Tuesday, October 30, 2007

Non ci credo...



Ma quante risate mi son fatte!?

Follie a teatro



Della serie: si lavora e si fatica...

Friday, October 19, 2007

Requiem per la democrazia: Il Mostro Bipartisan

Ed alla fine arrivò.
L'uomo travestito da sinistra, con sorriso da paciocco; è arrivato circondato da tanti simpatici omini rossi.
Al suo lato un personaggio di origini ebraiche e di idee nazi.

Temevate che un certo "psciconano" potesse, controllando Tv e giornali, mettervi il bavaglio!?
Temevate un ritorno di una dittatura di tipo fascista!?

Bene...
temevate fin poco.

Adesso la dittatura ambisce ad essere Bipartisan. Psiconano e psicopaciocco uniti come per l'indulto... pronti a sfornare l'ennesima legge lampo.
Il mostro politico svela la sua vera identità: due teste ed un un unico strisciante corpo malefico.
E pretende tanto... vuole ammazzare tutti i cavalieri che, armati di spade di legno e di tanto senso civico, vanno all'attacco di questo mostro gigante.
Vuole metterCi il bavaglio per sempre. Vuole spezzarci le spade. Tutte.
Vuole chiudere la bocca alla rete; ogni blog, per poter esistere, dovrà registrarsi (seguendo un rigido iter e pagando, chiaramente, il bollo) presso il ROC (un Registro dell'Autorità delle comunicazioni) ed essere sottoposto al suo controllo.

Il singolo, la voce tra le voci, perderà la libertà di espressione.

Questo non sta accadendo in Birmania.
Questo sta accadendo in uno dei paesi che della Democrazia e della Libertà di pensiero e di espressione hanno sempre fatto la loro bandiera.
Sta accadendo nel nostro paese.

Il mostro Bipartisan è arrivato.
A noi sfoderare le spade.
Libertà ai blog. Libertà all'individuo.

ilpazzo@requiem per la democrazia

Saturday, October 06, 2007

Strani fatti a Parma

Alcuni giovani parmigiani, gemellati per un progetto universitario con studenti salentini, sarebbero venuti a conoscenza dello strano accadimento verificatosi a Lecce, davanti la chiesa di Santa Iccroce: giorni fa un 31enne avrebbe chiesto i documenti alle forze dell'ordine che lo fermavano per un controllo ispettivo; sembra infatti che armati di unità cinofile, i militari delle fiamme gialle si divertissero a chiedere documenti a giovani passanti. Il tutto si sarebbe concluso in caserma tra una partita a stoppa, pezzetti e mieru.
Esaltati dalle gesta del temerario salentino e fomentati dai compagni meridionali, gli studenti parmigiani avrebbero iniziato una campagna di censimento dei vigili urbani e delle altre forze dell'ordine prestanti servizio nel capoluogo parmigiano. Chiaramente la situazione, pochi giorni dopo, sarebbe sfuggita di mano ai facinorosi; così, dal chiedere i documenti, si sarebbe passati a fare le multe, armati di tacquino, alle vetture dei vigili ferme a controllare i tagliandini del parcheggio.
La noia delle serate emiliane sarebbe stata poi la causa scatenante dell'ondata di stranezze verificatesi in queste ultime ore. Nei pressi della stazione di Modena il capotreno di un locale diretto a Bologna e proveniente da Parma sarebbe stato fatto scendere dal treno perchè sprovvisto, alla richiesta di alcuni viaggiatori, del regolare titolo di viaggio. Ancora più bizzarra la vicenda avente come protagonisti i giocatori del Parma e della Roma Calcio. Arrivati al Tardini per dispitutare la partita valida per la settima giornata di Serie A, si sarebbero vista negata la possibilità di entrare allo stadio perchè non in possesso dei biglietti. Essendo stata esclusa anche la terna arbitrale la partita è stata comunque regolarmente svolta all'esterno, nel mezzo di una delle 12763 rotonde dei vialoni parmigiani.
Il Sindaco si sarebbe prodigato per cercare di sedare gli animi. Sarebbe intervenuto in pubblica piazza, durante un comizio di Lega Nord, asserendo che la causa di tutte queste vicissitudini sarebbero i "giovani terroncelli" venuti nel settentrione con lo scopo di portare disordini e caos.
Naturalmente la reazione dei meridionali presi in oggetto è stata la più razionale ed ordinata possibile. Resisi conto dell'esagerazione e della cattiva fama così esportata fuori dai confini salentini hanno subito esortato i compagni parmigiani a placare gli animi e ritornare alla normalità.
A seguito di chiarimenti tra le parti e scuse di rito il tutto si sarebbe concluso con una partita a tressette, due kili di tortelli alla "zsucca", tanto di banda di raul casadei, e con la fucilazione in piazza di un certo Pino Della Ndaticchia.
Sembrerebbe infatti che il giovane, proprio mentre iniziavano i preparativi per la festa di piazza, abbia canzonato: "Simu leccesi, core preciatu... sona maestru l'arcu de pratu...".
D'altra parte: quando è troppo... è troppo!