Monday, March 20, 2006

Fallas 2006... botti finali

Che in questa città fossero totalmente tutti pazzi, già lo sapevo da tempo. Che ai valenciani il rumore gusti in maniera spropositata anche. Ma arrivare a credere che per las fallas possa succedere tutto questo beneamato casino... bisogna viverlo sulla propria pelle.

4 giorni (una settimana per i piu' fancazzisti come me) di festa incredibile. Fuochi d'artificio e bombe tutto il giorno, discoteche in mezzo alla strada fino alle 5 di mattina, tutto invaso da turisti e nn ubriachi fradici, odore di suave piscio che sale da tutti gli angoli e vicoletti della città.

Delirio. Veramente... se dovessi descrivere in una parola sola questa festa, nn potrei usare nessun altro termine se nn Delirio. E se dovessi accompagnarci un aggetivo... lo definirei Delirio Etilico.

Io, anche se lontanto per "nn appartenenza" a quelle che sono le tradizioni valenciane, mi sono lasciato trasportare da questa festa e dalle usanze associate. Racconto un attimo in breve: "las fallas" è una festa che saluta l'arrivo della primavera. Come nell'antichita' si bruciavano i campi per renderli produttivi per l'Estate, qui a Valencia si cerca di bruciare la città intera o di farla esplodere a colpi di petardi e bombe atomiche in miniatura col solo intento di rovinarsi il fegato prima dell'arrivo dell'estate. Ogni "casale" (piccole associazioni sovvenzionate dalla gente e dall'ayuntamento) costruisce la sua falla (delle specia di carri allegorici non moventi) che compete per vincere il primo premio. Appena posso vi ci appiccico qualche foto. Quella che ha vinto quest'anno sara' stata alta 30 metri ed è venuta a costare 600mila euro. 1miliardo e 200 miglioni del vecchio conio... per una mega struttura che la domenica sera, ultimo giorno di fallas, viene bruciata. Io ho assistito alle "quema" di una delle tante (quella che si è classificata 4°) che stava proprio di fronte al mio locale... nn potete immaginare lo spettacolo. Un caldo che nn vi racconto, le fiammate che superano di gran lunga i palazzi. Oltretutto queste mega fallas stanno molto spesso in delle micro piazzette e il rischio che si incendi tutto e che scoppino i vetri delle case è cosi' alto che c'è sempre un esercito di pompieri a corredo.


Adesso, finalmente, è tutto finito. Dico finalmente perchè nn potete avere idea di quali sforzi e sacrifici si debba richiedere ad un fisico, già provato da una vita brava, per affrontare una sessione forzata di: lavoro, alcool, 3 ore di nanna, giro per il centro, lavoro, alcool...

Sono veramente sfinito. Qui oggi è il "lunedi' di riposo post fallas".... nn c'è lezione, nn c'è niente. E' un giorno di assoluto descanso. Ed io, comodamente appollaiato nel mio lettuccio, mi godo le notizie dall'italia e do un attimo di tregua al mio fegato.

Si ritorna gradualmente alla normalità... anche se, piu' passa il tempo, piu' mi rendo conto che in questa vita per la normalità c'è sempre meno spazio...

Anda Anda...
ilpazzo.

3 comments:

Anonymous said...

Questo capodanno lungo una settimana, mi ha tolto la testa dal suo posto, la sbatacchiata ben bene e l'ha rimessa dove stava. I casini che sono in grado di autocrearmi... quelli si che non hanno prezzo. Sigo viviendo e cerco di ricordarmi a tratti di respirare. Il tuo blog... non ho ancora capito perchè... riesce a mettere le virgole dove a me mancano. Un bacio Erika

ilpazzo said...

Grazie Erika...
Spero di riuscire a porre sacchi e sacchi di virgole laddove a te mancano...
un bacio.

PS: ma chi Erika sei!?

Anonymous said...

Quella che ti rompe ogni tanto le scatole su messanger!
E anche quella chissä chi e´... eh eh eh !