Monday, November 20, 2006

Grigio. Nero. Grigio

Il sole se ne è andato. Si è spento. E nn è un celentanico lamentoso canto d'amore. Il sole, sulla triste Parma, è andato via per davvero. Appuntamento a Marzo. D'ora in avanti: nebbia, nuvole e freddo.

L'universo università inizia a girare con inerzia paurosa. Esami, progetti, convalide, lezioni... Diventa sempre piu' difficile liberarsi dall'incubo. E' questo il brutto di questa università di merda: anche se nn sei seduto davanti ad un miserabile libro è comunque come se avessi un dito piantato nel culo. Sei coi tuoi amici che ti diverti e cazzeggi... ma sai che il giorno dopo, appena sveglio, c'è una mole di studio infinita che ti aspetta. E sorridi amaramente.

Questo fine settimana, comunque, è stato suggestivamente bello. Venerdì mega festone made by Roberto Mele (fijo e Selen) e Sabato, seratone dei seratoni, notte della Taranta con Uccio Aloisi al Fuori Orario. Svolta paurosa alla settimana. Con innamoramento a seguito...

Nonostante la mia misantropia costante, inizio a rilevare discontinuità a livello misogino. Le donne, adesso, le odio solo a momenti alterni. Riesco anche ad innamorarmi (sempre e puramente a livello ormonale). Insomma... faccio passi avanti.

A tirarmi su di morale ed a farmi sentire bene, come al solito, ci pensa la Tittuzza mia. Il 14 di Dicembre si laurea. E, nei suoi ringraziamenti giuntimi in anteprima per mail, vengo citato in un trafiletto. Che, per amor mio nei suoi confronti, riporto:

[...] A Guido mio.. fratello, amico e compagno "fragrante", per il suo e il mio blog, per la mia festa di compleanno, per aver custodito i ricordi e l’affetto, per la commozione che mi regala con i commenti ai miei-suoi post, per non avermi abbandonata mai anche se siamo stati lontani troppi km, per i suoi "papparappappappara", per i c.. scambiati pe nuceddrhe, pe l’interfono de lu cascu, per 100 lire 200 lire 500 lire e 1000 lire 1000 lire 1000 lire e nu pazzu de trenta centimetri. Perchè ti voglio bene e basta. [...]

Tittuzza mia... non hai idea di quanto ti adori. Nn vedo l'ora che tu possa raggiungere questo agoniato traguardo.

Bene. giunti a questo punto e giunta l'ora di studiare, vi abbandono a vi sfanculizzo.

Vi adoro.

Guido Maria de la Rover.


1 comment:

laTitti said...

...essere felice,
essere felice perchè sì,
perchè respiro e perchè respiri,
essere felice perchè tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo e la sua freschezza.
oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti..
Pablo Neruda -ode al giorno felice-
A volte nella vita capita di trovare pietre preziose che preservano dalla tristezza e dalla malinconia.
A volte nella vita capita, e non a tutti, di trovare un amico, una spalla su cui RIDERE, uno sguardo che rassomiglia a un porto tranquillo nel quale lasciare che l'ancora si spezzi pure..
io nella mia vita, Guido, ho trovato te.. amico, fratello e compagno fragrante, con il quale condividere le mie passioni e i miei dolori, con il quale poter scrivereparlareriderepiangere..
ti ringrazio di cuore perchè ci sei, ma soprattutto perchè ci sei stato.
con l'affetto più profondo.
titti