Saturday, February 11, 2006

Dottore del buco del cul...

Cellulare. 5 del pomeriggio di una sabato colmo di resaca. Convocato per una prova in un ristorante italiano in quel di Valencia. E nn come classico cameriere. La manzione che mi aspetta è di gran lunga piu' onerosa: sostituto lavapiatti di un locale strafrequentato nella zona Canovas. Tradotto: 6 ore con una spugna in mano lavando piatti, pentole, bicchieri e stoviglie in un locale che in una sera fa mangiare l'equivalente di un esercito. Tutto questo (abilmente mascherato dal boss sotta la voce "periodo di prova") chiaramente GRATIS. Che cosa devo provare? Devo lavare dei piatti mica pilotare uno shuttle!

Tralasciando che nn ho piu' impronte digitali, liquefatte come sono da sei ore di contatto con acqua e sapone (e che cmq mi potrebbe risultare utile all'ora di commettere un qualche tipo di delitto...)... nn potete avere idea di quanto possa essere stato difficile per il piu' grande dei super eroi di 1 metro e 90 stare piegato per sei fottutissime ore su una lavello alto quanto una bottiglia di fernet branca.
Ma chi cazzo l'ha detto che i lavapiatti debbano essere necessariamente originari di Lilliput!?

Ed intanto pensavo: quattro lunghi anni passati a studiare, a spendere per la cultura, a conseguire una nomina di "dottore in ingegneria delle telecomunicazioni" (sempre coi super poteri conferiti dal supermegagalatticomagnificospeldido rettore) per finire a lavare, senza ricompensa alcuna, 9817721098721 piatti in un restaurante troppo italiano per essere vero in un Sabato troppo sfigato per nn essere il tuo. E tutto cio' nella iper perseguita speranza di essere assunto e, magari, promosso cameriere di primo grado.

Il lavoro gratifica l'uomo. Ora come ora mi sento gratificato come un culo appena visitato da rocco siffredi. Ma sto pagando anche il prezzo di decisioni nn mie. E cio' mi da la forza di stringere i denti e sperare di essere assunto prima che arrivi il colpo della strega a spezzarmi in due. Di per giunta sono andato a lavoro a piedi (45 minuti all'andata ed altrettanti al ritorno) e per un pessimo rapporto con gli orari dell'autobus e per una malcelata necessità di risparmiare su tutto. Sono cotto...

Ore 6:35 AM. Finalmete poso la testolina sul cuscino. E' stato un giorno corto e fatiscoso. Uno di quelli fortemente scoraggianti. Uno di quelli in cui, per necessita', abbassi la testa e soffri. Assaporando il timore di nn arrivare a fine mese.

Il lavoro gratifica l'uomo. Oggi mi sento poco gratificato.
Anzi... oggi mi sento veramente calpestato in ogni punto del corpo dello spirito.

Domani è un altro giorno, e si vedrà.
Suerte Guido. Ne ho proprio bisogno...

2 comments:

laTitti said...

amore mio... piccolo lavoratore in cerca di fortuna e serenità.. la ruota gira prima o poi.. la mia s'ha fermata su "perde tutto".. ma questa è un'altra storia..-titti

sara said...

jejejeejjejejejejejejjejjejejeje
jejejejejejejejjejejejejejejejej
jeejejjee....................

ehm...ricomponiamoci.
beh, dovrai limitarti a vedere i nostri capolavori di fotogrammi, sviluppi e fotografie:
guardare ma non toccare!!!!





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