Thursday, November 20, 2008

E' la risposta definitiva. La accendiamo!

Cervelletto inchiodato. Cerco la concentrazione necessaria per affrontare un traguardo. Il traguardo. Spesso perdo di vista le cose importanti; quelle che contano perchè è normale che contino. E' un mio vizio.

Ma stavolta il vizio si trasforma in una bruttura forzata.
Chi sono io veramente per rovinarmi la festa?

Una strana forza spinge l'uomo ad avere paura della felicità. Quasi ne rifugge. Io impaurito sono in ginocchio, in un angolo. Concentrando le mie forze dove nn servono. Dove chi poteva decidere ha deciso. Ed ha deciso per il giusto. Il suo giusto. Ma sempre giusto è...

La mia visione di giusto è un diritto innegabile. Che come è mio è quello di tutti. Allora ne prendo atto ed accendo la luce di questa stanza buia.

Chi sono per rovinarmi la festa?!

Davanti ad una tela bianca ho ridipinto tutti i colori della verità che mi si richiedeva.
Se il quadro sembra così brutto è perchè nn erano gli occhi giusti a guardarlo.

Adesso è ora di fare il giusto per me.
Senza rancori.
ilpazzo

Tuesday, November 18, 2008

Onirica Apnea

Occhi sbarrati; mi dimeno e m agito. Qualcosa m tiene la testa sott'acqua. Non so cosa sia; ma mi sta togliendo le forze, la vita. Sto affogando, sospinto da una mano omicida. Trovo il tempo di pensare a quando da bambino, parlando dei mille possibili modi di morire, avevo trovato tutti d'accordo sul fatto che morire per asfissia fosse la più ignobile e brutta delle morti.

Io volevo morire cadendo da una montagna. Volevo precipitare per delle ore. Godermi gli ultimi istanti con i vuoti d'aria che bucano lo stomaco. Come sulle giostre. Gridare divertito, mettere le mani davanti al corpo e... splash.

Invece sto affogando. Sto fottutamente affogando. Mi dimeno ancora. Ma chi mi sta ammazzando ha più forza di me e non molla un centimetro.

Cerco aria in un micromondo di acqua ed esplodo un fragoroso respiro. Niente di respirabile però m entra in corpo. Mentre annaspo e tossisco acqua m rendo conto che questo è il capolinea. Ci vorrebbero le branche. Nn stessi morendo riderei; più per l'inopportunità dellla battuta, visto il momento, che della battuta in sè stessa.

Le mie mani nn si agitano più. Sn esausto e gli occhi bruciano. Sn spalancati ma nn vedo niente.
Sn morto. Ma penso ancora.

Provo a respirare ancora una volta. Stavolta l'aria m gonfia la gabbia toracica per davvero. Un ultimo scatto mi scoinvolge il corpo. Sono a terra ansimante faccia in su. Sudo ma ho un freddo cane. Respiro affannosamente cercando di capire se l'inferno è così brutto come mi raccontavano al catechismo.

Non sono all'inferno. Sicuramente non è il paradiso... ma neanche l'inferno. Sn in camera mia.Le coperte sono volate giù dal letto ed io sn in una posizione insolita. Supino occupo tutto il letto.
Respiro e gusto l'aria. Ne assaporo ogni boccata come faccio al primo giorno di mare appena arrivato in spiaggia, con l'aria che sa di salsedine.

Il cuore m batte ancora a mille e mi sconquassa le tempie. Nn sono morto. O si!?

Cerco la luce della finestra. Il ruomore dell'autobus che passa e fa vibrare la mia stanza mi riporta alla realtà. Nn sono morto e ne sono quasi rincuorato. Mio malgrado. La sveglia segna le 11 AM. Un'altra mattinata votata al cazzo. Mi porto il cuscino alla faccia e lo premo con tutta la forza che posso. Quasi mi asfissio io.

Ci vorrebbe il tasto reset.

Sono scoinvolto. Non so se dal sogno o dal contingente. Un incubo vale l'altro.
Di chi era la mano che mi uccideva?
Chi era che mi soffocava!?

Vaglio le migliaia di ipotesi plausibili e squilla il telefono.
Mio padre. Questa telefonata potrebbe uccidermi per davvero. Dentro e fuori.

Sogno o son desto!? Da un incubo ad un altro la linea é così sottile.
ilpazzo

Wednesday, October 22, 2008

Dalle interpretazioni secondo guido

Quando la caduta è libera la necessità di uno schianto diventa bisogno impellente. Ed allora ti agiti e ti dimeni, aspetti lo schiando con silenzioso fragore. E quando tocchi terra, quando l'impatto ha consumato la sua cattiva violenza, ti lecchi le ferite e ridi. Ridi timidamente perchè sei felice. Sei caduto a lungo, precipitando da quelle che credevi le stelle a quello che senti come un ostico inferno. Ma sei sereno perchè cosciente di non poter scendere ancora più in basso.

Hai toccato il fondo e quasi te ne compiaci; ti commiseri della tua bassezza e delle tue debolezze. E ne fai scudo.

Ma per tua stessa indole umana non ti accontenti; tiri fuori gli artigli che non hai e scavi. Perchè il fondo per te non è abbastanza fondo. E scendi. Scoprendo nuove debolezze e nuove paure vinte in onore di una forza che millanti e che nn ti appartiene.

E quando sei sceso tanto da non avere più luce intorno a te ti guardi intorno; e sembra tutto chiaro. Hai sempre scavato ed hai sempre desiderato andare giù. E l'hai fatto per sentirti uno stronzo. E più scendevi più avevi bisogno di sentirti uno stronzo. Quasi a bramare merda.

Arriverà un giorno in cui avrai di nuovo libertà di arbitrio. E potrai scegliere se alzarti e risorgere da topo di fogna a ratto di campagna. O continuare a scavare e scoprire nuovi orizzonti delle tue debolezze.

Ma a quel punto sarai sereno; qualsiasi cosa sceglierai di fare sarai sicuro d poterla fare al meglio. Perchè a quel punto sarai abbastanza stronzo da esserne certo.

ilpazzo

Thursday, October 02, 2008

Oggi nn c'è sole intorno a me

Neffa nelle cuffie. Ed ennesima giornata spesa nel nulla. Magone e malumore da fine estate in un tetro ambiente di inizio inverno.

Pessimismo e fastidio. Mi aggiro come un fantasma per casa aspettando di essere ingoiato da qualche impegno. Giusto per fare qualcosa. Giusto per non pensare.

Il cervello schiegga a minima velocità... gira e rigira; si annoda su se stesso in una stasi di malcelati rancori e futili spiegazioni, etichette al contingente.

Guarda le mille pagine bianche della mia agenda e le riempo di impegni e scadenze. Quasi volessi darmi altre mete da non raggiungere.

Esami finti ed una tesi da dare. Zero voglia di fare questo scatto finale... che di performante richiederebbe, in realtà, ben poco. Un piccolo sforzo... di fronte ad un grande traguardo.

Riguardo la mia valigia. E, per la prima volta, oggi la vedo veramente piena. Oggi ho veramente la testa già da un'altra parte. Zero ancore. Zero zavorre. La nave puo' partire con il solo carico di ricordi.

Non ho la forza per sentirmi in colpa.
Non questa volta.

ilpazzo@lasciatiguardareunpo'piùafondofinchèsipuo'ultimosalutoalnostrotempo...

Tuesday, September 30, 2008

Mentre tutto scivola giù

Squilla il cell. Guardo lo spiraglio rimasto aperto della finestra. Non c'è sole, non c'è luce. Sembra quasi nn esserci vita fuori. Ma essendo in piena pianura padana, questo non fa conto. Potrebbe essere mezzanotte o mezzogiorno. Col tempo ho imparato che a dettare i canoni della luce qui sono la nebbia e la foschia, non il sole.

Manata sul comodino; svanita la vana illusione che sia solo la sveglia biascico un metaerotico "pronto". Telefonata di lavoro. Ripeto mugugnando mille volte un poco convinto "mmm, si. Sisi. Mmmm sisisisiis. Va bene". Chiudo il tel che nn ho capito un amato cazzo e risprofondo tra le coperte. Vittima di metereopatia acuta.

Organizzo mentalmente la mia giornata. Sn in ritardo anche solo nei progetti. Mi tiro su dal letto e striscio fino al pc. Prima pagina: Borse americane in caduta libera, economia mondiale in caduta libera, inflazione ai massimi storici, petrolio scambiato al prezzo dell'oro. Ennesime stragi. Alcune camorristiche, altre un pò meno. Paranoie che m piace pensare a migliaia di Km da qui.

Apro il blog con la voglia di raccontare mille cose e con la fottuta presunzione di saperlo fare. In realtà non ho niente di particolare da dire. Ah si... ecco: Ho finito gli esami. Dopo 7 anni di onorata carriera universitaria, finalmente ho raggiunto un traguardo che, non tanto tempo fa, sembrava assurdo da raggiungere.

Ed allora c ripenso e riorganizzo la mia giornata. Forse alla fine qualche impegno puo' aspettare. Forse tutta questa smania d entrare a ruota coi ritmi da tesista nn ce l'ho. Forse oggi cazzeggio ancora un po'. Poi si vedrà.

Guardo ancora fuori dalla finestra. E' pieno giorno ma sembra che il sole si trovi agli antipodi. Metto su la giacchetta e filo a fare un giro. D'altra parte...

ilpazzo

Tuesday, September 23, 2008

Sn ancora vivo

Ebbene si. Vivo; cn uno stress emotivo addosso da far invidia al presidente degli stati uniti. Ma vivo. Vivissimo. Almeno cerebralmente parlando.

Sn solo preso cn questo fottutissimo esame. Microonde lo chiamano.
Niente forni e niente battute a riguardo. L'originalità qualche volta paga. Diciamo solo: microonde; campi elettromagnetici ad altissima frequenza che s propagano qua e la nello spazio.

Non è quello che conta. Ciò che conta è che è l'ultimo. Il cervello all'idea rallenta e m si pianta. Le forze vengono meno. Se nn per quella che gli psicologi definiscono "paura di vincere" o "sindrome da attaccantesolodavantialportiereal90°minutochenonsapropriochecazzofare" almeno per una mera strizza pre-esame.

E così eccomi qui. Carico ed elettrico a tirare fuori il peggio ed il meglio di me in una solita cosinusoidalità di emozioni e stati d'animo. Vorrei fosse quel giorno. Vorrei chiudere gli occhi e risvegliarmi davanti a quella porta: "salve prof, sono Greco, sn qui per quel fottutissimo esame".

Ma è ancora presto. Ora ci siamo io e lui. Questo block pieno di appunti e la mia testolina che frigge, annaspa, si inceppa e si ferma. E di nuovo riparte; rallentata dalla paura ed ingolfata dalla fretta di mettere in tasca un successo.

Non sono morto.
Sono vivo e vegeto con mille progetti e tanto fumo intorno a me.
E nn è il solito fumo stupefacente. No, questa volta no. Per lo sprint finale, come direbbe Neffa, "zero sostanze"! Questo fumo è confusione. E' voglia di stare solo e paura di non avere nessuno accanto. Questo fumo è Londra, un master, un cuore e 3 mezze capanne.

Questo fumo sono io; al solito. Confuso ed incredibilmente disorientato.

Giro tra le mani i miei appunti e penso che per oggi ho fatto abbastanza.
E? andata così... domani speriamo di fare di più.

Il pazzo è vivo.
A presto (promesso).
guido

PS: anonimo del "ma dove sei finito"...
nn so chi tu sia.
Ma un po' ti voglio bene. Grazie

Wednesday, June 11, 2008

Per i miei colleghi del corso di INGLESE

Salve ragazzi..
Il corso è finito da soli due giorni ed io già mi ritrovo a struggermi il cuore per la vostra mancanza.
Visto l'innumerevole quantità di persone che si sono fatte vive via mail direi che il sentimento è reciproco.


In realtà... nn si è fatto vivo quasi nessuno.
In ogni caso, da bravo ingegnere sfigato, ho voluto mettere a nostra disposizione questo strumento per scegliere il giorno più opportuno per fare un aperitivo (o qlcosa d simile) tutti insieme.

Cliccate qui.

Vi aprirà una pagina cn un sondagio; quello che dovete fare è immettere il vostro nome, selezionare le date in cui siete diponibili e premete vota.

Il giorno più votato sarà quello scelto per vederci.
Democraticamente, perchè IO SONO UNA PERSONA FORTEMENTE VOTATA ALLA DEMOCRAZIA, ho volutamente escluso le date in cui IO ho impegni. :D
Spero nn me ne vogliate.

In ogni caso...
un bacione a tutti e..
See you soon.
Ilpazzo@english

Saturday, May 24, 2008

Questa locomotiva a vapore

Lentamente; sbuffo dopo sbuffo il motore si mette in moto. Gli ingranaggi girano e, col fiato sospeso, rimango a guardare incredulo la semplice perfezione dell'incastro.
La locomotiva a vapore c mette tanto a partire. Ma quando parte non la si ferma più.

Torno da Lecce carico di voglia.

Un PC davanti a me ed un progetto che inizia a prendere forma. Motivazioni a raffica ed energie spese finalmente dalla parte giusta.

Mi concentro su questo.
E speriamo che Dio ce la mandi buona.

ilpazzo@ciufciuf

Thursday, May 08, 2008

Seppellisco l'ascia. E tutta la guerra.

Lo stomaco sottosopra ed i nervi che pulsano sotto l'epidermide. Sono una corda di violino solleticata da mille pizzichi. Cerco di imbastire serenità su una tela fatta di bozzi e nervosismi, scleri ed insoddisfazioni.

Mi scivola di mano la mia stessa felicità e, quasi, dimentico la condotta di vita voluta e regalatami.

Sono bastardamente incazzato con me stesso. Vigliaccamente incapace di prendere una svolta, la dove ci vorrebbe. Mille belle parole e mille bei propositi. Ma la giostra non parte, i cavallucci nn si muovono.

In una fottuta stasi, seduto su uno scomodissimo sofà, sbraito alla vita di infelicità e di impazienza. Prendo a calci tutto ciò che ho davanti. Perchè nn lo voglio. O perchè, semplicemente, non posso averlo; nn come dico io.

Mi sento, come altre volte, segregato in un angolo del mondo. Mille potenzialità che esplodono sul lato sbagliato e nel modo meno conforme. Conforme a me. Questa volta però la via di uscita mi si palesa a braccia levate davanti; imbocca la strada guido... imboccala!

Non m sento io.
A bocca aperta, testa alta, ossigeno il cervello.
E' l'ora di grandi decisioni. O di piccoli passi verso decisioni già prese.

E' l'ora di ritornare ilpazzo che conosco.

Prometto di rimettermi a nuovo.
Stay tuned.

ilpazzo@rewind

Monday, May 05, 2008

Bruciando giorni

I giorni passano e passano. Niente mi sottrae dalla drammatica velocità di esecuzione.
Cerco di acchiappare brandelli di presente e mi ritrovo con manciate di passato; tempo perso e bruciato, sensi di colpa fatti lacrime su latte pocanzi versato.

La routine di fancazzismo trova alibi e motivazioni in se stessa; perso in una spirale di ritardi incolmabili, mi chiedo quando il treno ritroverà i suoi fottuti binari. Il tempo stringe, i nervi fremono. L'adrenalina si trasforma in frenesia; la frenesia in ansia; l'ansia in tempo sprecato.

Le maniche sono ancora tirate giù. Come al solito l'allievo nn si applica; spreca lo sprecabile crogiolandosi in una condiviosione di colpe.

Rincorrendo ordine e serietà.
Comincio da qui.
ilpazzo@fuorifase

Thursday, April 10, 2008

Punti 3: di sospensione. Punti 1: stop. Ed a capo

Per rispettare una vecchia tradizione che mi vuole scrittore (o meglio scrivente...) solo quando afflitto da paranoie, angoscie o gravi perturbazioni dell'IO, ritorno su questo blog ora; ancora. Accompagnato da un movimento elicoidale dei testicoli.

Dato che i problemi vengono sempre in flotte strepitosamente variegate, mi ritrovo a dover smaltire lo stress di un giorno degno del re della sfiga.
Soverchio dire che le cose che possono mandarmi in bestia sono relazionate all'università ed alle donne... sicchè, valutando odiosamente troppo indesiderato entrare nei particolari, mi limiterò a dire che, per la prima volta in vita mia, pagherei per avere una tesi su cui sbattermi dalla mattina alla notte senza pensare a niente.
E nn aggiungo altro. Nn più; queste pagine ritornano ad essere mie e solo mie.

Con l'incoscienza tipica del disperato cerco relax accendendo la TV. Diooooo santooooo... Bruno Vespa.

Che giornata di merda!

Decido che ce la posso fare... mi dico che, se sei coperto di merda, nn ti curi certo del piccione che ti caga sulla spalla. Inspiro ed aspetto che il vespone nazionale finisca di formulare la sua domanda. Indovina chi sbuca fuori a rispondre? Silvio Berlusconi.

Bè... vaffanculo! Quando è troppo... è troppo. Spengo la TV; ma ho paura di accendere la radio. Mi manca solo di ascoltare Tiziano Ferro e poi finisce che mi taglio le vene.

Allora mi godo il silenzio della mia stanzetta. D'altra parte tra poco più di 6 ore il simpatico muratore di turno mi sveglierà con martello e scalpello togliendo l'intonaco dal muro del mio palazzo. Il bello delle ristrutturazioni primaverili.

Rido e rido. Perchè per fare altro mi mancano le forze.
Si ride anche quando si è stanchi; ma per piangere, oh si, per piangere ci vuole almeno un po' di energia.

E rido.

Alla fine, mi dico, nn sono poi così triste.
Nn sono messo poi così male.
Alla fine, penso, è Primavera.
Il 25 qui a Parma ci sarà De Gregori e, probabilmente, anche i miei amici.

Alla fine... tutto quello di cui ho bisogno è un po' di fiato.
Si... ahhhhhhhhh
riempire i polmoni,
respirare a fondo e gridare...

VAFFANCULOOOOOOOO

Tuesday, April 08, 2008

Quando il fato ti prende un po' per il culo

Strani giorni.
Tempo di constatare la cosinusoidalità del recente che già il recente si è fatto passato.
Ora siamo sopra, ora siamo sotto. Tutto e nulla, nello stesso istante; mai uguale a sè stesso.

Torno a casa. Un fascicoli di fogli ed una bozza di una possibile eventualità di una probabile tesi; sarà lei? nn sarà lei? IpTV... come dire TV sul WEB.
Cerco motivazioni intorno a me: miei cari, cosa ne pensate?!
Parlo ai santi di puttane.

Accendo il PC; repubblica.it
Trafiletto sulla sinistra; intitola: La televisione abbraccia Internet

In pratica... quello che dovrei fare io. A grandi linee.
Lo interpreto come segno del fato; perchè o è così... oppure mi conviene illudermi che lo sia.

Non ho le idee chiare.
Ho bisogno di.

ilpazzo

Saturday, April 05, 2008

Quando la caduta è libera

Quando la caduta è libera la necessità dello schianto diventa pressante. Allora chiudo gli occhi e ricerco il mio impatto; forte e doloroso.

Lo shock mi toglie il respiro e mi spalanca gli occhi. Da quanto volavo giù?

La testa si avvita in mille paranoie ed intesse pensieri senza testa e senza coda. Cado e cado... da nuvola a nuvola; e da nuvola a terra.

Vedo intorno a me i mille brandelli e le infinite macerie di cui si è cosparso il campo di battaglia. Nn si contano morti; solo feriti e tutto da ricostruire. Tutto da buttare.

Alzo le maniche ed aspetto che il cervello prenda atto; notaio... mi notifichi la sentenza! Tempo di metabolizzare il contingente e ciò che è stato sarà bruciore, lava nello stomaco e tenaglia nel petto.
Alzo le maniche e chiudo gli occhi. Se l'esplosione è atomica è l'onda d'urto che detta la violenza dell'impatto. Allora mi siedo ed aspetto.


ilpazzo

Thursday, March 06, 2008

Gira la ruota... gira!

Esame fatto... 30!

E viaggio a Dublino ricco di scoperte.
Nel prosssimo post vi prometto foto e qualche parola in più.

ilpazzo@presto

Tuesday, February 26, 2008

Quando il cervello dice no

Blocco mentale. Di quelli che ti fanno maledire l'essere così lunatico e cerebralmente metastabile.

Solo due fottutissimi giorni all'esame; qualche cosa da rivedere ancora e tutto il programma da ripetere, almeno una volta. Ma lei nn ne vuole sapere.
Lei, la mente. Si chiude in una cappa di pessimismo e fastidio. Come a tagliarmi le gambe; come nn ci fossero stimoli.

Tento di attingere forze dalla buona volontà. Caffè su caffè e giù, di nuovo, su questo malconcio libro. Panico. Alla fine della battaglia la paura di perdere è meno elettrizzante di quanto ci si aspetti.

Troppo tempo tenendo duro... nn lasciarmi adesso...

Sn costretto ad alzare la testa e prendere atto di questa piccola disfatta. A poco più di 36 ore dall'esame il mio cervelletto ha smesso di collaborare. Leggo e leggo arabo... penso e la mente scivola via.

Torno a scrivere. Ma scrivo di panico e paura. E nn vorrei.

Guardo oltre la siepe. Tranquillità e relax. Oltre questo ostacolo c'è Dublino, c'è Lei con tutto il suo carico di dolcezza e baci. C'è la tesi, ci sono nuovi stimoli.

Devo solo chiudere gli occhi, prendere fiato e saltare. Saltare quanto più in alto possibile.

Devo farmi coraggio e forza.
Ce la posso fare.

ilpazzo@momentidigloria(?!)

Thursday, January 31, 2008

Sov.. versioni. Di me

Sovversioni dell'animo, esplosioni di emozioni, sconvolgono la quiete del solito. E l'imprevedibile diventa spettacolo ed adolescenziale stupore. Crea e presenta nuove versioni, inedite, di me.

Scoprirsi capaci; abbandonarsi con rigorosa naturalezza.

E tutto sembra musica, orchestrale concerto. Danzo e mi dimeno. E ciò che nn armonizza, quello che con te non lega in melodia, non è che una nota stonata, un fastidioso ed impercettibile rumore di fondo.

Versioni inedite di me.

Sovversioni dell'animo.

ilpazzo@sospiro

Tuesday, January 22, 2008

Tà di Discontinuità

Non sono certamente Beppe Grillo. E per questo, se mi assento per quasi un mese da questo blog, sono in pochi, pochissimi, quelli che se ne curano! Ma la vita da latitante nn fa per me. A questo vecchio diario interattivo ci sono affezionato.

Cosicchè eccomi qui. Carico di novità e di scoppiettanti emozioni. Come sempre sotto pressione: un esame orale che continuano a posticiparmi, l'esame più difficile della specialistica che continua invece a scapparmi via, il lavoro, le ripetizioni, la pallavolo, la vita etilico-sociale...
Non è mica facile tirare avanti tutta la baracca dando una parvenza di persona normale.

Bè in effetti non credo di apparire proprio così tanto normale. Ma ormai nè io nè quelli che mi stanno accanto ci fanno tanto più caso.

Intanto, in parallelo, mi godo piccole grandi soddisfazioni. Un viaggio in fase di organizzazione ed una persona meravigliosa che sta centrifugando il mio cervelletto. Chi mi conosce bene, leggendo queste righe, si starà facendo una grossa risata. Chi mi conosce meglio, invece, si starà mettendo le mani nei capelli dicendo: "E' tutto finito"! Chi ha avuto la costanza di leggermi in tutti questi lunghi e tempestosi 3 anni sa esattamente perchè!

Intanto... per la serie la bellenotizie vanno a braccetto con le notizie assurde... hanno scoperto che sono allergico alla polvere. Forse sarebbe stato meno paradossale scoprire Winnie the Pooh allergico al miele. Io allergico!? Io che ho dato un nome ad un rotolo di polvere che per 3 anni ha abitato nella mia vecchia casa!? Io che a valencia facevo i castelli di sabbia nella mia stanza?! Io che alla mattina nn metto la sveglia per non disturbare gli acari della mia moquette!?

Tutto questo è assurdo.

Ho bisogno di benzina. Ho bisogno di dare una bella fiammata, universitariamente parlando. Cio' nn significa che voglio incendiare la facoltà di ingegneria (ma vi immaginate tutti quei nerds che bruciano!? Secondo me puzzano di scheda di silicio sbruciacciata...). Significa semplicemente che ho bisogno di scalare marcia, chiudere gli occhi e spaccare il culo ai passeri (per citare il buon vecchio Marchesini). Tra due mesi dovrò bussare ad una porta importante: "buongiollo prof... si ricorda? sono io. Sono venuto per chiederle la tesi".

Frase pronta e strapronta da tempo. Manca solo sia pronta la mia testolina esagitata.

A questo punto, visto il bel prologo, non mi resta che staccare e mettermi sui libri.
Sperando in un epilogo vicino.

Un bacio
ilpazzo@tra le nuvole