Monday, October 16, 2006

Cerco centro normalità permanente

Si. Ne avevo bisogno. Dopo averla ricacciata per tanto tempo la cercavo come si cerca un'isola di pace. Volevo un pò di tranquillità, di normalità, di sana vita abitudinaria. Avevo bisogno di sentirmi un attimo pressato dagli impegni e dalle responsabilità.

E, visto che il buon Guido nn conosce via di mezzo, che ti fa? si carica di responsabilità e fardelli senza misura e si ritrova schiacciato dagli impegni. Ma va bene così. E risaputo che, sotto pressione, si rende molto meglio.

Ed ecco scoprirmi amante delle prime ore mattutine. Caffè, doccia e via di corsa a lezione. Con rincoglionimento jamaicano ma con puntualità svizzera. E poi il lavoro. Gli eventi dell'Erasmus Student Network. E la necessità di nn farmi schiacciare dalla routine parmigiana (lezione, pappa, nanna).

Però mi va di lusso. Il lavoro è una figata: mi pagano per stare in giacca e cravatta, in uno dei teatri più belli d'italia, a sorridere alla gente che va a vedere gli spettacoli. La stanza, sebben ancora manchi un tocco di genio dell'arredo, è spettacolare ed i ragazzi che vivono con me super tranquilli. Continuo a vivere immerso nell'atmosfera erasmus. E, ancor più precisamente, continuo a vivere immerso nella vita spagnola (passo più tempo parlando in castellano che nn in italianino).

Comunque...
Giovedì si laure Elisabetta. E qui credo che verrà anche la Capocchiola. Bella rimpatriata!!!

Vado a lezione che mi aspettano i commutatori della SIP.
Parma nn fa così schifo.
E ciò mi rincuora.
Nn fosse pe sta cazzo di nebbia....

Un bacio a tutti.
Don Guido.
Lo de la Verga.

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