Thursday, September 20, 2007

Studio Aperto Effects

Esco dal mio allegro mondo. Quello fatto di speranza e voglia di fare. E ricado tristemente nella realtà; in quell'Italia fatta da vecchi autocrati e giovani rimbambiti.

Non c'è speranza. E lo dico con la morte nel cuore.

Siamo la generazione figlia dei media. E non di tutti i media.
Anche mio padre, quando era giovane, leggeva i giornali e (quando nn era fuso il tubo catodico...) guardava la TV. Ma aveva una sua coscienza del contingente; una sua idea di quello che succedeva intorno a lui.

Quello che vedo accanto a me, e tanto accanto da farmi paura, è gente completamente sottomessa alla TV. Circondato da eco di Studio Aperto e da pappagalli catodici.
Sai cosa dice la TV?
No. Non me ne frega un cazzo di quello che dice la TV.
So quello che dicono tutte le campane in gioco e l'idea che ho è la MIA.
Giusta o sbagliata che sia.

Ma è la mia!

In questo ultimo periodo il mio avvicinamente alla politica è stato forte. E nn per spirito intraprendente di partecipazione attiva. La mia è pura e semplice voglia e smania di sapere. Di conoscere. Di non essere ingoiato da quella machina perversa "forma-menti" fatta di giornali, televisioni e gente "benpensante".
Il tutto vissuto in un contesto sociale fatto di gente scontenta, politici corrotti, vaffanculi gridati nelle piazze, opposizioni e maggioranze degne di una parodia ottocentesca, università ed istruzione mandati allo sbaraglio, tasse in aumento, povertà cavalcante...
Eppure... eppure, in cuor mio, ho sempre nutrito la speranza che qualcosa potese cambiare. Ho acceso la Tv ed ho sentito dire: "bisogna rimboccarsi le maniche". Ho sentito dire: "ci vuole un colpo di spugna". Avevo 10 anni quando queste stesse frasi accompagnavano un'italia ed una politica che cercava di uscire da tangentopoli. Sono passati 15 anni. I toni sono gli stessi. La gente (zio cane...) è la stessa.
Però continuavo ad esplorare. La Tv non vuole che si sappia!? Spengo la Tv. I direttori ed i giornalisti (se ancora esistono giornalisti non trasformati in lacchè) vengono mossi come pedine di una scacchiera!? Non compro più i giornali. Per informarsi, con senso, bisogna saper accendere i filtri. Capire cosa è vero e cosa è gonfiato o ridicolizzato. E questo lo si puo' fare solo ascoltando tutte le possibili voci, i modi di pensare.

L'ho creduto. Mi sono lasciato illudere dall'ondata di entusiasmo.
Ma accanto a me, su ogni testa pensante, vedo 10 teste spente. Assorbite e manipolate.
Teste fatte di 10 ore al giorno davanti alla Tv. Gente che si sveglia con una domanda nella testa!? Ma tutti i soldi di Luciano Pavarotti andranno alla moglie!?
Gente che definisce Grillo un pagliaccio buffone che "adeso si da alla politica e presenta i gruppi". Gente che grida vergogna a Di Pietro.
La stessa gente che non si è mai degnata di vedere uno dei discorsi che Di Pietro mette a disposizione su youtube dopo una riunione della camera, gente che non ha guardato nè letto l'intervento di Grillo, gente che non sa l'impegno di giornalisti come Travaglio, gente che non si è mai chiesto perchè Luttazzi Santoro e Biagi siano spariti dalla Tv. Gente da Studio Aperto.
O, peggio ancora, gente che fa dell'indifferenza e del disinteressamento una virtù. E si nasconde dietro il dito dell'ignoranza.

Oggi non è un gran giorno per me.
Oggi mi sono svegliato, ho aperto le mille gazzette e gezzettini, ho ascoltato le solite campane. Suonano più o meno tutti allo steso modo. Fuorifase e scordate, ma allo stesso modo. Le tasse aumentano, la RAi nn funziona, disoccupazione alle stelle.

Ed intorno a me... vedo perlopiù gente che fischietta con le mani in tasca.
Ma lo sai che Nicoletta Mantovani ha fatto firmare un secondo testamento a Pavarotti!?
Sti gran cazzi.
Pavarò; pace all'anima tua!

ilpazzo@siamofiglidistudioaperto.
sparatemi alle gambe.
Pliz

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