Thursday, March 22, 2007

Volver

Volver. Tornare.
Rimettere piede in quella terra che, per un anno e piu', è stata la mia casa ed il mio paese dei balocchi, specchio dei miei interessi e patria di adorabili pifferai magici. Un incanto.

Chiudere gli occhi, apripre i polmoni e respirare a pieno gusto area di casa. Otto giorni per (ri)scoprire come facile sia l'incastro con la Spagna, come la sua magnetica attrazione mi faccia
gravitare, tra sogni e speranze, intorno a Valencia.

Nel momento di trovare le parole...
nn ne riesco a tirare fuori neanche una.
Ma va bene così. D'altra parte so che a voi, miei adoratissimi e svogliati lettori, le foto nn dispiacciono per niente.






Ehhhhhh

Ojalà pudiera quedarme alli!
ilpazzo@masValenciàQueNunca

Tuesday, March 06, 2007

Il mio amico Luca

Ci sono, nella vita di tutti, persone o meglio personaggi di quelli speciali. Di quelli che vorresti tenere accanto per sempre. La vita ti dona la fortuna di conoscerli e di condividere con loro momenti belli e meno belli e di trovare in loro il tuo perfetto complemento. Poi, un giorno, decide che la tua strada deve separarsi dalla loro.

E così quello che ti rimane è una spalla lontana. Qualcuno che abita il tuo cuore e su cui puoi contare sempre e comunque. Con cui, pero', nn puoi condividere il tuo quotidiano, il tuo crescere. Questo post vuole essere, al contempo, un abbraccio virtuale ed amorevole al mio amico Lucozzo ed un canto ai commiati, alle tristi separazioni che bisogna affrontare.

E' iniziato un (insolitamente) caldo secondo semestre. Le aule piene di gente nuova e meno nuova. Accanto a me, come da sei anni a questa parte, la mitica Vip. Ma, in mezzo a questi banchi verdi tutti uguali, in questi grigi e cementosi corridoi di ingegneria, manca il sole di Luca. E nn mi venite a dire che l'aggettivo cementoso nn esiste. Nella mia mente è la parola perfetta per descrivere i corridoi della mia facoltà. Come spettacolaroso è l'aggettivo perfetto per descrivere il Patacca. Anche se nn esiste.

Luca. Il mio alterego responsabile. La forza di volontà e l'ambizione fatta cuore. E carne. E quando dico ambizione dico la tensione ad essere cio' che si è. Non cio' che si spererebbe di essere. Su questo punto vorrei spendere diecimila parole. Ma nn sono capace di scrivere quello che penso. Vorrei essere scrittore. Maledizione!

Seduto davanti ad un pc; una canna tra le dita. Chiudo gli occhi e cammino per le strade di Granada. I vicoletti, le scale. Le salite affaticate verso il quartiere gitano. Una theteria, un negozio di borse. Una piazza ed in mezzo un cantastorie, alle spalle la Alhambra. Uno spagnolo narrato con accento vagamente italiano, una faccia dipinta e dei bambini che ridono.

E' così che immagino, in questo andaluso escursus mentale, il pomeriggio del mio amico. Carissimo e fidato. 3000 km lontano da qui.

Il coraggio e la forza. La delicatezza ed i sorrisi. La dolcissima autorità da cui ti faresti prendere per mano. L'ago della bilancia e la padronanza delle proprie capacità. Un avventuriero con cognizione di sorta: lasciare Parma e l'Emilia per lanciarsi in una avventura con la fiducia in se stesso e la sicurezza dei girovaghi.

Adesso so veramente poco. Bramo notizie di cui ha paura di chiedere. Non essere accanto a te, passo dopo passo, mi infuria. Sono geloso di chi ti sta vicino godendo del tuo essere così... tu. Vorrei sedermi in un bar, ordinare cacauetes y cerveza, e mettermi ad ascoltare una storia. Chissà se sei ancora il grande cantastorie di cui si parla tanto a Granada.

Vorrei passeggiare con te e raccontare. Non so cosa e forse nn sarebbe importante. Vorrei ascoltare ogni tuo racconto con ammiratissima attenzione. Charlar; di quello che sia: donne, asnari, buffolari... Vorrei bermi una birrozza in pilotta in compagnia del buon Mele (fijo e Selen) e ridere delle piu' banali cazzate.

Ti voglio bene Lucozzo mio.
In una straripante ondata di sentimentalismo,
ti abbraccio. Con le due braccia e le tre gambe.

Perchè sapere che, in giro per il mondo, ci sono persone spettacolarose come te mi da la forza di vivere alla grande.

Sperando di poterti abbracciare presto,
ti saluto. con la lingua.
tuo, ZioGuido.

PS: sta per arrivare l'ottavo cucciolo! OctoZio!

Sunday, March 04, 2007

Ritorno al pianeta pazzo

Dopo questo periodo di vita semi vissuta, di cartacea prigionia, finalmente ritorno al contingete. Al solito mondo, quello di tutti. Uscito da questo castello fatto di libri riprendo contatti con la realtà e con le sue allegre stranezze.

Passeggio all'aria di questa precocissima primavera. Lascio che il sole mi tolga lo stress di dosso e doni alla mia pella la serenità che sa di relax. Cammino per le vie di Parma. Guardo le vetrine dei negozi e sorrido al fatto che, in questi due mesi di parziale coscienza, il mondo ha deciso di rimanere uguale. Tutto sudato, correndo sul posto.

E' caduto un governo. E ne è arrivato uno tutto nuovo nuovo. Ehmm... non proprio nuovissimo. Diciamo... lo stesso governo di prima... pero' piu' rinfrescato. Anzi: lo stesso governo di prima ma...

Insomma. La stessa merda di prima. Ma con Follini.

Per strada le solite facce. Le solite figure ed i soliti posti. In televisione il sempreuguale esercito di famosini e famosissimi ultra centenari. Il festival di SanRemo lo conduce, come sempre, Baudo. Il mondo ha continuato a correre su se stesso. Quasi mi avesse aspettato.

Mi allegro del fatto che stiano per tornare di gran moda le superga. Dopo le AllStar (ma sono io l'unico essere al mondo a cui fanno cagare!?) ecco ritornare di moda le Superga. Le Superga!?!? Ma se me le fossi messe io, fino ad un mese fa, quanti di voi mi avrebbero preso per il culo!?! Ed ora, solo perchè sono nella vetrina del negozio di scarpe piu' pseudoTrandy di Parma, sono diventate di repente alla moda? Ma andate affanculo. Voi e le AllStar. Le Superga no. Perchè mi piacciono. Anche se nn mi va che debbano necessariamente costare 5 volte quanto costavano prima per ritornare in voga. Nn se lo meritano.

E dovete vedere le scarpe di plastica colorate coi buchi che (mi ha dato la soffiata la Nuzzo) stanno diventando di moda perchè le indossa uno dei prof di Amici di Maria De Filippi.

Si. Decisamente si. Il mondo è sempre quello di prima.

Tiro un sospiro di sollievo e mi tuffo a pie pari nel vortice della piacevolissima routine finesettimanale. Lavoro e serate passate tra due chiacchere in centro e "due" bicchierini di troppo.

Ah... una notizia tutta nuova pero' c'è. Ed è una notizia meravigliosa. Sto per diventare zio. Per l'ottava volta. Nn ci si crede ma è così: Sofia e Filippo stanno per avere un altro fratellino. Mattia, Francesco, Ester, Carola e Niccolò un nuovo cuginetto. Eh si. Sono proprio uno zio felice.

Adesso lascio che la domenica mi si splami addosso.
Passeggiata in centro tranquilla con tnto di gelato, film ed a letto presto. Mi aspetta una settimana ricca e tormentata da impegni. L'ultima prima del mio viaggio a Valencia. Mi si stampa un mega sorrisone sulla faccia; sono finalmente fuori dal tunnel.

Vado a dormire. Sereno.
Come nn lo ero da tanto.
Buona settimana a tutti,
un bacio.
ilpazzo@finalmenteRelax.it