posto.

E' caduto un governo. E ne è arrivato uno tutto nuovo nuovo. Ehmm... non proprio nuovissimo. Diciamo... lo stesso governo di prima... pero' piu' rinfrescato. Anzi: lo stesso governo di prima ma...

Insomma. La stessa merda di prima. Ma con Follini.

Per strada le solite facce. Le solite figure ed i soliti posti. In televisione il sempreuguale esercito di famosini e famosissimi ultra centenari. Il festival di SanRemo lo conduce, come sempre, Baudo. Il mondo ha continuato a correre su se stesso. Quasi mi avesse aspettato.

Mi allegro del fatto che stiano per tornare di gran moda le superga. Dopo le AllStar (ma sono io l'unico essere al mondo a cui fanno cagare!?) ecco ritornare di moda le Superga. Le Superga!?!? Ma se me le fossi messe io, fino ad un mese fa, quanti di voi mi avrebbero preso per il culo!?! Ed ora, solo perchè sono nella vetrina del negozio di scarpe piu' pseudoTrandy di Parma, sono diventate di repente alla moda? Ma andate affanculo. Voi e le AllStar. Le Superga no. Perchè mi piacciono. Anche se nn mi va che debbano necessariamente costare 5 volte quanto costavano prima per ritornare in voga. Nn se lo meritano.

E dovete vedere le scarpe di plastica colorate coi buchi che (mi ha dato la soffiata la Nuzzo) stanno diventando di moda perchè le indossa uno dei prof di Amici di Maria De Filippi.

Si. Decisamente si. Il mondo è sempre quello di prima.

Tiro un sospiro di sollievo e mi tuffo a pie pari nel vortice della piacevolissima routine finesettimanale. Lavoro e serate passate tra due chiacchere in centro e "due" bicchierini di troppo.

Ah... una notizia tutta nuova pero' c'è. Ed è una notizia meravigliosa. Sto per diventare zio. Per l'ottava volta. Nn ci si crede ma è così: Sofia e Filippo stanno per avere un altro fratellino. Mattia, Francesco, Ester, Carola e Niccolò un nuovo cuginetto. Eh si. Sono proprio uno zio felice.

Adesso lascio che la domenica mi si splami addosso.
Passeggiata in centro tranquilla con tnto di gelato, film ed a letto presto. Mi aspetta una settimana ricca e tormentata da impegni. L'ultima prima del mio viaggio a Valencia. Mi si stampa un mega sorrisone sulla faccia; sono finalmente fuori dal tunnel.

Vado a dormire. Sereno.
Come nn lo ero da tanto.
Buona settimana a tutti,
un bacio.
ilpazzo@finalmenteRelax.it

Wednesday, February 28, 2007

Albe nuove

Apro gli occhi. L'orologio lampeggia, le 11:40. Scatto sul letto e penso: "sono nella merda". Faccio un rapido resoconto mentale e lascio che la nevrosi si espanda dal cervello verso tutto il corpo. Sono di nuovo elettrico, sveglio e pimpante. Poi pero' mi si schiariscono le idee e pian piano inizio a ripetere: "ogg nn ho da fare un cazzo. Oggi è Vacanza."

Oggi è veramente Vacanza. Vacanza co la V maiuscola. Vacanza di quelle che nn mi prendevo da due mesi. Oggi è la mia prima Domenica. Risprofondo la testa nel cuscino e ridacchio. Il mio corpo riperde forza e vitalità. Dopo due minuti sono già accoccolato a morfeo.

Riapro le finestre al mondo che è già ora di pranzo. Mi stiracchio come un gatto e rotolo nel letto come un cane. Emetto rumori da porcile e, con movenze di gibbone narcotizzato, mi trascino fino al pc. La mia stanza pare una stalla. La puzza è quella. Lo schifo anche. Forse oggi faro' pulizie.

Mi trascino fino al PC per scrivere che oggi, felicemente, per ilpazzo è una bellissima domenica di sole. Senza esserci sole. E senza essere domenica.

Oggi, semplicemente, ritorno ad intravedere la luce infondo al tunnel.
ilpazzo

PS: nuovo aggregato nella lista dei pazzi: il buon pietro.
Grande pietro! Bello il post sui Dico.

Tuesday, February 27, 2007

Ridi pagliaccio

Rido. Me la rido di gusto.

Le sveglie questa mattina suonano flosce. Non ho granchè voglia di alzarmi ma lo devo fare. Per rispetto verso quella parte di me che ha lottato in questi due mesi contro l'esaurimento nervoso cavalcante.

Arrivo in perfetto ritardo all'esame. Ma il prof riesce a fare meglio di me e tutto fila liscio. Seduto tra i banchi dell'aula, combattendo tra una rete magliate di code ed un attacco di coliche, riempo pian piano fogli e fogli di formule. Che forse ci stia azzeccando qualcosa?

A seguire correzione ed orale. Due in uno. Immediatamente spiattellati in faccia errori e strafalcioni. Il prof, con molta calma, mi fa delle domande random. Io, senza la benchè minima calma, spiattello risposte aleatorie. Il mio orale è un casino.

Signora... il ragazzo è intelligente... ma nn si impegna.

Mi sembra di sentire le parole dei miei insegnanti delle superiori davanti alla faccia arresa di mia madre. Respiro a fondo e grido: "noooooo! aspetti. Facciamo le cose con calma!" Il prof mi guarda e perplesso annuisce. Riga su riga ricostruisco un ragionamento avvitato su quelle poche cose che so.

"Per me va bene così...". Le parole di quest'uomo seduto di fronte a me risuonano come "la messa è finita. andate in pace". La mezz'ora piu' lunga degli ultimi anni è finita. Vedo la penna del prof scivolare sul foglio. Chiudo gli occhi... nn voglio vedere il voto che scriverà.

Quando li riapro e leggo quel numeretto cerchiato scritto all'angolo del foglio mi si blocca il respiro in gola. Richiudo gli occhi e li riapro piu' volte. Nn sbaglio: è un 27. Un meraviglioso e ghirigorico 27.

Firmo il verbale che la mano mi trema ancora.
ilpazzo è tornato a purgare.

ilpazzo adesso manda tutti affanculo.
Ohhhhh yehaaaaaaaaa

Monday, February 26, 2007

Preso per mano

Ore 9:30 AM. Le sveglie suonano con la grinta di un pollaio polifonico. Apro gli occhietti ed esco dal mondo dei sogni. Metto i piedi a terra ed eccomi nel mondo degli incubi. Guardo le pareti tappezzate di fogli: formule e controformule, dimostrazioni, ipotesi e teoremi. Carta da parati da ingegnere sul bordo di un attacco di nervi.

Sospirone. Siamo in ballo e balliamo. Tempo di fare l'appello delle sfighe che subito ne spuntano fuori due altre: bocciato in geometrai con 16 (!!) ed orale di analisi D spostato a Venerdì. Resoconto: domani ho un esame di cui mi manca all'incirca la metà del programma, alla sera lavoro. Giovedì tutto il giorno in teatro. Solo il mercoledì per preparare l'esame piu' pesante del mondo.

Ma va bene così. Me la rido e decido di affrontare un problema alla volta. Vado in cucina e mi affoggo con caffelatte e nutella. Doccia fredda. Testa poggiata sulla parete mentre l'acqua cancella tutti i pensieri e le angosce. Fuori dalla doccia riprende il tormento. Davanti ad un libro che mi guarda come per dire: "sei fottuto, coglione!"

Fottiti tu, pezzo di merda.
Testa sulle spalle e si viaggia. Non mi arrendo.

Inizia a squillare il cell. Arrivano chiamate, msg e commenti sul blog. I miei amici fanno il tifo per me. Mi schiaffeggiano psicologicamente. Mi esortano ad alzare la testa. Forse è vero... smettere di combattere nn è mai stato il mio! Ma lasciatemi il sacrosanto diritto di lamentarmi e di sentirmi il piu' sfigato del paese.

Lo so... in questo periodo le cose nn girano niente male. E, a parte questo "piccolo" periodo di merda, il tasto università è sempre stato uno dei miei fiori all'cchiello, impuntato sulla produttivissima politica dei massimi risultati col minimo sforzo.

Ma... questa fottutissima rabbia che mi morde lo stomaco e mi inacidisce le viscere... questa maledetta frustrazione... questa voglia di... di spaccare il mondo. Provo a focalizzarla, a dirigerla unidirezionalmente su questo maledetto libro. Ma nn è cosa. Nn c'è niente da fare.

Qui nn si parla di combattere o di giocare al rischio tutto. Qui si parla di banale contingente, di bassissima e cruda realtà. Questi due mesi sono andati una merda... e ne ho spremuto di succo! L'idea di dover dare ancora di piu' mi fa paura. Mi toglie il fiato.

Nn scherzo quando dico che si va ben oltre ogni livello di sopportazione e di stress.

Cmq...
Ho scritto questo post per ringraziarvi e sono finito per sfogare ancora una volta la mia ira. Permettetemelo. E scusatemi.
Ed in ogni caso il blog è mio e ci faccio quello che voglio.

No, seriamente.
Volevo ringraziare la titti mia (che farei senza di te?!),
la marianna (ah... ma sei la ex coinqui di titti? perchè in quel caso mi sa che ci siamo conosciuti moooooooooooolto prima) e l'anonima dei commenti sempre molto belli ed adorabili (che se firmati mi renderebbero ancora piu' felice).
Volevo ringraziare tutti quelli che accendono il pc e, dopo aver scaricato del materiale pornografico, pensano: vediamo un po' che combina quello stronzo del pazzo.

Un ultimo grazie (oggi mi avete fatto proprio commuovere) a quelli che si ostinano a dire che scrivo bene. Grazie, grazie ed ancora grazie. Ma... per favore... mo' basta!!!! Che coi tempi che corrono manca solo che mi ci convinco anche io e finisca per abbandonare questa facoltà del cazzo per cominciare a scrivere sul serio. che poi... di serio nella vita mia nn o mai combinato un cazzo.

E così sia. Amen.

ilpazzo@senza voi sarei uno stronzo.it

Sunday, February 25, 2007

Umore sotto terra

Non ci credo ancora. La testa stretta tra le mani; gli occhi rossi. Dalla rabbia e dalla voglia di piangere. Davanti a questa fottuta pagina internet che mi ha fatto penare per una settimana. Cita: risultati appello di analisi D (15/2/07).

Scorro veloce tra i numeri di matricola cercando il mio. Una settimana passata ad aspettare che fossero pronti. Ed eccoli spuntare alle 5 di pomeriggio di una Domenica del cazzo. Scorro e scorro leggendo i numeri di matricola tra una infinità di insufficienze e di ammessi all'orale con riserva.

178761. Respiro e sposto lo sguardo verso destra. Verso il mio voto. Leggo e rileggo. Non mi sbaglio affatto. E' un misero 19 di merda. Uno di quei 19 che anni fa avrei rifiutato con arroganza e presunzione ma che oggi mi starebbe bene; benissimo.

Penso e ripenso a cosa dovro' inventarmi per passare l'orale. Ma nn ho ancora letto che l'orale è domani. Alle 10 di mattina. Tempo di riprendermi da questo stato di agitazione e saranno già le 10... sarà già tempo di fare l'orale.

Impossibile. Infattibile.

Ufff... riprendo fiato. Conto sino a 10. Bestemmio come nn dovrei, come nn vorrei. Ma bestemmio così coloritamente da mettermi in imbarazzo. Un 19. E 17 ore per preparare un orale. Ed in tutto cio' un altro esame, quello di dopodomani, di cui nn riesco a trovare un benchè minimo filo di senso logico. Confusione.

Mi arrendo. Mi lascio cadere sulla sedia e respiro a fondo. Provo quel senso di frustrazione e tristezza che ti fa credere di essere il protagonista di un film strappalacrime. Regali due lacrime ai telespettaori e ti rendi conto di aver buttato nel cesso 6 mesi di studio e di impegno. I 6 mesi di studio e di impegno piu' serio della tua vita. Il 99% nn è bastato. Penso: cosa vorranno di piu' da me? Nn c'è logica nella domanda. Ce ne sarà nella risposta. Ma nn ho forza per combattere.

Scrivo. Non mi riuscirà bene ma, a quanto pare, mi riesce meglio di studiare quello che studio. Scrivo per sfogare questa frustrazione da coito interrotto. Questo aborto di impegno. Questo avverarsi di un incubo.

Chiudo il libro e lo metto da parte. Nn ci sarà orale domani.
Provo quello di martedì. Sperando almeno che nel bocciarmi il professore abbia il buon senso di salvare la mia dignità. Bocciato si. Ma nn fatemi fare una figura di merda. Nn me la merito. No. Non me la merito sul serio, stavolta.

Che fosse un periodo del cazzo l'avevo capito.
Solo nn credevo di poter toccare il fondo. Con tutte e due le mani.
Ho bisogno di una vacanza che, mai come ora, nn sono così certo di nn meritare.

Spengo la luce e sprofondo con la faccia sul cuscino.
Che volete di piu' da me?
Nn ne avete già avuto abbastanza della mia giovinezza?

ilpazzo@delirio
ilpazzo@un giorno vi vinco io

Thursday, February 22, 2007

Magro periodo di magra

Perdiodo di brutta magra. Cerebrale, intendo. Esami su esami. Libro su libro. Cerco di costruire dei risultati che tardano ad arrivare. Pazientemente, curvo, chino sui libri, continuo questa rincorsa ad un misero 18.

Ma lui, il signor 18 intendo, nn ne vuole sapere niente. I professori sclerano. Telecomunicazioni come fosse la normale di pisa. Tanto studio e zero risultati, gastrite scoppiettante e frustrazioni da coito interrotto.

Ma io vado avanti. Come un treno. Prima o poi qualcosa arriverà. Senno'... a zappare.

Ilpazzo@periododiquelli
chevorrestimmazzare
tuttiiprofdiingegneria.it

Saturday, February 10, 2007

Metastabilità neurale

Ricompaio. Come un conato getto, di pugno, qualche stronzata sul mio blog. Giusto per regalare a me stesso, a chi senno'(?!), qualche riga da leggere e rileggere.
Periodo strano. Come strane sono tutte le epoche che, perentoriamente, si succedono e si avvolgono intorno alla mia lineare gioventù. Bruciata.

Vittima impotente di questa strana cosinusoidalità mentale. Guardo alternarsi giorni di euforia a giorni di scazzo puro. Al centro di un vortice fatto di necessità e sfoghi, fastidi e capricci, desideri e problemi. Metastabilità; alla ricerca continua di una forma di stabilità che, a priori, nn mi si vuole dipingere sopra. E che, totalmente, mai si manifesta.

Mi lamento. Mi danno del mio essere così futilmente volatile, di nn riuscire a tenere questa cazzo di testa su queste (adesso) forti spalle. Allora prendo fiato, faccio tre segni della croce e parto sparato. Precipito a tangenza infinita verso cio' che ritengo necessario alla mia salute mentale. E quando arrivo a toccare con mano i frutti dei miei sforzi... mando tutto a cagare.

Inutile. Tanti i tentativi e tanti i campi di applicazione. Non penso alle vittime sacrificate ai miei capricci. Non penso che io sono la prima di queste. Non penso a niente ed aspetto che finisca il ciclo. Che la giostra riparta e che mi chieda ancora di tenere la testa allo schienale. Ed allora si ricomincia. Necessitò stabilità. La voglio come l'acqua. Ma per quanto? quanto durerà la vaga ricerca?

Un batter di ciglio. Ed è già tempo di metastabilità neurale:
è come trovarsi sul vertice di una montagna; ed essere destinato a cadera o da una parte o dall'altra. senza possibilità di scegliere nè il lato nè la velocità. Cadrai. Ti è dato di sapere solo questo. E poi... nn ti rimane che scalare, arrampicarti, arrivare sulla cima ed aspettare che il vento faccia di nuovo la sua.

Come diceva Ronaldo, poggiato su un piedo fatto di gomma, "la potenza è nulla senza controllo" (e per citare Ronaldo ce ne vuole....). Ed io comincio ad essere stufo di nn avere così poco controllo. Su di me.

Esco. Misantropia sotto controllo. Misoginia a livello pericolosamente troppo basso.
Troppo.
Troppo.

Attenzione. ilpazzo è in agguato.

ilpazzo@avoltenncapisco.
checazzoscrivo.it

Wednesday, January 31, 2007

Poco socievole

Scompaio dalla scena e sprofondo tra i banchi delle biblioteca. Così come Parma si eclissa tra la nebbia il buon vecchio pazzo lascia bar e vita mondana per dedicarsi alle sue sudate carte. Mi sorprendo allo scoprirmi lupo solitario. Io. Io che sempre ho apprezzato vivere circondato di gente e di amici. Adesso preferisco stare solo. Ed impunemente riesco ad allontanare tutti. Voglio stare solo.

Le cose nn vanno nè bene nè male. Vanno dannatamente come non devono andare. Ma vanno. Anni ed anni della mia vita passati a seminare cazzate ed a raccogliere successi; abituato alla formula "massimo rendimento col minimo sforzo" impazzisco infronte a questa inversione di tendenza. La corrente tira dove nn ha mai tirato.

Adotto passatempi poco socievoli. Scelgo le mie letture e mi ci dipingo sopra. La coscienza di Zeno... Rivedomi anni fa. E ringrazio dio (Dio, pardon) per alcuni successi personali. Stringo lo scettro che ho conquistato lottando con me stesso e con le mie insicurezze e lo sventolo per aria. Ne è passata di acqua sotto questi ponti. Ne sono successe di cose...

Resoconti mentali di settimane fotocopiate. Bianco e nero, naturalmente.
Giornate in biblioteca. Serate perse tra studio e passeggiate solitarie nascosto dalla nebbia. E poi nottate incollato a questo computer, croce e delizia della mia ricerca di solitudine. Non una vena di creatività. Non una traccia di entusiasmo. Niente fuori posto. Solo pessimismo e fastidio. solitudine e misantropia. Misoginia. Venature di odio verso me stesso. Ma niente di preoccupante; ho imparato a saper aspettare i cicli che questa vita tanto cosinusoidale mi regala.

Apro il giornale. In prima pagina un litigio del nano malefico con sua moglie. Non mi sorprenderei di trovarci topo gigio che bisticcia con cristina d'avena. Sbuffo ed accendo la radio. Luce soffusa e musica suave. Presupposti e preamboli ad un incontro passionale. Che nn ci sarà. Apro la finestra e guardo oltre la nebbia. Solo il fascio sfocato dei lampioni e quella sensazione di ovattato e soffice. Odore di pioggia. Rimetto la testa dentro e mi tuffo a piè pari sul lettone.

Le dieci. Noia. Pessimismo. Fastidio. Canticchio nervosamente un motivo che nn conosco. Abita nella mia mente da due minuti e già mi sta sul cazzo.

Esco a prendere una boccata di aria gelida. Magari riesco pure ad inspirare qualcosa che arrossi i miei occhi ed aumenti il mio sonno. Magari.

Poco socievole,
decisamente poco socievole.
Scoglionato, direi.
ilpazzo

La follia è la naturale leggittimazione della società [...]
giustificazione immediata delle stesse leggi che regolano ciò che,
noi tutti, riconosciamo come normale.

Andrew Peger

Saturday, January 27, 2007

Taurus

Toro (20 aprile - 20 maggio)

La tua rete di alleanze è un aspetto fondamentale della tua ricerca della felicità. Gli stimoli e il supporto che chiedi a queste persone sono la prova concreta del tuo amore per la vita e del fatto che sai benissimo cosa è bene per te. Ogni tanto, però, ricordati che è importante evitare di lasciarsi completamente influenzare dai propri alleati. Resisti alle pressioni e dichiara la tua indipendenza dal potere della folla. È arrivato il momento, Toro


Alleati...
Cittadiniiii

E' arrivato il mio momento!
E spacco tutto!

Thursday, January 25, 2007

E come potrei

Come? come potrei nn ringraziare la piccola calabrisella (con la voce di 12enne) per il supporto mediatico e grafico? La nuova foto del mio profilo è opera sua.

Nuova veste grafica 100%. Con tanto di fotoritocco.
Grazie Kià.

Wednesday, January 24, 2007

Capriccio

Sveglia in perfetta sincronia col Tg5. Giusto in tempo per constatare che svegliarmi prima di mezzogiorno è cosa impossibile. Movimento minimo: apro gli occhi e giro la testa. Ditone random sul telecomando. Risveglio traumatico: piersilvio col suo bel faccino. Le sua mani sudaticce ancora sulla democrazia. Pericolosamente dal'opposizione. Verità stravolte, masticate, digerite e date in pasto alla folla. A cui nn rimane che cagare giudizi; che nn siano loro pazienza. Pensa a tutto il manovratore. lui ci vuole bene.

Filo in cucina curvo ed incartato nel pigiama. Nella mente pessimismo e fastidio. Pessimismo e fastidio. Scarto la soluzione colazione. Solo un pranzo veloce ed indolore; espiazione culinaria dei sensi di colpa. A seguito un caffè, seguito da un caffè. Ed ancora caffè. Ma nn è la caffeina che mi manca. E' proprio la voglia di combinare qualcosa.

Gironzolo per la casa in cerca di concentrazione. Sono un turbine di parolacce e litigi. Sclero con tutto e tutti. Strippo senza motivo coi coinquilini. La testa sui libri solo per pochi minuti, giusto il tempo di capire che "oce nu b'è ciurnata". No... oggi nn è proprio il giorno giusto.

Su msn incontro Titti, principessa delle fate.
-Bè, guido, come stai?
-"comu na cuperta de lana lu 15 de Lugliu"
-Ossia?
-Inutile

Giornata inutile. Parole inutili.
Strippo e faccio una combo di scorregge e rutti.
Almeno con quello oggi posso ben dire di essermi espresso alla grande.

mmmmmm
che voglia di gridare.
domani è un altro giorno.
e si vedrà.
ilpazzo

PS: è colpa sua. è tutta colpa sua. abita il mio televisore, i giornali. sta dappertutto. entra in casa mia senza bussare. ad ora di pranzo, di cena. sempre. è tutta colpa sua.

Tuesday, January 23, 2007

Catena di San Tatonio.

In questo società fatta di tante Marie De Filippi, Amici, e Grandi Fratelli...
Lascio con piacere spazio ai libri. Anche se con un modo, quello della catena di san Tatonio, che generalmente nn mi scompiffera.

Allora...
Si tratta di sfogliare il libro più vicino a voi fino alla pagina 123. Da questa giungere sino alla sesta, settima ed ottava riga per poi riportarne il testo sul vostro blog. I partecipanti dovranno poi nominare tre persone che proseguiranno il gioco.


[...] Avrei dovuto essere a letto con un libro? Stavo sognando. Al mattino mi sarei svegliato e guardando fuori dalla finestra nn avrei visto soldati russi dalla faccia tetra che sorvegliavano i marciapiedi [...]

Il cacciatore di aquiloni - Khaled Hosseini
(ve lo stra-consiglio)

Lascio adesso la parola alla Stormaflex, alla Serena DC ed a Heela.

Ora pero' mi tocca di mettere da parte questo meraviglioso libro ed abbandonarmi alla teoria delle code. Studiare reti, commutatori, mux e demux, semafori e rotarorie, probabilità e statistiche. Cazzi e mazzi.

Voglia ai minimi storici e testa persa in mille cazzate.
Stasera inoltre si va all'opera. Perchè anche ilpazzo si concede i suoi momenti di cultura.

Un bacio glande.
ilpazzo

PS: ma che belli i colori.