Thursday, September 21, 2006

Una storia vera

Salve miei cari lettori. Oggi mi connetto dalla cucina di casa Mele per raccontarvi una storia che ha dell'incredibile. Una vicenda surreale che sembra una puntata di Mister Been piu' che un accadimento serio e reale.

Una agenzia, che per riservatezza chiameremo "Agenzia Inpero, via Farimi", un agente immobiliare che chiameremo Cappella ed un proprietario ultramilionario che chiameremo Dottor Cacciari. E, naturalmente, il super eroe delle sfighe, alias ilpazzo, con i suoi 3 compagni di sventura.

La missione sembrerebbe, a prima analisi, una storia da poco: trovare un appartamento a parma, anche in periferia. Sbattimenti di tutti i tipi, mille case viste, studiate ed analizzate e, proprio quando il lieto fine era a due passi, il patatrak!

Riassumo la giornata di ieri. Giusto per rendere chiara l'idea di quanto la gente nn si faccia nessun tipo di scrupolo, almeno qui a Parma, alla ora di dover rubare dei soldi a dei poveri studenti.

Preambolo:
L'agenzia Inpero, dopo aver proposto delle case a dei prezzi improponibili o dei prezzi proponibili per catapecchie inguardabili, finalmente riesce a trovare un appartamento che, volendosi accontentare, sembra essere una soluzione pregevole.

Prima periferia, 5° piano, 4 vani, cucina, bagno. 760 euri mensili + 1200 euro annuali di spese condominiali (riscaldamento incluso). Anche essendo persi tra la nebbia ed il guado decidiamo di accettare. Il prezzo (nn basso ma accessibile) bilancia la enorme distanza dal centro civilizzato. Va bene così: si firma il pre-contratto e si blocca la casa.

A convincerci soprattutto le parole spese dal proprietario-sceicco: "ragazzi, i mobili nelle stanze nn ci sono ancora. Ma vi prometto che, prima di firmare il contratto, si va alla mercatone-uno e si compra tutto. Un letto matrimoniale, un armadio ed una scrivania assicurata."

Come diceva Arturo Franz Snickels (filosofo 1854-1947): il mondo è pieno di quacuquaracquà!

20/09/2006: il giorno X

Ore 9:30
Ci chiama il dottor Cacciari:
-Ragazzi, tutto bene?
-Certo dottore. Stasera vorremmo vedere di risolvere la questione del mobilio. Sa, a fine settimana alcuni di noi devono ritornare a casa ed altri devono partire alla volta della Spagna.
-Ok, state tranquilli. Adesso arriveranno dei miei operai che porteranno dei mobili che ho in altri miei appartamenti. Voi andate nell'appartamento a pomeriggio e vedete un po' se si puo' utilizzare qualcosa. Quello che manca, lo si va a prendere al mercatone.
-Ok, grazie mille buon giorno.

Ore 16:00
Apriamo la porta dell'appartamento. Siamo tutti e 4 d'accordo che sarebbe inutile sprecare denaro per comprare dei mobili superflui. Anche se nn sta andando tutto come promesso ci accontentiamo. Alcuni mobili saranno usati. Ma va bene così, siamo persone comprensive.

Ma le stanze sono tutte incredibilmente e tristemente ancora vuote. Chiamiamo il dottore.
-Buonasera dottore, sono il ragazzo di Lecce.
-Come sta, bene?
-Certo, io sto benissimo. Ma abbiamo un problema: qui in casa nn c'è nessun mobile nuovo. Abbiamo tutti da studiare e da organizzarci per partire. Che facciamo?
-Guardi... abbiate la pazienza di aspettare 15 minuti; arrivano i miei operai e portano due furgoni pieni di mobili che sono in altri appartamenti. Quello che manca lo si va a prendere al mercatone.
-D'accordo. Grazie, buonasera.

Aspettiamo piu' di un'ora. Un pomeriggio di studio è andato a farsi fottere. Ma va bene così.
Arriva il camion; qui scopriamo due cose: gli operai in realtà sono due (educatissimi e simpaticissimi) vecchietti di 70 anni. Il mobilio nn proviene da un'altra casa ma, in parti uguali, da una cantina impolverata e da Auscwithz.

Cerchiamo di selezionare quello che puo' essere utilizzato e lasciamo sul camion un armadio traforato, una rete stra-arruginita ed un materasso stra-pisciato. Mentre sono su a scaricare i mobili arriva il proprietario ed incontra sotto casa uno dei miei compagni di sventura (che chiameremo testacalda).

-BE!? Come va coi mobili? qui dovete fare meno chiacchere e sbrigarvi a scaricare. C'è un altro viaggio da fare per portare altre cose. Su dai... mettete giù quel materasso e quella rete.
-Guardi dottore, il materasso e la rete nn vogliamo neanche che entrino in casa. Fanno un po' schifo.
-A me nn interessa. Io agli studenti ho sempre dato questi. Dovete prenderli anche voi. Mettetelo giù.
-Guardi dottore: se lei la mette così, io mi comporto di conseguenza e nn firmo il contratto. Questo letto fa schifo e nn mi sembra il caso che entri in casa.
-Come nn firma il contratto?
-Io nn firmo niente. Lei mi deve garantire un mobilio decente, se nn altro. Sennò il contratto se lo può firmare da solo.

L'aria si scalda. I vicini si affacciano dalla finestra. Il dottore si sente un attimo a disagio
-Vabbene ragazzi. Scaricate il letto, al massimo poi lo si mette in cantina. io vado via...
Il dottore si allontana. Testacalda esprime ancora la sua posizione ma ormai nn lo ascolta più nessuno. Se nn i vicini curiosi.

Dopo dieci minuti è il dottore a chiamarmi:
-Guido, dica al suo amico di nn scaldarsi tanto. Parma è piena di studenti che cercano casa e di case che cercano studenti. Se nn vuole firmare che nn firmi.
-Dottore... io nn voglio giustificare i toni del mio amico ma, se abbiamo firmato il pre-contratto, è comunque perchè ci aveva dato delle garanzie sul mobilio.
-Ma quel letto...
-Se mi permette quel letto è un'offesa ai diritti umani.
-Ma l'anno scorso ci dormivano.
-Dottore, io nn ci farei dormire neanche il mio cane. Lei ci dormirebbe?
-Ok dai. Adesso che arriva di nuovo il camion lo rimettete su. Scaricate quello che vi serve e domani si va al mercatino.

Il mercatone-UNO è diventato mercatino. Dell'usato. Ma va bene così. Siamo ragazzi semplici e di poche pretese. Non chiediamo l'America. Ma adesso la paura è che ci diano l'Africa.

Ore 18:30
Arriva il sedondo carico di mobili. Scarichiamo un paio di comodini Rococò, una scrivania Luigi XIV ed un tavolo new-trash-age.
Toc Toc... bussano alla porta. E' l'amministratore. Appositamente chiamato dai vicini perchè (testuali parole) preoccupati del fatto che vengano ad abitare degli studenti.
Dopo una discussione di mezz'ora incentrata sui "mi raccomando" e sui "qui è tutta buona gente... nn so come ragirà...." l'amministratore si supera: inizia una discusisone sul sud intrinseca di razzismo ed ignoranza. Non è solo prevenuto coe si temeva, è proprio un coglione. Alla fine la perla; saltando fuori dal nulla esclama: Ma tanto, poi, si sa che i delinquenti nn ci sono solo al sud. stanno a Palermo, Napoli, Parma... stanno ovunque.
Mavaffanculo retrogrado sottosviluppato di merda.
Lo liquido. Lo metto fuori la porta e, con un sottile giro di parole, gli do del razzista ottuso. Affermo anche che, la questione meridionale, è fatta di tanti tasselli. Ed uno di questi tasselli, uno dei più grossi, è l'ignoranza delle persone come lui. Lo offendo in modo diretto e sottile. Ma lui è troppo ottuso. Anche per capire... peccato!

Prima che prenda l'ascensore gli porgo solo una domanda. E dio benedica questo colpo di genio.
-Me la toglie una curiosità visto che è l'amministratore?
-Dica.
-Quante sono le spese condominiali?
-2400 euri.
-2400?!? è sicuro nn siano 1200?
-Nono... ho qui il prospetto sono 2400. E' pero' possibile che arrivino a 2500 per il caro benzina.

Precipitiamo su una montagna di merda. Abbiamo caricato mobili per 4 ore. Per una casa che, a fronte di queste nuove informazioni, è troppo cara per tutti.
Scappa la chiamata in agenzia:
-Cappella, siamo i ragazzi di Via Leopardi. Il capocondomino ci ha riferito che avete mentito sulle spese condominiali. Come la mettiamo?
-Ma io nn ne so niente. Provo a sentire il dottore.

Buoio oltre la siepe. Cappella ci dice che il dottore lo ha liquidato e che ne riparlerà alla mattina successiva.
Delusione. Timore. Fastidio. Forte collera.
La speranza è l'ultima a morire.
Ci speriamo ancora... magari l'amministratore si è confuso. Magari nn tutte le spese le dobbiamo sostenere noi... magari....

21/09
Siamo seduti davanti a Cappella nell'agenzia di via Farimi. Ci guarda e ci dice che le spese sono di 2400 euri. E che, naturalmente, le dovremo pagare tutte noi. Non ha i coglioni per dire che il dottore è un fottuto stronzo. Ci dice che abbiamo sbagliato noi i toni. Continua a difendere il proprietario. Arriva a dire "poverino... ". Poverino!?!?! Lui!? Dorme su sette cuscini ed è proprietario di mezza Parma... poverino lui!?

Siamo in mezzo alla strada. incazzatura da ufo. Domani sera partiro' per Valencia. Tornato inizieranno le lezioni ed dovro' affrontare un esame. Ed in tutto cio' sono sotto un ponte. Il sangue mi scorre nelle vene come lava. Essere educato è difficile. Sbottono il colletto della polo. Respiro a fondo e parlo.
-Mio caro Cappella, è da una settimana che parliamo con il proprietario. E' da una settimana che fa lo sceicco e l'uomo altolocato. E' una settimana che ci prende per il culo. Ieri, con tutte le cose che avevo da fare, sono finito a scaricare mobili in una casa del cazzo che alla fine nn prenderò. Adesso sono senza casa. Senza tempo per cercarne un altra. Lei, in quanto agenzia, mi chiede 700 euro di commissioni quando in realtà nn fa un amato cazzo. Ho parlato io col proprietario. ho messo io i mobili in casa. L'ho presa io nel culo. E nonostante tutto sono qui, come un signore, a parlare educatamente (sebbene il mio linguaggio sia colorito) e a cercare una soluzione che nn sia distruggerle tutta l'agenzia.
-Ma tu...
-Mi dia del Lei. E mi chiami Ingegnere. Io, e sottolineo IO, sono il Signore qui in mezzo.
-Ma lei... nn lo so. magari riusciamo a trovare un altra soluzione. Con questa agenzia. O con un altra... che forse è meglio.
-Che forse è meglio?!!?

Mi parte un embolo. Sono rosso e sudo cattiveria. Chiudo gli occhi e respiro. Con il poco buon senso che abita dentro di me riprendo le mie cose.
-Cappella, i miei rapporti con lei sono finiti. Si tenga il pre-contratto per adesso. Non voglio ora indietro i soldi della caparra. Parlerà coi miei avvocati. Lei è un leccaculo inetto e nn so come faccia a gestire un agenzia. Non sa cosa sia la correttezza perso così com'è nel suo finto buon'animo studiato a tavolino.
-Ragazzi... possiamo vedere di trovare una soluzione....
-Cappella l'unica soluzione che vedo possibile è mandarla a fare in culo. Buongiorno.

Adesso sono in mezzo alla strada.
Non ho preparato l'esame.
Ho speso un mare di soldi.
Ho scaricato dei mobili per un ricco. Un ricco pezzente.
Sono incazzato da ufo.
Andatevenetuttiaffanculo.
Mi sento "nobile d'animo".
E, con questa sensazione, mi ci asciugo il culo.

ilpazzo@incazzaturamondiale

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