Saturday, January 13, 2007

Libera uscita

Alzo gli occhi dai libri e, soprattutto, stacco la mente dalle angoscie e dalle paranoie di quest'ultimo periodo. Mi concedo una serata priva di sensi di colpa; quasi un regalo a me stesso, un premio alla mia tenacia. Tanacia che mi spinge, giorno dopo giorno, a lottare questa battaglia persa per dimostrare (a me stesso, naturalmente) che mi piego ma nn mi spezzo, che so soffrire in silenzio e con dignità.

Mi concedo una di quelle serate che ti fanno ritornare a casa carico come se fossi appena rientrato da una vacanza di un mese. Ottima compagnia, musica squisita e tanta bella gente. In serate come queste quasi nn rimpiango di essere venuto via da Valencia per impiantarmi di nuovo a Parma.

Sorrido mentre il buon vecchio Mele mi incita: "Guido... Guido... tira una gomitata a questo stronzo che mi ha ammazzato pogando. Tiragliela in faccia che tu ci arrivi...". Sorrido mentre Ele mi indica da lontano il bellimbusto per cui ha perso la testa. Sorrido mentre alticcio sfotto tutte le belle fanciulle che mi passano davanti.

Non mi divertivo così da un bel po'. E sono contento. Usciamo dal locale sull'ultimo pezzo della serata. Sono quasi le 4 ma nn riusciamo a smettere di cantare. In macchina aria calda e fendinebbia. Siamo in mezzo al nulla.

Arrivato a casa sorrido ancora e sento l'inconfondibile rumore di sottofondo del mio cervelletto bombardato di musica per tutta la notte. Prendo un libro in spagnolo e leggicchio un po'. Giusto per appesantire gli occhi, per far sfogare un po' di questa adrenalina che ho ancora addosso.

Vado a letto.
Domani è un altro giorno.
E di vedrà...

Guido

2 comments:

Anonymous said...

sei formidabile, non ci sono dubbi...
ti abbraccio

ilpazzo said...

Inchinomi di fronte alla tua visita.
Arturo.
Formidabila, appunto.

Nu bacio D.C.