Monday, March 23, 2009

Buongiorno Primavera

Buongiorno Primavera.
Buongiorno a voi, lettori supersiti. Reduci dai miei grandi periodi di inattività, capaci di resistere ai miei momenti tristi ed altalenanti, ai periodi cupi, alle paranoie, alla misantropia ed alla misoginia. A voi (sarete due, tre... già quattro m farebbero lacrimare) che avete la pazienza di sbirciare ogni tanto su questa bistrattate pagine.

Guido è tornato. Anzi di più: Guido è tornato Guido. Stressato, esplosivo, caricato a molla. E parco di novità e belle (?!) notizie.

Mhhhhh... vorrei farvi un rapido aggiornamento. Ma nn voglio tarlasciare particolari visto che nn scrivo da tanto. Facciamo così... vi annoio e vi racconto tutto a mo di favoletta... giusto perchè sto ascoltando al momento una canzone che una favoletta m ricorda.

"C'era una volta un giovane ingegnere alle prime armi che affrontava, carico di pseudo problemi esistenziali, il critico mercato del lavoro. L'ingegnere, che per coerenza narrativa chiameremo sfigato, percorreva in lungo ed in largo l'italia nella speranza che qualcuno lo chiamasse a lavorare.
Ma niente... passavano i giorni e le settimane. Ma il lavoro non arrivava e la situazione era aggravata da un scarsa considerazione della propria persona. Così l'ingegnere sfigato giunse alla conclusione che questo 2009 fosse un gran bell'anno di merda.
Senonchè.... [e qui mi aspetterei che il lettore spalancasse gli occhi e fingesse interesse] fu chiamato da uno nota azienda milanese per iniziare un iter di selezione.
Sbarbato, profumato ed ingiacchettato. Segno della croce (retaggio di una educazione cattolica) e via davanti al selezionatore. Sorriso brillante ed espressione compiacente di circostanza. Signore G. per me lei va benissimo: la rimbalzo all'aria tecnica. E via col secondo colloquio. Bla bla bla. Gne gne gne. E come ogni volta, uscito dallo studio, il giovane sfigato pensava: "Mha... secondo me è andata bene". E questa volta aveva ragione. Una terza chiamata: Ingegner G., il direttore in persona la vuole conoscere.
Sbarbato, profumato ingiacchettato. E via col terzo colloquio. Salve Ingegnere. Salve Direttore generale. E come ogni volta, uscito dallo studio, il giovane sfigato pensava: "Mha... secondo me è andata bene".

Poi 10 giorni di silenzio ed incertezze. Risvegli a controllare la mail; ma niente. Niente di niente. Senonchè un giorno arriva la chiamata: Ingegner G. le comunichiamo che il giorno 16 MArzo saremmo lieti di averla da noi per cominciare la sua esperienza lavorativa.

La sorte. E quella sua sottile ironia...
questa chiamata arrivava proprio mentre il simpatico ingegnere sfigato si trovava a Bologna per un colloquio in una altra azienda.
Bè... la felicità era tanta. E vi assicuro che un colloquio si affronta molto meglio sapendo di avere il culo parato. Ed infatti anche questo colloquio andò bene benissimo benissimisssimo.
Tanto è vero che qualche giorno prima di cominciare a lavorare anche questa azienda contattò l'ingegnere sfigato: Ingegner G. le comunichiamo che il giorno 1° Aprile saremmo lieti di averla da noi per cominciare la sua esperienza lavorativa.
Per ragioni economico-professionali la scelta era scontata. L'ingegnere sifgato fu costretto ad accettare questa seconda proposta. Ma abbandonando il progetto Milano in favore di Bologna.

Nooooooooooooooo. Bologna proprio nn m va. Voglio Milano.
"Ma no ingegner G. Purtroppo lei è stato assegnato a Bologna. Scelte dall'alto!"
Nooooooooooooooo. Ma io ormai avevo preso mille contatti a Milano.
"Ma no ingegner G. Purtroppo lei è stato assegnato a Bologna. Scelte dall'alto!"
Noooooooooooooo. Ed io piango!
"Ingegner G. Non rompa il cazzo e vada a Bologna".
Suo malgrado, l'ingegner sfigato mollò il progetto Milano e partì alla ricerca di una casa a Bologna. E vi dirò.... l'idea iniziò anche ad entusiasmarlo. Alla fine Bologna non è male, alla fine è tanto vicina a Parma, alla fine la gente non è così male, all fi...

Ma qui arriva il colpo di scena! [Inviterei il lettore a prendersi dieci secondo di pausa per aumentare il livello di suspance].
Mentre a Bologna era in procinto di firmare un contratto di locazione squilla il cell: Ingegner G. le comunichiamo che la nostra azienda ha deciso di accontantarla assegnandola alla sede di Milano. [Il lettore farà: Ohhhhhhhhhhhhhhhh].

Bologna- Parma. Nanna. Parma - Milano. Di nuovo in strada. Di nuovo alla ricerca di una casa.
Il primo Aprile l'Ingegnere G., sbarbato, cravattato ed ingiacchettato, si dovrà presentare in azienda, a Milano. Ed una telefonata, a minuti, gli dirà se avrà una casa o se lo aspetteranno ponti e parchi.

Questo è quanto.
Siete annoiati!? [Qui il lettore dovrà scuotere la testa in segno di negazione]

Guido è tornato.
Guido è tornato Guido.
A voi,
come ai vecchi tempi,
un inchino (ed un grazie per essere arivati fino a quest'ultimo rigo).