Thursday, January 11, 2007

Disquisizioni notturne

Radio jazz suona. Mi lascio cullare dalle note che rompono il parmigianissimo silenzio della notte. Un acuto, un assolo di basso. E poi cassa e rullante; schiaffeggiato da manciate di accordi. Chiudo gli occhi e sbadiglio. Questa lunga giornata di sonno, intervallata da pranzo-due ore studio-cena, sta volgendo a termine. E si porta a strascico la consapevolezza di essere stata fortemente improduttiva.

Mi rendo conto di essere diventato un pelino piu' responsabile. Da come parlo, da come mi lamento. Da come mi lascio schiacciare dai sensi di colpa che prima mi scivolavano addosso come la pioggia. Riconosco la tipica ruga da persona responsabile. La mia fronte, spesso aggrottata, sembra sorridere al mondo; un bel sorrisone tondo tondo che unisce quasi le due tempie. Vorrebbe esprimere tutt'altro. Ma sembra sorridere. E ridi...

Mi rendo anche conto di stare invecchiando poco a poco. Me ne accorgo da ciò che penso, da cio' che dico. Mi sorprendo mentre osservo che le spinacine nn sono più verdi come una volta. O che nn si vende più la carne che si vendeva tempi fa. O che le ragazze di oggi sono diverse da quelle di quando ero giovane io.

Di quando ero giovane io!?!? Bacchetto la mia mente per questi pensamenti che nn mi appartengono. Risbadiglio e spalanco gli occhi. Morfeo mi accarezza la testolina. Mi sembra di essere sul punto di addormentarmi e vorrei avere un buon caffè caldo tra le mani. Poi pero' penso che sarebbe solo benzina per la sempre presente insonnia. Insonnia con la quale divido il mio letto da un po' troppo tempo.

Mi abbandono all'idea di passare un paio d'ore sotto le coperte a leggere. A pensare. A guardare le stelle fluorescenti sopra il mio letto. Scorro i contatti msn. Un paio di trilli qua. Un messagino di buonanotte la. Poi chiudo la finestra ed alzo un pelino il volume della radio. Assolo di sax. Mimo i movimenti col mio fanta sassofono tra le mani. Penso a quanto sarebbe stato bello finire (o semplicemente cominciare seriamente) i miei studi al conservatorio. Ennesima iniziativa lasciata in sospeso. Ennesima rinuncia. Ennesimo rimpianto.

Squillo al cell. Vecchie conoscenze. Me l'immagino sola nella stanza mentre pensa che cosa sto combinando. Non sto combinando niente. Sono incartato davanti ad un monitor col mio pigiamino rosso pensando a cosa scrivere per allietare i miei fanta lettori. Riprendo il mio fanta sax. Altro assolo. Mi alzo in piedi e mi stiracchio. Accendo la abatjuor e bevo acqua direttamente dalla bottiglia. Ecco, lo sapevo... mi sono bagnato tutto.

Sbadiglio. E questa volta mi rendo conto di aver perso quasi tutto il sonno. Sbuffo e prendo il libro poggiato sul comodino. Stasera mi sa tanto che lo finisco. Anche se mi dispiace. Anche se so che dopo mi toccherà andare in biblioteca a comprarne un altro. Ripenso a mio fratello e a quanto adoro rubare i libri dalla sua libreria.

Guardo l'agenda. Niente impegni per domani; solo la tabella di marcia autoimpostami per finire il programma prima dell'esame. Il 18 si avvicina. Troppo rapidamente per nn pregustare il sapore di questo fallimento che mi aspetta. Ho solo due giorni di ritardo. Ed una confusione in testa che farebbe invidia a mister been.

Attacca un assolo di pianoforte struggente e malinconico. Per quanto possa mai essere malinconico e struggente un pezzo jazz. Decido che va bene così. Che il punto della situazione è stato fatto. Che sono felice di aver scritto quello che volevo scrivere. E nn mi danno l'anima. La dislessia, con la calma impostami dalla tastiera, è andata a farsi benedire. No. Concedetemelo: è andata a farsi fottere.

Adoro essere volgare. Anzi: al momento sogno di poter essere volgare mentre stringo un buon sigaro tra le dita. Vorrei vedere le nuvolette ed i cercheitti di fumo riempire l'aria salubre e profumata d'arancia della mia stanza. Forse mi piacerebbe ancor di piu' farmi una sana canna. Benedetti esami!

Vado a letto.
Mi inchino alla sana fedeltà dei miei lettori e sogno di baciarvi uno per uno.
Notte. Giro di basso. Chiudo ancora gli occhi...

ilpazzo

2 comments:

Anonymous said...

mentre il tuo "pelino responsabile" è rispuntato stamane come un fungo alle prime gocce di rugiada..io mi godo alla faccia tua il mio meritato riposo.. piumone..tv accesa...il bip di msn delle persone ke continuano a scrivere.. anke se come stato ho NON AL COMPUTER!e che caz..volo!
e nella mia mente solo un pensiero..RITORNO A VALENCIA! e cosi mi sto già organizzando la mia tabella di marcia, anke se, mancano esattamente 2 mesi e 14 minuti alla partenza.
riprendero' l'autobus blu..el tranvia ke mi ha accompagnato gratis per 6 mesi..riattraversero' in lungo e largo il turia..salutero' il kebbabaro sotto casa ke mi voleva sposare... mi bagnero' di nuovo nelle acque valenciane in cui ci ho lasciato la gengiva,e, i giudici per il mio tuffo mi han dato 7 punti..ma di sutura!(potevano avvertire ke l'acqua era cosi bassa!!!)...e rivedro' la mia bellissima università..nn mi è mai piaciuto tanto studiare come a valencia!
cmq questa volta..se mi incontri per strada e mi saluti..almeno fermati!rincoglionito...me voy..
ciao ciao
kiara

ilpazzo said...

Voglio vedere se anche stavolta a vlc continuerai ad ignorarmi....