Thursday, January 26, 2006

Mi sento in colpa....

Ebbene si... nonostante il mio grossolano tasso di menefreghismo, in questo ultimo periodo mi sento una merdaccia. Mi sento veramente in colpa coi miei amici, coi miei compari, conoscenti, parenti, nomi, cose, città ed animali (!?!?) che ho lasciato in italia.

Punto primo: mi sento in colpa perchè ho dimenticato cosa sia la lana. Ho riposto tutti i miei bei maglioncini nell'armadio. I pantaloni piu caldi (quelli da combattimento) barattati con dell'alcool, guanti, sciarpe e cappelli usati come mero materiale da riempimento per il mio scarno armadio. Fa caldo qui... Gennaio inoltrato. A parma nevica che Dio la manda, a Lecce i pinguini schiaffeggiano i passanti, mezza Europa sotto il pericolo glaciazione; gli albanesi arrivano sulle sponde otrantine camminando sulle acque dell'Adriatico ormai congelato. Ed io mi godo i miei secchissimi 15°... passeggiando sotto il sole nei parchetti dell'UPV.

Punto secondo: mi sento in colpa perchè, mentre nella mia cara patria, un dittatore coi capelli trapiantati distrugge la democrazia e prende tutti per il culo, io me la vivo in una nazione che ha fatto della politica uno strumento per mandare avanti il paese e farlo crescere. Berlanga annuncia, in una intervista radio, che (riporto il testo quasi ufficiale) "per quanto concerne lo sciopero Alitalia, spero che la situazione ritorni al piu' presto alla normalità. Non mi vorrei dover trovare ad usare la mano militare, come si usa dire, [chi!!? chi usa dire tali cagate!?! solo tu! -ndr-] e scatenare delle conseguenze tragiche che [attenzione... questo è il pezzo forte!] la sinistra potrebbe utilizzare per montare la solita gogliardica strumentalizzazione". Son tempi duri... son tempi di regime!

Punto tre: mi sento in colpa perchè odio Parma e nn ci voglio tornare mai piu'. Mentre so che a tale città tanto devo e che in tale città tanto ci devo ritornare.

Punto quattro: mi sento in colpa perchè nn sto studiando una pippa. O meglio sto studiando il quadruplo di quanto ho sempre studiato ma neanche questo basta.

Punto quinto: mi sento in colpa perchè sto dannatamente bene. Sto benissimo... mi mancano i miei nipoti, la mia famiglia, la mia pulce. Ma, in questi anno, ho fatto del mio stare lontano da casa la chiave per apprezzare molti dei valori e delle unioni che mi legano alla mia gente. E sto alla grande!

Punto sesto: mi sento in colpa perchè, sbattuto in biblioteca con un occhio mezzo socchiuso dal sonno, scrivo su questo blog-droga, mentre dovrei sfondarmi di fibre ottiche, laser, led, ricevitori , trasmettirori, fibre dopate e cazzate da ingegnerucolo dei cellulari (come direbbe donna Terry).

Indi per cui.
mollo qui. Pausa caffè (centesimo della giornata),
e poi dritto a studiare.

Os quieroooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
ilpazzo

1 comment:

Anonymous said...

punto primo: mi sentirò in colpa quando il 20 giugno i tiepidi 40 gradi ti culleranno durante la notte, e qui sul lago di Como invece mi farà compagnia un pò di vento e qualche zanzara.

punto settimo: durante l'erasmus non si studiaaaaa. ma arriverà heela ad insegnartelo.