Thursday, April 10, 2008

Punti 3: di sospensione. Punti 1: stop. Ed a capo

Per rispettare una vecchia tradizione che mi vuole scrittore (o meglio scrivente...) solo quando afflitto da paranoie, angoscie o gravi perturbazioni dell'IO, ritorno su questo blog ora; ancora. Accompagnato da un movimento elicoidale dei testicoli.

Dato che i problemi vengono sempre in flotte strepitosamente variegate, mi ritrovo a dover smaltire lo stress di un giorno degno del re della sfiga.
Soverchio dire che le cose che possono mandarmi in bestia sono relazionate all'università ed alle donne... sicchè, valutando odiosamente troppo indesiderato entrare nei particolari, mi limiterò a dire che, per la prima volta in vita mia, pagherei per avere una tesi su cui sbattermi dalla mattina alla notte senza pensare a niente.
E nn aggiungo altro. Nn più; queste pagine ritornano ad essere mie e solo mie.

Con l'incoscienza tipica del disperato cerco relax accendendo la TV. Diooooo santooooo... Bruno Vespa.

Che giornata di merda!

Decido che ce la posso fare... mi dico che, se sei coperto di merda, nn ti curi certo del piccione che ti caga sulla spalla. Inspiro ed aspetto che il vespone nazionale finisca di formulare la sua domanda. Indovina chi sbuca fuori a rispondre? Silvio Berlusconi.

Bè... vaffanculo! Quando è troppo... è troppo. Spengo la TV; ma ho paura di accendere la radio. Mi manca solo di ascoltare Tiziano Ferro e poi finisce che mi taglio le vene.

Allora mi godo il silenzio della mia stanzetta. D'altra parte tra poco più di 6 ore il simpatico muratore di turno mi sveglierà con martello e scalpello togliendo l'intonaco dal muro del mio palazzo. Il bello delle ristrutturazioni primaverili.

Rido e rido. Perchè per fare altro mi mancano le forze.
Si ride anche quando si è stanchi; ma per piangere, oh si, per piangere ci vuole almeno un po' di energia.

E rido.

Alla fine, mi dico, nn sono poi così triste.
Nn sono messo poi così male.
Alla fine, penso, è Primavera.
Il 25 qui a Parma ci sarà De Gregori e, probabilmente, anche i miei amici.

Alla fine... tutto quello di cui ho bisogno è un po' di fiato.
Si... ahhhhhhhhh
riempire i polmoni,
respirare a fondo e gridare...

VAFFANCULOOOOOOOO

Tuesday, April 08, 2008

Quando il fato ti prende un po' per il culo

Strani giorni.
Tempo di constatare la cosinusoidalità del recente che già il recente si è fatto passato.
Ora siamo sopra, ora siamo sotto. Tutto e nulla, nello stesso istante; mai uguale a sè stesso.

Torno a casa. Un fascicoli di fogli ed una bozza di una possibile eventualità di una probabile tesi; sarà lei? nn sarà lei? IpTV... come dire TV sul WEB.
Cerco motivazioni intorno a me: miei cari, cosa ne pensate?!
Parlo ai santi di puttane.

Accendo il PC; repubblica.it
Trafiletto sulla sinistra; intitola: La televisione abbraccia Internet

In pratica... quello che dovrei fare io. A grandi linee.
Lo interpreto come segno del fato; perchè o è così... oppure mi conviene illudermi che lo sia.

Non ho le idee chiare.
Ho bisogno di.

ilpazzo

Saturday, April 05, 2008

Quando la caduta è libera

Quando la caduta è libera la necessità dello schianto diventa pressante. Allora chiudo gli occhi e ricerco il mio impatto; forte e doloroso.

Lo shock mi toglie il respiro e mi spalanca gli occhi. Da quanto volavo giù?

La testa si avvita in mille paranoie ed intesse pensieri senza testa e senza coda. Cado e cado... da nuvola a nuvola; e da nuvola a terra.

Vedo intorno a me i mille brandelli e le infinite macerie di cui si è cosparso il campo di battaglia. Nn si contano morti; solo feriti e tutto da ricostruire. Tutto da buttare.

Alzo le maniche ed aspetto che il cervello prenda atto; notaio... mi notifichi la sentenza! Tempo di metabolizzare il contingente e ciò che è stato sarà bruciore, lava nello stomaco e tenaglia nel petto.
Alzo le maniche e chiudo gli occhi. Se l'esplosione è atomica è l'onda d'urto che detta la violenza dell'impatto. Allora mi siedo ed aspetto.


ilpazzo