Friday, June 16, 2006

Monotonia cerebroappiattente

Tratamiento digital de la senyal... o sea... tratamiento digital de mi locura. Questo esame mi sta togliendo l'anima. Prendo nota del fatto che mai, e sottolineo mai, ho studiato tanto nella mia vita.

Tra i banchi della biblioteca rivedo sempre gli stessi volti. Le stesse facce che, da un mese a questa parte, vedo piu' spesso dei miei stessi amiconi. Pero' nn si saluta nella biblioteca. Perchè qui ci si guarda ma nn ci si conosce. Si vede ma nn si tocca.

Abbasso la testa. Pausa appena terminata. Dalla prossima mi separano almeno due ore. Ma la mia discapacità intellettiva mi impedisce di concentrarmi. Allora apro il portatile e ci sparo su, di getto, l'ennesimo post frustrato.

Ultimo mese qui incaponito a dimostrare, piu' a me stesso che nn a qualcun altro, che sono ancora capace di mettero in moto il cervello quando necessario. A volte, ogni 5 minuti, penso a quanto sarebbe bello mandare tutto a farsi fottere e vivermi questi ultimi giorni a Valencia da gran capocchione quale sono sempre stato.

Ma nn ci sto a perdere. Orgoglio ed esaurimento fanno a gara a chi mi sbriciola di piu' i maroni. Salsa testicolare caliente. necessità di volgarismi e parolacce. Cacca, cazzo, piscia e pupu'. Sembro piu' pazzo di quanto credo di essere. Sono sull'orlo di una crisi di nervi senza possibilità di pause riflessive.

Pronto.
Ciao papa' sono guido, il tuo figliolo che vive in Spagna.
Che fai?
Sono in biblioteca a studiare.
Ma come? Anche oggi studiando fino a tardi?
...

Non ci crede lui. Nn ci credo io. Sognando fullimmersion produttive e laurea a breve termine. Sognando di tornare qui nn da erasmus senno' da ingegnerie. Sostituire il classico "busco piso" con un piu' soddisfattorio "busco curro"...

Soffia il vento. E porta con se odore di mare, alghe putride e merda secca. Meteoropatia scioccante e sbalzi d'umore a gogo'.

Fine pausa.
Fine screzi letterai improduttivi.
Abbozzo un sorriso compiaciuto nel rileggere le righe scritte senza vena e con cacofonia lessicogramamticale; abuso compiaciuto di aggettivi a volte obsoleti a volte semplicemente nati come frutto della mia piu' saccente inventiva.

Sea x[n] un proceso estocàstico cuya autocorrelaciòn vale:
Rx[m]=A^2cos(w0m)
....

Brividi lungo la schiena.

Ritorno ai miei processi stocastici... stocazzo!

Nullafacenza e sensi di responsabilità. L'ago della bilancia pende dove meno me lo aspetto.
Metto il mio stato di frustrazione fuori posto... suonerà ad occupato nelle prossime 2 ore.

Che dio me la mandi buona.

ilpazzo@sclero.

2 comments:

laTitti said...

...mmmm... sono fiera della tua follia. amo i tuoi aggettivi, le parole, le frasi.. adoro pensarti chino su libri e portatile e calcoli. aspetto il giorno in cui ti abbraccerò con sifone in una mano e birrozza nell'altra mentre ci trascineremo uno sulle spalle dell'altra tro "sfondati" per capire che ore sono, dove siamo, dove andremo..
attendo, aspetto, sorrido all'idea di averti qui con me.. e so che tra poco il delirio sarà per due persone vicine e non separate da km e km e mare e autostrada di distanza..
ti abbraccio sancho panza.
tua don chisciotte

Anonymous said...

...conduzcocentrico...ma lo metti 1 post nuovo??!