Wednesday, January 04, 2006

Parma. Stazione di Parma

E' assolutamente vietato attraversare la linea gialla in attesa dei treni.
Strano sentirlo detto con questo odioso quanto familiare accento parmiggianissimo.
Sono a Parma. Pinguini e neve. E pulce chiaramente.

Capodanno scivolato tra cenone, concerto in piazza e tutta la giornata a letto. Tante cose da dire, tante da ascoltare. Recupero di attenzioni arretrate. Non è cambiato niente da quando sono andato via. Almeno... di questo mi piace illudermi. E cosi' vivo nel limbo di queste gioie istantantanee, scatti di felicita' certa in attesa di imprvedibili conseguenze. Ma questo 2006 va vissuto alla giornata... e cosi' sia!

In tre mesi mi sono sempre astenuto dall'aprire il cuore e dal lasciarmi andare a sentimentalismi su questo pseudo diario, territorio neutro e spazio vietato alle questioni piu' profonde. Cosi', anche questa volta, mi prometto di astenermi da miei personalissimi (ed, in quanto tali, noiosi) escursus sentimentali, limitandomi a dare una mia lucida e pessimistica impressione su questo mio breve ritorno a Parma e lasciando fuori tuttto cio' che di lucido e definito adessso non è.
Dando per scontato che, in questo momento, nn ce la faro' mai... d'altra parte lo zioGuido è sempre stato abituato a scrivervi tutto cio' che gli passa per la capoccia.

Questa città mi fa cagare. Lo volevo dire e rendere pubblico da tempo...
Non che sia brutta, nè maleorganizzata, nè, tantomeno, invivibile. E' cio' che mi trasmette a pelle e che sulla pelle mi lascia. Un senso di stretto, di soffocamento, degno dei piu' infeltriti dei maglioni. Non riesco respirare, a trovare ispirazioni ed idee. E nn sono per niente felice di dover tornare qui. Un giorno. Forse.
O almeno nn sarei felice di doverci tornare senza un motivo. Senza qualcuno che mi aspetti.

4 Gennaio. Pomeriggio stranamente sereno e orfano di nebbia. Giro solitario per i cubi (zona scientifica dell'universita' di parma) alla ricerca di un motivo in piu' per non voler tornare qui. Ma so chiaramente che questo non è il momento per paranoie del genere. Mi infilo di nascosto in un laboratorio. Nessuno si offendera' se rubo un po' di banda per postare qualcosa sul mio dimenticato blog... spero!

Tra poco piu' di 48 ore mi aspetta il treno per Milano. Tra poco piu' di 48 ore mi svegliero' da un sogno per entrarne in un altro. Tutto senza logica e senza possibilita' di scelta. Si potessero congelare i momenti e le sensazioni ci riempirei una borsa frigo e me la porterei a Valencia. Respiro remoto di attimi intensi.

Pero'... sono stanco di pensare. Sono stanco di scrivere frasi confuse figlie di cervelli confusi. Vorrei tornare a raccontarvi le allegre e grotteshe vicissitudini dello zio Guido. Ma lasciatemi fare un po' di libera polemica alla mia situazione di uomo-troppo-in-pace-con-sè-medesimo-stesso-per-non-vivere-paranoie-e-sensi-di-colpa.
Non so' che è chiaro il senso. Immagino di no!

Oggi, parlando con pulce di Leopardi a pranzo (e non pensiate che sia cosi' colto da discorrere di letteratura davanti ad un piatto di ravioli alle erbette... nn mi succede praticamente mai!), mi ha detto una frase che mi rigira senza sosta in testa da tre ore: gli esseri umani nn si accontentano mai!

E' vero, verissimo. Ed è per questo che nn siamo mai totalmente felici. Se nn quando sappiamo di stare cercando e desiderando qualcosa con tutta la forza che abbiamo.

Ora mi sento sul tetto del mondo. Ho davanti a me un anno di erasmus. Mi manca qualcosa?
Si. E mi manchera' sempre piu'. Ma so di starla desiderando con tutto me stesso.

E sono felice

Vi voglio bene.
Auguri passati.
guido

2 comments:

laTitti said...

finalmente rileggo le tue splendide parole, figlie di sentimenti puri e ti sento più vicino guidomio.. aspettavo questo momento da giorni e.. ora ci sei di nuovo.. a lecce tutto è stato strano e diverso e difficile, a volte.. ti abbraccerò di nuovo tra qualche mese e sentirò che la nostra amicizia è salda, vera, fatta di litigi e incomprensioni come tutti i rapporti reali.
mi manchi guido e non mi resta che dedicarti uno dei miei famosi e frenetici balletti da automobile.. uno di quelli che ti lascia a bocca aperta -per quanto son cretina e ancora "fanciullesca"- citando pascoli, visto che "stai letterato".
ti bacio e ti abbraccio, compagno di mille risate.. raccolgo attimi di vita passata insieme e li custodisco nel fumo di una magica sigaretta..
tua titti

ilpazzo said...

sei un fascio di luce...
coi tuoi balletti, coi tue scleri, con le tue stranezze, con la tua gelosia (perchè lo so che sei gelosa di me e ci godo come un porco...) e con la tua presenza mi fai sentire veramente fortunato.
ti voglio bene stria mia,
nu baciu,
guido