Tuesday, January 16, 2007

L'angolo dei PURTROPPO. L'ammmore

Apro gli occhi. La bocca è impastata e secca. Nello stomaco un subbuglio di patate e carne di cavallo. La pennichella pomeridiana mi è calata addosso. Come un camion a rimorchio. E mi ha sconquassato il corpo. Ed il pomeriggio direi.

Sognavo. Ricostruisco tra me e me gli ultimi momenti di un sogno che era un soliloquio. La luce della lampada da studio mi taglia in due gli occhi. Non riesco a tenerli aperti. La radio è ancora accesa. Da quanto tempo dormivo? Ore? Giorni? Sono a letto da meno di 45 minuti. Mi giro di lato e continuo a pensare.

Penso al sogno appena fatto; anche in fase rem parlo da solo. Le vicissitudini nn si sussuego quando sei blindato in una stanza a studiare. Parlare da solo, pensare a voce alta, è cosa comune. Sognarlo di fare, come mi concerne, è roba da pazzo. Date a cesare quel che è di cesare.

Tiro giù la coperta. Sono sudato e fa caldo. Mi stiracchio e riprendo vita. Anche se nn vorrei, anche se rimarrei a poltrire in questo forno-letto altri 10 minuti. Ma il mio soliloquio mi tartassa la mente e vuole essere sccritto. Mi si vomita nella mente con spasmi da coliche.

Sognavomi. Correggomi: sognavo ME, da solo per strada, gridando a voce alta. Nn incazzato, nè felice. Freddamente convinto di quello che dicevo, gridavo ai quattro venti la mia scoperta. Il mio ragionamento che filava come fila il galbanino caldo.

Io lo so di chi è la colpa. La colpa è di Serena D.C. E' entrata con una frase nel mio pomeriggio ed ha acceso un interrutore a livello inconscio. E vallo a trovare adesso... nascosto com'è in qualche meandro recondito di me. Per quanto mi concerne potrebbe essere anche infilato "su per il buco del culo". Cito il buon vecchio Maninpasta come si cita Cicerone.

Comunque, divagazioni a parte, ritorno brevemente al succo del discorso. Ecco... vediamo se ce la faccio ad affrontare uno dei miei Taboo.
Io sognavo...
mmmm
Io sognavo di discutere dell'ammore. Ammore.

[...]L'ammore, al pari della paranoia è un frutto di stagione (chi è che nn è imparanoiato d'inverno?). Anzi... di piu'. Forse l'ammore è un frutto epocale. Se marcisce sull'albero, bisogna aspettare che si stacchi, cada e rotoli giù. E poi ne rinasce un altro. Ne rinasce un altro?

Secondo me no. Almeno... nn è detto. Pero' una cosa è sicura. Prima o poi marcisce. Perchè i vermi sono tanti e ci sono sempre. Ed un frutto, per quanto rigoglioso, prima o poi cede al passare dei tempi.

Come i capricci, come il dolore, come la passione... prima o poi passa. La mente umana è fatta così.

Niente di trascendentale. Nè di trascendente. Solo ormoni e reazioni chimiche. Cazzi e mazzi. E che nn siate d'accordo, sinceramente, nn me ne frega una cispa. Se la pensate diversamente lasciatemi dire che vi invidio e vi ammiro.

Io la penso così. Perchè i frutti dal mio albero sono caduti sempre. Anzi... perchè i frutti dal mio albero ce li ho buttati giù io. Perchè l'albero rigoglioso nn mi piace. Perchè si.
Io la penso così. Purtroppo.
[...].

L'indicatore di misantropia segnala livello di pericolo.
Ma chiuso in questa gabbia di cemento è difficile sfogare.
Allora uscirò, maledicendo passanti e sconosciuti solo per il fatto di esistere.

La paranoia è un frutto di stagione. O no!?
Ed allora aspettimo che anche questo frutto cada dall'albero.
Come l'Ammore.

Ilpazzo@purtroppo

5 comments:

Anonymous said...
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Anonymous said...

non lo volevo cancellare...ora lo riscrivo

Anonymous said...

mi|san|tro|pì|a
s.f.
CO forte avversione nei confronti dei propri simili che si manifesta con il rifiuto di contatti e relazioni umane e con un morboso desiderio di isolamento; scarsa socievolezza, scontrosità.

l'interuttore, si, purtroppo.
chiedo venia...
tranquillo, guido. tra un pò le stagioni non esisteranno più.
non so come la metteremo con i frutti...

tullio de mauro bernacca del monte

tullio de mauro bernacca del monte

ilpazzo said...

Ma se ti viene avversione verso qualcosa... nn vedo perchè nn la si debba manifestare.

Mi piaccione le palesi manifestazioni ed espressioni di pensiero.

Chiamo Tullio.

ilpazzo@lavitaènasfumatura

Anonymous said...

principessa della paranoia....