Sunday, August 27, 2006

Notte della Taranta 2006

Notte della Taranta 2006

16:30... Sveglia!

Succede anche questo. Apro gli occhietti e constato il mio stato di salute. Forse mi manca una gamba. Ho i piedi colabrodosi, un paio di lividi ed un cerchio alla testa degna di una serata etilica. Ma si è bevuto poco ieri sera. Ci si è drogati di musica e salento. Ma anche di Cuba e Sicilia, di dialetti e balli, di sapori e creeps.


Notte della Taranta 2006. Cerco di ripercorrere i passi cruciali di una notta tra l'incredibile e l'eroico. Ore 20:50: in perfetto orario, nella stazione di Lecce, per salire sulla lettorina (convoglio auschwitziano, ndr) che ci porterà "dritto dritto" a Melpignano. Solo un'ora e 20 di ritardo sulla partenza. Ore 11:30 siamo a duecentometri dal palco. La gente sgomita ed il vino vola.

Appena arrivati la musica dei Buenavista Social Club ci fa vibrare i peli delle ascelle. Si inneggia al Salento ed a Cuba. Alla musica ed alla libertà. Alle fimmene ed alle mujeres. Siamo provati ma motivati. Stanchi ma carichi.


Si inizia la estenuante ricerca delle altre 843 persone con cui abbiamo appuntamento sotto la palma... ora: immaginatevi 200mila spettatori, una zona grande come tre campi da calcio ed un unico punto osservabile da tutte le parti: una cazzo di palma spelazzata dove tutti e sottolineo TUTTI si erano dati appuntamento. Morale della favola: alle 2:45 quasi tutto il gruppo era stato recuperato.

Dopo aver ascoltato la Consoli e Dalla e svariati ad altrettanto bravi artisti salentini (pelle d'oca per noi...) e dopo aver ballato e licenziato le forze residue, si decide di ritornare a casa. Pausa rifocillatoria a base di creep nutella mascarpone e noccioline (la seconda della notte). Pausa di una mezz'ora su un muretto a tirare le pietre alla gente che passava. Pausa di 2 ore dormendo sulla terra nella piazzola antistante la "stazione" aspettando un treno che ci portasse in quel di Lecce.


Treno che, arrivando alle 5:30 (e nn alle 4:10... grazie ferrovie Sud-Est), sbalordendoci quanto a dimensioni, comodità ed aria condizionata a sproposito, e percorrendo 35 Km in sole 3 ore, ci riporta a Lecce. Stazione di Lecce.

Attenzione, carrozze di prima classe ubicate in coda e testa treno.

Dopodichè colazione al Rosso e Nero, camminata digestiva ed alle 9 meno qualcosa si riscivola freschi freschi nel lettuccio. Sveglia alle 16:30 con tanta di colazione coi miei (i miei si risvegliavano dalla pennica pomeridiana).

Ora sono qui a rivedere le foto mentre un pensiero si inerpica nel cervelletto: l'anno prossimo, alla notte della taranta, cullu cazzu ca au cullu trenu.

Stetemi bene.
io vado a dormire un altro po'.
ilpazzo


Carrozze letto ubicate nel settore,
A B

2 comments:

Anonymous said...

Penso ke il tuo pensiero riguardo al treno come mezzo di trasporto sia condiviso da tutti coloro che hanno sperato che le sud est potessero offrire un servizio decente per un evento simile. Ma si potrà far partire carrozze da 2 vagoni, sapendo che si riversano oltre 100 mila persone nel salento per la notte della taranta? si potrà sperare che alle 4 di mattina, una massa informe di gente che vuole tornare a casa si comporti civilmente e faccia "scendere dal treno i passeggeri che arrivano da lecce" e salga civilmente e senza spingere su un treno della fortuna? "ma chi c... prende il treno per venire a melpignano alle 3?"
Concludo dicendo che n'è valsa la pena,ma ca l'annu sci vene cu lu c... ca pigghiu lu trenu!

ilpazzo said...

jajhahjajhajhajha

Grande gise'...
chiunque tu sia.

Bella esperienza. Nonostante tutto.